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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Cantico dei Cantici 1-3

(A)(B)Il Cantico dei Cantici
di *Salomone.

Mi baci egli dei baci della sua bocca,
poiché le tue carezze sono migliori
del vino.

I tuoi profumi hanno un odore
soave;
il tuo nome è un profumo che si
spande;
perciò ti amano le fanciulle!

Attirami a te!
Noi ti correremo dietro!
Il re mi ha condotta nei suoi
appartamenti;
noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te;
noi celebreremo le tue carezze piú
del vino!
A ragione sei amato!

(C)Sono scura ma bella, o figlie di
*Gerusalemme,
come le tende di Chedar, come
i padiglioni di Salomone.

Non guardate se sono scura;
è il sole che mi ha abbronzata;
i figli di mia madre si sono adirati
contro di me;
mi hanno fatta guardiana delle vigne,
ma io, la mia vigna, non l'ho custodita.

O tu che il mio cuore ama,
dimmi dove conduci a pascolare il tuo gregge,
e dove lo fai riposare sul mezzogiorno.
Infatti, perché sarei io come una donna sperduta,
presso le greggi dei tuoi compagni?

Se non lo sai, o la piú bella delle
donne,
esci e segui le tracce delle pecore,
e fa' pascolare i tuoi capretti
presso le tende dei pastori.

(D)Amica mia, io ti assomiglio
alla mia cavalla che si attacca ai carri del *faraone.

10 Le tue guance sono belle in mezzo alle collane,
il tuo collo è bello tra i filari di perle.

11 Noi ti faremo delle collane d'oro
con dei punti d'argento.

12 Mentre il re è nel suo convito,
il mio nardo esala il suo profumo.

13 Il mio amico è per me come un
sacchetto di mirra,
che passa la notte sul mio seno.

14 Il mio amico è per me come un
grappolo di cipro
delle vigne d'En-Ghedi.

15 Come sei bella, amica mia,
come sei bella!
I tuoi occhi sono come quelli dei
colombi.

16 Come sei bello, amico mio, come
sei amabile!
Anche il nostro letto è verdeggiante.

17 Le travi delle nostre case sono
di cedro,
i nostri soffitti sono di cipresso.

Io sono la rosa di *Saron,
il giglio delle valli.

Quale un giglio tra le spine,
tale è l'amica mia tra le fanciulle.

Qual è un melo tra gli alberi del
bosco,
tal è l'amico mio fra i giovani.
Io desidero sedermi alla sua ombra,
il suo frutto è dolce al mio palato.

Egli mi ha condotta nella casa del
convito,
l'insegna che stende su di me è amore.

Fortificatemi con schiacciate d'uva
passa,
sostentatemi con mele,
perché sono malata d'amore.

La sua sinistra sia sotto il mio capo,
la sua destra mi abbracci!

Figlie di *Gerusalemme, io vi
scongiuro
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore
mio,
finché lei non lo desideri!

(E)Ecco la voce del mio amico!
Eccolo che viene,
saltando per i monti,
balzando per i colli.

L'amico mio è simile a una gazzella,
o a un cerbiatto.
Eccolo, egli sta dietro il nostro muro
e guarda per la finestra,
lancia occhiate attraverso le persiane.

10 Il mio amico parla e mi dice:
«Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni,

11 poiché, ecco, l'inverno è passato,
il tempo delle piogge è finito, se n'è
andato;

12 i fiori spuntano sulla terra,
il tempo del canto è giunto,
e la voce della tortora si fa udire nella nostra campagna.

13 Il fico ha messo i suoi frutti,
le viti fiorite esalano il loro profumo.
Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni».

14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce,
nel nascondiglio delle balze,
mostrami il tuo viso,
fammi udire la tua voce;
poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello.

15 Prendeteci le volpi,
le volpicine che guastano le vigne,
poiché le nostre vigne sono in fiore!

16 Il mio amico è mio, e io sono sua:
di lui, che pastura il gregge fra i gigli.

17 Prima che spiri la brezza del giorno
e che le ombre fuggano,
torna, amico mio,
come la gazzella o il cerbiatto
sui monti che ci separano!

(F)Sul mio letto, durante la notte,
ho cercato il mio amore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato.

Ora mi alzerò, e andrò attorno per
la città,
per le strade e per le piazze;
cercherò il mio amore;
l'ho cercato ma non l'ho trovato.

Le guardie che vanno attorno per
la città mi hanno incontrata;
e ho chiesto loro: «Avete visto il mio
amore?»

Di poco le avevo passate,
quando trovai il mio amore;
io l'ho preso, e non lo lascerò,
finché non l'abbia condotto in casa
di mia madre,
nella camera di colei che mi ha
concepita.

Io vi scongiuro, figlie di
*Gerusalemme,
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore mio,
finché lei non lo desideri!

(G)Chi è colei che sale dal deserto,
simile a colonne di fumo,
profumata di mirra e d'incenso
e d'ogni aroma dei mercanti?

Ecco la lettiga di *Salomone,
intorno a cui stanno sessanta prodi,
fra i piú valorosi d'*Israele.

Tutti maneggiano la spada,
sono esperti nelle armi;
ciascuno ha la sua spada al fianco,
per gli spaventi notturni.

Il re Salomone si è fatto una lettiga
di legno del Libano.

10 Ne ha fatto le colonne d'argento,
la spalliera d'oro,
il sedile di porpora;
in mezzo è un ricamo, lavoro d'amore
delle figlie di Gerusalemme.

11 Uscite, figlie di *Sion, ammirate
il re Salomone
con la corona di cui l'ha incoronato sua madre
il giorno delle sue nozze,
il giorno della gioia del suo cuore.

Galati 2

Paolo a Gerusalemme

(A)Poi, trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a *Gerusalemme con *Barnaba, prendendo con me anche *Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il *vangelo che annunzio fra gli stranieri; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i piú stimati, per il timore di correre o di aver corso invano. Ma neppure Tito, che era con me, ed era greco, fu costretto a farsi circoncidere. Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesú, con l'intenzione di renderci schiavi, noi non abbiamo ceduto alle imposizioni di costoro neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanesse salda tra di voi. Ma quelli che godono di particolare stima (quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m'imposero nulla; anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli *incirconcisi, come a *Pietro per i circoncisi (perché colui che aveva operato in Pietro per farlo *apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli stranieri), riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, *Giacomo, *Cefa e *Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai circoncisi; 10 soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, come ho sempre cercato di fare.

Pietro ripreso pubblicamente da Paolo in Antiochia

11 (B)Ma quando Cefa venne ad *Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. 12 Infatti, prima che fossero venuti alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con persone non giudaiche; ma quando quelli furono arrivati, cominciò a ritirarsi e a separarsi per timore dei circoncisi. 13 E anche gli altri Giudei si misero a simulare con lui; a tal punto che perfino Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. 14 Ma quando vidi che non camminavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei giudeo, vivi alla maniera degli stranieri e non dei Giudei, come mai costringi gli stranieri a vivere come i Giudei?[a]»

15 Noi Giudei di nascita, non stranieri peccatori, 16 sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesú, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesú per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato. 17 Ma se nel cercare di essere giustificati in Cristo, siamo anche noi trovati peccatori, vuol dire che Cristo è un servitore del peccato? No di certo! 18 Infatti se riedifico quello che ho demolito, mi dimostro trasgressore. 19 Quanto a me, per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva per Dio. 20 Sono stato crocifisso con Cristo: non sono piú io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel *Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me. 21 Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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