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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Geremia 46-47

Profezia sull'Egitto

46 (A)Parola del Signore che fu rivolta a *Geremia riguardo alle nazioni.

Riguardo all'Egitto. Circa l'esercito del *faraone Neco, re d'Egitto, che era presso il fiume Eufrate a Carchemis, e che *Nabucodonosor, re di *Babilonia, sconfisse il quarto anno di Ioiachim, figlio di *Giosia, re di *Giuda.

«Preparate lo scudo grande e quello leggero;
avvicinatevi per la battaglia.

Attaccate i cavalli;
cavalieri, montate.
Presentatevi con gli elmi in capo;
lucidate le lance,
indossate le corazze!

Perché li vedo sbigottiti, lanciati in fuga?
I loro prodi sono sconfitti,
si danno alla fuga senza volgersi indietro;
tutto intorno è terrore», dice il Signore.

«Il veloce non fugga,
il prode non scampi!
Al settentrione, presso il fiume Eufrate
vacillano e cadono.

Chi è colui che sale come il Nilo,
le cui acque si agitano come quelle dei fiumi?

È l'Egitto, che sale come il Nilo,
le cui acque si agitano come quelle dei fiumi.
Egli dice: “Io salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò le città e i loro abitanti”.

All'assalto, cavalli! Al galoppo, carri!
Si facciano avanti i prodi,
quelli d'Etiopia e di Put che portano lo scudo,
quelli di Lud che maneggiano e tendono l'arco.

10 Questo giorno, per il Signore, per il Dio degli eserciti,
è giorno di vendetta, in cui si vendica dei suoi nemici.
La spada divorerà, si sazierà,
si ubriacherà del loro sangue;
poiché il Signore, Dio degli eserciti, immola le vittime
nel paese del settentrione, presso il fiume Eufrate.

11 Sali a *Galaad, prendi del balsamo,
o vergine, figlia d'Egitto!
Invano moltiplichi i rimedi;
non c'è medicazione che valga per te.

12 Le nazioni odono la tua infamia
e la terra è piena del tuo grido;
poiché il prode vacilla appoggiandosi al prode,
tutti e due cadono assieme».

13 (B)La parola che il Signore rivolse al profeta Geremia sulla venuta di Nabucodonosor, re di Babilonia, per colpire il paese d'Egitto.

14 «Annunziatelo in Egitto,
banditelo a Migdol,
banditelo a Nof[a] e a Tapanes!
Dite: “Àlzati, prepàrati,
poiché la spada divora tutto ciò che ti circonda”.

15 Perché i tuoi prodi sono atterrati?
Non possono resistere perché il Signore li abbatte.

16 Egli ne fa vacillare molti;
essi cadono l'uno sopra l'altro, e dicono:
“Andiamo, torniamo al nostro popolo
e al nostro paese natío,
lontani dalla spada micidiale”.

17 Là essi gridano: Il faraone, re d'Egitto,
non è che un vano rumore, ha lasciato passare il tempo fissato.

18 Com'è vero che io vivo», dice il re
che si chiama il Signore degli eserciti,
«il nemico verrà come un Tabor, fra le montagne,
come un *Carmelo che avanza sul mare.

19 O figlia che abiti l'Egitto,
fa' il tuo bagaglio per la deportazione!
Poiché Nof diventerà una desolazione,
sarà devastata, nessuno vi abiterà piú.

20 L'Egitto è una giovenca bellissima,
ma viene un tafano, viene dal settentrione.

21 Anche i mercenari che sono in mezzo all'Egitto sono come vitelli da ingrasso;
anch'essi volgono il dorso, fuggono tutti assieme, non resistono;
poiché piomba su di loro il giorno della loro calamità,
il tempo del loro castigo.

22 La sua voce giunge come quella di un serpente;
poiché avanzano con un esercito,
marciano contro di lui con asce,
come tanti tagliaboschi.

23 Essi abbattono la sua foresta», dice il Signore,
«sebbene sia impenetrabile,
perché quelli sono piú numerosi delle locuste,
non si possono contare.

24 La figlia dell'Egitto è coperta di vergogna,
è data in mano del popolo del settentrione».

25 Il Signore degli eserciti, Dio d'*Israele, dice:
«Ecco, io punirò Amon di No[b],
il faraone, l'Egitto, i suoi dèi, i suoi re,
il faraone e quelli che confidano in lui;

26 li darò in mano di quelli che cercano la loro vita,
in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia,
e in mano dei suoi servitori;
ma, dopo questo, l'Egitto sarà abitato come ai giorni di prima»,
dice il Signore.

27 «Tu dunque non temere, *Giacobbe mio servitore,
non ti sgomentare, Israele!
Poiché, ecco, io ti salverò dal lontano paese, salverò la tua discendenza dalla terra della sua deportazione;
Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo;
nessuno piú lo spaventerà.

28 Tu non temere, Giacobbe, mio servitore», dice il Signore;
«poiché io sono con te,
io annienterò tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso,
ma non annienterò te;
però ti castigherò con giusta misura
e non ti lascerò del tutto impunito».

Profezia sui Filistei

47 (C)La parola del Signore che fu rivolta al *profeta *Geremia riguardo ai *Filistei, prima che il *faraone colpisse Gaza.
Cosí parla il Signore:
«Ecco, delle acque salgono dal settentrione;
formano un torrente che straripa;
esse inondano il paese e tutto ciò che contiene,
le città e i loro abitanti;
gli uomini lanciano grida,
tutti gli abitanti del paese urlano.

Per lo strepito degli zoccoli dei suoi potenti destrieri,
per il rumore dei suoi carri e il fracasso delle ruote
i padri non si voltano verso i figli,
tanto le loro mani sono divenute fiacche,

perché giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati,
in cui saranno soppressi i restanti ausiliari di *Tiro e di *Sidone,
poiché il Signore devasterà i Filistei,
ciò che resta dell'isola di Caftor.

Gaza è divenuta calva,
Ascalon è ridotta al silenzio.
Resti degli Anachim[c], fino a quando vi farete delle incisioni?

O spada del Signore, quando ti riposerai?
Rientra nel tuo fodero,
férmati e rimani tranquilla!

Come potresti riposare?
Il Signore le dà i suoi ordini,
le addita Ascalon e il lido del mare».

Ebrei 6

Grave ammonimento a chi abbandona la verità che ha conosciuta

(A)Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno. Questo faremo se Dio lo permette.

Infatti quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti[a], è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il *Figlio di Dio e lo espongono a infamia. Quando una terra, imbevuta della pioggia che vi cade frequentemente, produce erbe utili a quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; ma se produce spine e rovi, è riprovata e prossima a essere maledetta; e la sua fine sarà di essere bruciata.

Promessa e speranza

(B)Tuttavia, carissimi, benché parliamo cosí, siamo persuasi riguardo a voi di cose migliori e attinenti alla salvezza; 10 Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete dimostrato per il suo nome con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi. 11 Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri sino alla fine il medesimo zelo per rendere certa la pienezza della speranza, 12 affinché non diventiate indolenti ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza ereditano le promesse.

13 Infatti, quando Dio fece la promessa ad *Abraamo, siccome non poteva giurare per qualcuno maggiore di lui, giurò per sé stesso, 14 dicendo: «Certo, ti benedirò e ti moltiplicherò grandemente»[b]. 15 Cosí, avendo aspettato con pazienza, Abraamo vide realizzarsi la promessa. 16 Infatti gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro; e per essi il giuramento è la conferma che pone fine a ogni contestazione. 17 Cosí Dio, volendo mostrare con maggiore evidenza agli eredi della promessa l'immutabilità del suo proposito, intervenne con un giuramento; 18 affinché mediante due cose immutabili, nelle quali è impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiamo cercato il nostro rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci era messa davanti. 19 Questa speranza la teniamo come un'àncora dell'anima, sicura e ferma, che penetra oltre la *cortina[c], 20 dove Gesú è entrato per noi quale precursore, essendo diventato sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di *Melchisedec[d].

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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