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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 22:1-15

Le sofferenze e la gloria del Salvatore

22 (A)Al direttore del coro. Su «Cerva dell’aurora[a]».

Salmo di Davide.

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato[b]?

Te ne stai lontano, senza soccorrermi,

senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,

e anche di notte, senza interruzione.

Eppure tu sei il Santo,

siedi circondato dalle lodi d’Israele.

I nostri padri confidarono in te;

confidarono e tu li liberasti.

Gridarono a te, e furono salvati;

confidarono in te, e non furono delusi.

Ma io sono un verme e non un uomo,

l’infamia degli uomini e il disprezzato dal popolo.

Chiunque mi vede si fa beffe di me;

allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:

«Egli si affida al Signore; lo liberi dunque;

lo salvi, poiché lo gradisce[c]

Sì, tu m’hai tratto dal grembo materno;

m’hai fatto riposare fiducioso sulle mammelle di mia madre.

10 A te fui affidato fin dalla mia nascita,

tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre.

11 Non allontanarti da me, perché l’angoscia è vicina

e non c’è alcuno che mi aiuti.

12 Grossi tori m’hanno circondato;

potenti tori di Basan m’hanno attorniato;

13 aprono la loro gola contro di me,

come un leone rapace e ruggente.

14 Io sono come acqua che si sparge[d]

e tutte le mie ossa sono slogate;

il mio cuore è come la cera,

si scioglie in mezzo alle mie viscere.

15 Il mio vigore s’inaridisce come terra cotta

e la lingua mi si attacca al palato;

tu m’hai posto nella polvere della morte.

Giobbe 18

Bildad invita Giobbe a riconoscere il suo peccato

18 (A)Allora Bildad di Suac rispose e disse:

«Quando porrete fine alle parole? Riflettete, e poi parleremo.

Perché siamo considerati come bestie e perché siamo agli occhi vostri degli esseri impuri[a]?

O tu, che nel tuo cruccio laceri te stesso, dovrà la terra, per causa tua, essere abbandonata e la roccia essere rimossa dal suo luogo?

Sì, la luce dell’empio si spegne, e la fiamma del suo fuoco non brilla.

La luce si oscura nella sua tenda, e la lampada che gli sta sopra si spegne.

I passi che faceva nella sua forza si raccorciano, i suoi disegni lo conducono a rovina.

Poiché i suoi piedi lo traggono nel tranello, va camminando sulle reti.

Il laccio lo afferra per il tallone, la trappola lo ghermisce.

10 Sta nascosta in terra per lui un’insidia, sul sentiero lo aspetta un agguato.

11 Paure lo atterriscono tutto intorno, lo inseguono, gli stanno alle calcagna.

12 La sua forza viene meno dalla fame, la calamità gli sta pronta al fianco.

13 Gli divora a pezzo a pezzo la pelle, gli divora le membra il primogenito della morte.

14 Egli è strappato dalla sua tenda che credeva sicura, è fatto scendere verso il re degli spaventi.

15 Nella sua tenda abita chi non è dei suoi, la sua casa è cosparsa di zolfo.

16 In basso s’inaridiscono le sue radici, in alto sono tagliati i suoi rami.

17 La sua memoria scompare dal paese, più non si ode il suo nome per le campagne.

18 È scacciato dalla luce nelle tenebre, è bandito dal mondo.

19 Non lascia tra il suo popolo né figli né nipoti, nessun superstite dov’egli soggiornava.

20 Quelli di occidente sono stupiti della sua sorte, quelli di oriente ne sono inorriditi.

21 Certo, sono tali le dimore dei perversi, tale è il luogo di chi non conosce Dio».

Ebrei 4:1-11

(A)Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano ascoltata[a]. Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto:

«Così giurai nella mia ira:
“Non entreranno nel mio riposo!”»[b].

E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così:

«Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»[c];

e di nuovo nel medesimo passo:

«Non entreranno nel mio riposo!»[d]

Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunciata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di Davide[e], dopo tanto tempo, come si è detto prima:

«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»[f]

Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora di un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; 10 infatti chi entra nel riposo di Dio[g] si riposa anche lui dalle proprie opere, come Dio si riposò dalle sue.

11 Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra