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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
2 Samuele 22:1-23:23

Canto di riconoscenza

22 (A)Davide rivolse al Signore le parole di questo canto quando il Signore lo liberò dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse:

«Il Signore è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore;

il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore[a], il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza!

Io invocai il Signore, che è degno di ogni lode, e fui salvato dai miei nemici.

Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.

I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso.

Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio. Egli udì la mia voce dal suo tempio. Il mio grido giunse ai suoi orecchi.

Allora la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era colmo di sdegno.

Un fumo saliva dalle sue narici; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne venivano fuori carboni accesi.

10 Egli abbassò i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine.

11 Cavalcava un cherubino e volava; appariva sulle ali del vento.

12 Delle tenebre s’era fatto una tenda, s’era circondato di masse d’acqua e di dense nubi.

13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni accesi.

14 Il Signore tonò dai cieli. L’Altissimo fece udire la sua voce.

15 Scagliò frecce e disperse i nemici; lanciò folgori e li mise in rotta.

16 Allora apparve il fondo del mare, e le fondamenta del mondo furono scoperte dal rimprovero del Signore, al soffio del vento delle sue narici.

17 Egli tese dall’alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque.

18 Mi liberò dal mio potente nemico e da quelli che mi odiavano, perché erano più forti di me.

19 Essi mi erano piombati addosso nel giorno della mia calamità, ma il Signore fu il mio sostegno.

20 Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò, perché mi gradisce.

21 Il Signore mi ha ricompensato secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purezza delle mie mani,

22 perché ho osservato le vie del Signore e non mi sono empiamente sviato dal mio Dio.

23 Infatti ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me e non mi sono allontanato dai suoi precetti.

24 Sono stato integro verso di lui e mi sono guardato dalla mia iniquità.

25 Perciò il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia, secondo la mia purezza davanti a lui.

26 Tu ti mostri leale verso chi è leale, integro verso l’uomo integro;

27 ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto con il perverso;

28 tu salvi la gente afflitta, ma il tuo sguardo si ferma sugli alteri, per abbassarli.

29 Sì, tu sei la mia lampada, o Signore, e il Signore illumina le mie tenebre.

30 Con te io assalgo i bastioni, con il mio Dio salgo sulle mura.

31 La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata con il fuoco. Egli è lo scudo di quelli che si rifugiano in lui.

32 Infatti chi è Dio all’infuori del Signore? Chi è rocca all’infuori del nostro Dio?

33 Dio è la mia potente fortezza e rende la mia via diritta[b].

34 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sulle mie montagne.

35 Egli addestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di bronzo.

36 Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza e la tua bontà mi ha reso grande.

37 Tu hai allargato la via ai miei passi e i miei piedi non hanno vacillato.

38 Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti. Non sono tornato indietro prima di averli sterminati.

39 Li ho annientati, schiacciati; non sono risorti; sono caduti sotto i miei piedi.

40 Tu mi hai cinto di forza per la guerra, tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari;

41 hai fatto voltare le spalle davanti a me ai miei nemici; ho distrutto quelli che mi odiavano.

42 Hanno gridato aiuto, ma nessuno li ha salvati; hanno gridato al Signore, ma egli non ha risposto.

43 Io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade.

44 Tu mi hai liberato dal mio popolo in rivolta, mi hai conservato capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi è stato sottomesso.

45 I figli degli stranieri mi hanno reso omaggio, al solo udir parlare di me, mi hanno ubbidito.

46 I figli degli stranieri si son persi d’animo, sono usciti tremanti dai loro nascondigli.

47 Viva il Signore! Sia benedetta la mia Rocca! Sia esaltato Dio, la rocca della mia salvezza,

48 il Dio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli,

49 che mi libera dai miei nemici. Sì, tu m’innalzi sopra i miei avversari, mi salvi dall’uomo violento.

50 Perciò, o Signore, ti loderò tra le nazioni e salmeggerò al tuo nome[c].

51 Grandi liberazioni egli accorda al suo re e usa bontà verso il suo unto, verso Davide e la sua discendenza per sempre».

Ultime parole di Davide

23 (B)Queste sono le ultime parole di Davide: «Parola di Davide, figlio d’Isai, parola dell’uomo che fu elevato ad alta dignità, dell’unto del Dio di Giacobbe, del dolce cantore d’Israele:

lo Spirito del Signore ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra.

Il Dio d’Israele ha parlato, la Rocca d’Israele mi ha detto: “Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio,

è come la luce mattutina, quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l’erbetta dalla terra”.

Non è così della mia casa davanti a Dio? Poich’egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà egli germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?

Ma gli scellerati tutti quanti sono come spine che si buttano via e non si prendono con la mano;

chi le tocca si arma di un ferro o di un’asta di lancia, e si bruciano interamente là dove sono».

Elenco dei valorosi guerrieri al servizio di Davide

(C)Questi sono i nomi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Ioseb-Basebet, il Tachemonita, capo dei principali ufficiali. Egli era Adino l’Eznita[d], che in un solo scontro sconfisse ottocento uomini.

Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Acoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide quando sfidarono i Filistei riuniti per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 10 Egli si alzò, colpì i Filistei finché la sua mano, sfinita, rimase attaccata alla spada. Il Signore concesse in quel giorno una grande vittoria e il popolo tornò a seguire Eleazar soltanto per spogliare gli uccisi.

11 Dopo di lui veniva Samma, figlio di Aghè, l’Ararita. I Filistei si erano radunati in massa. In quel luogo c’era un campo pieno di lenticchie e, mentre il popolo fuggiva davanti ai Filistei, 12 Samma si piantò in mezzo al campo, lo difese e sconfisse i Filistei. Il Signore concesse una grande vittoria.

13 Tre dei trenta capi scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullam, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle di Refaim. 14 Davide era allora nella fortezza e c’era un presidio di Filistei a Betlemme. 15 Davide ebbe un desiderio e disse: «Oh, se qualcuno mi desse da bere dell’acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!» 16 I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero dell’acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta della città e, presala con sé, la portarono a Davide; il quale però non volle bere, ma la sparse davanti al Signore, 17 e disse: «Non sia mai, o Signore, una cosa simile! Dovrei bere il sangue di questi uomini, che sono andati là a rischio della loro vita?» E non volle bere. Questo fecero quei tre prodi.

18 Abisai, fratello di Ioab, figlio di Seruia, fu il capo di altri tre. Egli impugnò la lancia contro trecento uomini, li uccise e si acquistò fama fra i tre. 19 Fu il più illustre dei tre e perciò fu fatto loro capo; tuttavia non giunse ad eguagliare i primi tre.

20 Poi veniva Benaia da Cabseel, figlio di Ieoiada, figlio di Isai, celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab[e]. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve. 21 Uccise pure un Egiziano, di aspetto formidabile, che teneva una lancia in mano; ma Benaia gli andò contro con un bastone, strappò di mano all’Egiziano la lancia e se ne servì per ucciderlo. 22 Questo fece Benaia, figlio di Ieoiada; e si acquistò fama fra i tre prodi. 23 Fu il più illustre dei trenta; tuttavia non giunse a eguagliare i primi tre. Davide lo ammise nel suo consiglio.

Atti 2

La Pentecoste: lo Spirito Santo scende dal cielo

(A)Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme[a] nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempì tutta la casa dov’essi erano seduti. Apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. E si stupivano[b] e si meravigliavano, dicendo [l’un l’altro]: «Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani, 11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue». 12 Tutti si stupivano ed erano perplessi, dicendo l’un l’altro: «Che cosa significa questo?» 13 Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».

Discorso di Pietro alla Pentecoste

14 Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e ascoltate attentamente le mie parole. 15 Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno[c]; 16 ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:

17 “Avverrà negli ultimi giorni”, dice Dio, “che io spanderò il mio Spirito sopra ogni persona[d]; i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni.
18 Anche sui miei servi e sulle mie serve, in quei giorni, spanderò il mio Spirito e profetizzeranno.
19  Farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo.
20  Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.
21  E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato”[e].

22 (B)«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole! Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra di voi mediante opere potenti, prodigi e segni che Dio fece per mezzo di lui tra di voi, come voi stessi ben sapete, 23 quest’uomo, quando vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e la prescienza di Dio, voi [lo prendeste e], per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; 24 ma Dio lo risuscitò, avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto. 25 Infatti Davide dice di lui:

“Io ho avuto il Signore continuamente davanti agli occhi, perché egli è alla mia destra, affinché io non sia smosso.
26  Per questo si è rallegrato il mio cuore, la mia lingua ha giubilato e anche la mia carne riposerà nella speranza;
27  perché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades[f] e non permetterai che il tuo Santo subisca[g] la decomposizione.
28  Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita. Tu mi riempirai di letizia con la tua presenza”[h].

29 Fratelli[i], si può ben dire liberamente riguardo al patriarca Davide che egli morì e fu sepolto; e la sua tomba è ancora al giorno d’oggi tra di noi. 30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli aveva promesso con giuramento che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti[j], 31 previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato[k] nel soggiorno dei morti[l], e che la sua carne non avrebbe subìto[m] la decomposizione. 32 Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò noi tutti siamo testimoni. 33 Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio[n] e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. 34 Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice:

«Il Signore ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra,
35  finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi”»[o].

36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

Le prime conversioni

37 (C)Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli[p], che dobbiamo fare?»

38 E Pietro [disse] a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri[q] peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. 39 Perché per voi è la promessa, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamerà». 40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava[r], dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione».

41 Quelli che accettarono [con piacere] la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone.

42 Ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli. 44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero[s] ogni giorno quelli che venivano salvati.

Salmi 122

Auguri di pace per Gerusalemme

122 (A)Canto dei pellegrinaggi.

Di Davide.

Mi sono rallegrato quando mi hanno detto:

«Andiamo alla casa del Signore».

I nostri passi si sono fermati

alle tue porte, o Gerusalemme;

Gerusalemme, che sei costruita

come una città ben compatta,

dove salgono le tribù, le tribù del Signore,

secondo la legge imposta a Israele,

per celebrare il nome del Signore.

Qua infatti furono eretti i troni per il giudizio,

i troni della casa di Davide.

Pregate per la pace di Gerusalemme!

Quelli che ti amano vivano tranquilli.

Ci sia pace all’interno delle tue mura

e tranquillità nei tuoi palazzi!

Per amore dei miei fratelli e dei miei amici,

io dirò: «La pace sia dentro di te!»

Per amore della casa del Signore, del nostro Dio,

io cercherò il tuo bene.

Proverbi 16:19-20

19 È meglio essere umili con i poveri che spartire la preda con i superbi.

20 Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nel Signore!

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra