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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Re 1-2

Seguito della storia dei re di Giuda e dei re d’Israele fino alla distruzione del regno d’Israele(A)(B)

Malattia e morte di Acazia, re d’Israele

(C)Dopo la morte di Acab, Moab si ribellò contro Israele.

Acazia cadde dalla ringhiera della sua camera di sopra, a Samaria, e si ammalò. Allora inviò dei messaggeri, dicendo loro: «Andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron, per sapere se guarirò da questa malattia». Ma un angelo del Signore disse a Elia il Tisbita: «Àlzati, va’ incontro ai messaggeri del re di Samaria e di’ loro: “È forse perché non c’è Dio in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron? Perciò, così dice il Signore: ‘Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma certamente morirai’”». Ed Elia se ne andò.

I messaggeri tornarono da Acazia, il quale disse loro: «Perché siete tornati?» E quelli risposero: «Un uomo ci è venuto incontro e ci ha detto: “Andate, tornate dal re che vi ha mandati e ditegli: ‘Così dice il Signore: È forse perché non c’è Dio in Israele che tu mandi a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron? Perciò non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma certamente morirai’”». Acazia chiese loro: «Com’era l’uomo che vi è venuto incontro e vi ha detto queste parole?» Quelli gli risposero: «Era un uomo vestito di pelo, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi». E Acazia disse: «È Elia il Tisbita!»

Allora mandò da Elia un capitano con i suoi cinquanta uomini. Egli salì e trovò Elia seduto in cima al monte. Il capitano gli disse: «Uomo di Dio, il re dice: “Scendi!”» 10 Elia rispose e disse al capitano dei cinquanta: «Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi cinquanta uomini!» E dal cielo scese il fuoco di Dio che consumò lui e i suoi cinquanta uomini.

11 Acazia mandò di nuovo un altro capitano con i suoi cinquanta uomini, il quale si rivolse a Elia e gli disse: «Uomo di Dio, il re dice: “Fa’ presto, scendi!”» 12 Elia rispose e disse loro: «Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi cinquanta uomini». E dal cielo scese il fuoco di Dio che consumò lui e i suoi cinquanta uomini.

13 Acazia mandò di nuovo un terzo capitano con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capitano di cinquanta uomini salì da Elia; e, giunto presso di lui, gli si gettò davanti in ginocchio e lo supplicò, dicendo: «Uomo di Dio, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi sia preziosa agli occhi tuoi! 14 Un fuoco è sceso dal cielo e ha consumato i due primi capitani con i loro uomini; ma ora la vita mia sia preziosa agli occhi tuoi».

15 L’angelo del Signore disse a Elia: «Scendi con lui; non aver paura di lui». Allora Elia si alzò, scese con il capitano, andò dal re 16 e gli disse: «Così dice il Signore: “Poiché tu hai mandato dei messaggeri a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron, come se in Israele non ci fosse Dio da poter consultare, tu non scenderai dal letto sul quale ti sei coricato, ma certamente morirai”».

17 Acazia morì, secondo la parola del Signore pronunciata da Elia; e Ieoram cominciò a regnare al suo posto l’anno secondo di Ieoram, figlio di Giosafat, re di Giuda, perché Acazia non aveva figli.

18 Il resto delle azioni compiute da Acazia è scritto nel libro delle Cronache dei re d’Israele.

Elia rapito in cielo

(D)Quando il Signore volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia se ne andò da Ghilgal con Eliseo. Elia disse a Eliseo: «Fèrmati qui, ti prego, perché il Signore mi manda fino a Betel». Ma Eliseo rispose: «Com’è vero che il Signore vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così scesero a Betel. I discepoli[a] dei profeti che erano a Betel andarono a trovare Eliseo e gli dissero: «Sai che il Signore quest’oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!» Elia gli disse: «Eliseo, fèrmati qui, ti prego, perché il Signore mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Com’è vero che il Signore vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così se ne andarono a Gerico. I discepoli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Sai che il Signore quest’oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!» Ed Elia gli disse: «Fèrmati qui, ti prego, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Com’è vero che il Signore vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». E proseguirono il cammino insieme. Cinquanta discepoli dei profeti andarono dietro a loro e si fermarono di fronte al Giordano, da lontano, mentre Elia ed Eliseo si fermarono sulla riva del Giordano. Allora Elia prese il suo mantello, lo arrotolò e percosse le acque, le quali si divisero in due. Così attraversarono il fiume a piedi asciutti.

Quando furono passati, Elia disse a Eliseo: «Chiedi quello che vuoi che io faccia per te, prima che io ti sia tolto». Eliseo rispose: «Ti prego, mi sia data una parte doppia del tuo spirito!» 10 Elia disse: «Tu domandi una cosa difficile; tuttavia, se mi vedi quando io ti sarò rapito, ti sarà dato quello che chiedi; ma, se non mi vedi, non ti sarà dato».

11 Essi continuarono a camminare discorrendo insieme, quand’ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l’uno dall’altro, ed Elia salì al cielo in un turbine.

La missione di Eliseo; i suoi miracoli

12 (E)Eliseo lo vide e si mise a gridare: «Padre mio, padre mio! Carro e cavalleria d’Israele!» Poi non lo vide più. E, afferrate le proprie vesti, le strappò in due pezzi; 13 raccolse il mantello che era caduto di dosso a Elia, tornò indietro e si fermò sulla riva del Giordano; 14 e, preso il mantello che era caduto di dosso a Elia, percosse le acque e disse: «Dov’è il Signore, Dio di Elia?» Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero in due, ed Eliseo passò.

15 Quando i discepoli dei profeti che stavano a Gerico, di fronte al Giordano, videro Eliseo, dissero: «Lo spirito di Elia si è posato sopra Eliseo». Gli andarono incontro, si prostrarono fino a terra davanti a lui 16 e gli dissero: «Ecco qui fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti; lascia che vadano in cerca del tuo signore, se mai lo Spirito del Signore lo avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Eliseo rispose: «Non li mandate». 17 Ma insistettero tanto con lui, che egli ne fu confuso e disse: «Mandateli». Allora quelli mandarono cinquanta uomini, i quali cercarono Elia per tre giorni, ma non lo trovarono. 18 Quando tornarono da lui, che si era fermato a Gerico, egli disse loro: «Non vi avevo detto di non andare?»

19 (F)Gli abitanti della città dissero a Eliseo: «Ecco, il soggiorno in questa città è gradevole, come vede il mio signore; ma le acque sono cattive, e il paese è sterile». 20 Egli disse: «Portatemi una scodella nuova e mettetevi del sale». Quelli gliela portarono. 21 Egli andò alla sorgente delle acque, vi gettò il sale e disse: «Così dice il Signore: “Io rendo sane queste acque, ed esse non saranno più causa di morte né di sterilità”». 22 Così le acque furono rese sane e tali sono rimaste fino a oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunciata.

23 (G)Poi di là Eliseo salì a Betel; e, mentre camminava per la via, uscirono dalla città dei ragazzi, i quali lo beffeggiavano, dicendo: «Sali, calvo! Sali, calvo!» 24 Egli si voltò, li vide e li maledisse nel nome del Signore. Allora due orse uscirono dal bosco e sbranarono quarantadue di quei ragazzi.

25 Di là Eliseo si recò sul monte Carmelo, da dove poi tornò a Samaria.

Atti 13:42-14:7

42 (A)Mentre uscivano, furono pregati[a] di parlare di quelle medesime cose il sabato seguente. 43 Dopo che la riunione si fu sciolta, molti Giudei e proseliti pii seguirono Paolo e Barnaba; i quali, parlando loro, li convincevano a perseverare nella grazia di Dio.

44 Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per udire la Parola del Signore[b]. 45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono pieni di invidia e, [opponendosi e ] bestemmiando, contraddicevano le cose dette da Paolo. 46 Ma Paolo e Barnaba dissero con franchezza: «Era necessario che a voi per primi si annunciasse la Parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi ritenete degni della vita eterna, ecco, ci rivolgiamo agli stranieri. 47 Così infatti ci ha ordinato il Signore, dicendo:

“Io ti ho posto come luce dei popoli, perché tu porti la salvezza fino alle estremità della terra”[c].

48 Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola del Signore; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero.

49 E la Parola del Signore si diffondeva per tutta la regione. 50 Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li cacciarono fuori dal loro territorio. 51 Allora essi, scossa la polvere dei piedi contro di loro, andarono a Iconio[d], 52 mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo.

Paolo e Barnaba a Iconio

14 (B)Anche a Iconio Paolo e Barnaba entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che una gran folla di Giudei e di Greci[e] credette. Ma i Giudei che avevano rifiutato di credere aizzarono e inasprirono gli animi dei pagani contro i fratelli. Tuttavia rimasero là per molto tempo, predicando con franchezza e confidando nel Signore che rendeva testimonianza alla Parola della sua grazia e concedeva che per mano loro avvenissero segni e prodigi. Ma la popolazione della città era divisa: gli uni tenevano per i Giudei, e gli altri per gli apostoli. Ma quando ci fu un tentativo dei pagani e dei Giudei, d’accordo con i loro capi, di oltraggiare gli apostoli e lapidarli, questi lo seppero e fuggirono nelle città di Licaonia, Listra e Derba e nei dintorni; e là continuarono a evangelizzare.

Salmi 139

Onniscienza di Dio

139 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide.

Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,

tu comprendi da lontano il mio pensiero.

Tu mi scruti quando cammino e quando riposo

e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,

che tu, Signore, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle

e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è meravigliosa,

troppo alta perché io possa arrivarci.

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,

dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu ci sei;

se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Se prendo le ali dell’alba

e vado ad abitare all’estremità del mare,

10 anche là mi condurrà la tua mano

e mi afferrerà la tua destra.

11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno

e la luce diventerà notte intorno a me»,

12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla

e la notte per te è chiara come il giorno;

le tenebre e la luce ti sono uguali.

13 Sei tu che hai formato le mie reni,

che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere,

e l’anima mia lo sa molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste,

quando fui formato in segreto

e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo,

e nel tuo libro erano tutti scritti

i giorni che mi erano destinati,

quando nessuno d’essi era sorto ancora.

17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!

Quant’è grande il loro insieme!

18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;

quando mi sveglio sono ancora con te.

19 Certo, tu ucciderai l’empio, o Dio;

perciò allontanatevi da me uomini sanguinari.

20 Essi parlano contro di te malvagiamente;

i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.

21 Signore, non odio forse quelli che ti odiano?

E non detesto quelli che insorgono contro di te?

22 Io li odio di un odio perfetto;

li considero miei nemici.

23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.

Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.

24 Vedi se c’è in me qualche via iniqua

e guidami per la via eterna.

Proverbi 17:19-21

19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta cerca la rovina.

20 Chi ha il cuore falso non trova bene, e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura.

21 Chi genera uno stolto ne avrà dolore, e il padre dell’uomo da nulla non avrà gioia.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra