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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Samuele 1-2

Regno di Davide(A)

Davide riceve la notizia della morte di Saul e di Gionatan

(B)Dopo la morte di *Saul, *Davide, tornato dalla vittoria sugli *Amalechiti, si fermò due giorni a Siclag. Il terzo giorno arrivò dall'accampamento di Saul un uomo con le vesti stracciate e con il capo cosparso di polvere. Giunto in presenza di Davide, si gettò a terra e gli si prostrò davanti. Davide gli chiese: «Da dove vieni?» L'altro gli rispose: «Sono fuggito dall'accampamento d'*Israele». Davide gli disse: «Che cosa è successo? Dimmelo, ti prego». Egli rispose: «Il popolo è fuggito dal campo di battaglia e molti uomini sono caduti morti; e anche Saul e *Gionatan, suo figlio, sono morti». Davide domandò al giovane che gli raccontava queste cose: «Come sai tu che Saul e Gionatan, suo figlio, sono morti?» Il giovane che gli raccontava queste cose, disse: «Mi trovavo per caso sul monte Ghilboa e vidi Saul che si appoggiava sulla sua lancia e i carri e i cavalieri stavano per raggiungerlo. Egli si voltò indietro, mi vide e mi chiamò. Io risposi: “Eccomi”. Egli mi chiese: “Chi sei?” Gli risposi: “Sono un Amalechita”. Egli mi disse: “Avvicínati a me e finiscimi, perché sono preso da vertigine, anche se sono ancora vivo”. 10 Io dunque mi avvicinai e lo uccisi, perché sapevo che, una volta caduto, non avrebbe potuto vivere. Poi presi il diadema che egli aveva in capo, il braccialetto che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore».

11 Allora Davide prese le sue vesti e le stracciò, lo stesso fecero tutti gli uomini che erano con lui. 12 Fecero cordoglio e piansero e digiunarono fino a sera, a motivo di Saul, di Gionatan, suo figlio, del popolo del Signore e della casa d'Israele, perché erano caduti in battaglia.

13 Poi Davide chiese al giovane che gli aveva raccontato quelle cose: «Di dove sei?» Quegli rispose: «Sono figlio di uno straniero, di un Amalechita». 14 Davide gli disse: «Come mai non hai temuto di stendere la mano per uccidere l'*unto del Signore?» 15 Poi chiamò uno dei suoi uomini e gli disse: «Avvicínati e colpisci costui!» Quello lo colpí ed egli morí. 16 Davide gli disse: «Il tuo sangue ricada sul tuo capo, perché la tua bocca ha testimoniato contro di te quando hai detto: “Io ho ucciso l'unto del Signore”».

Elegia di Davide per la morte di Saul e di Gionatan

17 (C)Allora Davide compose questo canto funebre su Saul e suo figlio Gionatan, 18 e ordinò che fosse insegnato ai figli di *Giuda. È il canto dell'arco. Si trova scritto nel Libro del Giusto.

19 Il fiore dei tuoi figli, o Israele, giace ucciso sulle tue alture!
Come mai sono caduti quei prodi?

20 Non portate la notizia a Gat,
non lo pubblicate per le strade di Ascalon;
le figlie dei *Filistei ne gioirebbero,
le figlie degl'*incirconcisi ne farebbero festa.

21 O monti di Ghilboa,
su di voi non cada piú né rugiada né pioggia;
i vostri campi non diano piú primizie per le offerte;
poiché là fu gettato via lo scudo dei prodi,
lo scudo di Saul, che l'olio non ungerà piú.

22 L'arco di Gionatan non tornava mai dalla battaglia
senza avere sparso sangue di uccisi,
senza aver trafitto grasso di prodi;
e la spada di Saul non tornava indietro senza avere colpito.

23 Saul e Gionatan, tanto amati e cari mentr'erano in vita,
non sono stati divisi nella loro morte.
Erano piú veloci delle aquile,
piú forti dei leoni!

24 Figlie d'Israele, piangete su Saul;
egli vi rivestiva deliziosamente di scarlatto,
alle vostre vesti metteva degli ornamenti d'oro.

25 Come mai sono caduti i prodi in mezzo alla battaglia?
Come mai venne ucciso Gionatan sulle tue alture?

26 Io sono in angoscia a motivo di te, Gionatan, fratello mio;
tu mi eri molto caro,
e l'amore tuo per me
era piú meraviglioso dell'amore delle donne.

27 Come mai sono caduti i prodi?
Come mai sono state infrante le loro armi?

Davide, re di Giuda

(D)Dopo questo, *Davide consultò il Signore, e disse: «Devo salire in qualcuna delle città di *Giuda?» Il Signore gli rispose: «Sali». Davide chiese: «Dove devo andare?» Il Signore rispose: «A Ebron». Davide dunque salí con le sue mogli, Ainoam di Izreel e Abigail di Carmel, che era stata moglie di Nabal. Davide vi condusse pure la gente che era con lui, ciascuno con la sua famiglia, e si stabilirono nelle città di Ebron.

Gli uomini di Giuda vennero e unsero là Davide come re della casa di Giuda.
Fu riferito a Davide che erano stati gli uomini di Iabes di *Galaad a seppellire *Saul.
Allora Davide inviò dei messaggeri a Iabes di Galaad e fece dire loro: «Siate benedetti dal Signore, voi che avete mostrato questo atto di lealtà verso Saul vostro signore, dandogli sepoltura! Ora il Signore mostri a voi la sua bontà e la sua fedeltà! Anche io vi farò del bene, perché avete agito cosí. Ora, si rafforzino le vostre mani e siate uomini valorosi; perché il vostro signore Saul è morto, e la casa di Giuda mi ha unto come re su di essa».

Is-Boset re d'Israele

(E)Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Saul, prese Is-Boset, figlio di Saul, lo fece passare a Maanaim e lo nominò re di Galaad, degli *Asuriti, di Izreel, d'*Efraim, di *Beniamino e di tutto *Israele. 10 Is-Boset, figlio di Saul, aveva quarant'anni quando fu fatto re d'Israele, e regnò due anni. Ma la casa di Giuda seguí Davide. 11 Davide regnò a Ebron nella casa di Giuda per sette anni e sei mesi.

Guerra civile

12 (F)Abner, figlio di Ner, e la gente di Is-Boset, figlio di Saul, uscirono da Maanaim per marciare verso Gabaon. 13 *Ioab, figlio di Seruia, e la gente di Davide si misero anch'essi in marcia. Si incontrarono presso lo stagno di Gabaon e si fermarono gli uni da un lato dello stagno, gli altri dalla parte opposta.

14 Allora Abner disse a Ioab: «Vengano dei giovani e si affrontino con la spada in nostra presenza!» E Ioab rispose: «Vadano pure!» 15 Quelli dunque si mossero e si fecero avanti in numero uguale: dodici per Beniamino e per Is-Boset, figlio di Saul, e dodici della gente di Davide. 16 Ciascuno di essi, preso l'avversario per la testa, gli piantò la spada nel fianco; cosí caddero tutti insieme. Perciò quel luogo, che è vicino a Gabaon, fu chiamato Chelcat-Asurim[a]. 17 In quel giorno vi fu una violenta battaglia, nella quale Abner, con la gente d'Israele, fu sconfitto dalla gente di Davide.

18 C'erano là i tre figli di Seruia, Ioab, Abisai e Asael. Asael era veloce come una gazzella della campagna. 19 Asael si mise a inseguire Abner e non si voltava per andare a destra o a sinistra, ma correva dietro ad Abner. 20 Abner, guardandosi alle spalle, disse: «Sei tu, Asael?» Questi rispose: «Sono io». 21 Abner gli disse: «Vòltati a destra o a sinistra, afferra uno di quei giovani e prenditi le sue spoglie!» Ma Asael non volle smettere d'inseguirlo. 22 Abner di nuovo gli disse: «Smetti d'inseguirmi! Perché obbligarmi a inchiodarti al suolo? Come potrei poi alzare la fronte davanti a tuo fratello Ioab?» 23 Ma egli si rifiutò di cambiare strada; allora Abner con l'estremità inferiore della lancia lo colpí nel ventre, e la lancia lo trapassò. Asael cadde e morí in quello stesso luogo; e quanti passavano di là, dove egli era caduto morto, si fermavano.

24 Ma Ioab e Abisai inseguirono Abner, e il sole tramontava quando giunsero al colle di Amma, che è di fronte a Ghia, sulla via del deserto di Gabaon.

25 I figli di Beniamino si radunarono dietro Abner, formarono una schiera compatta, e si fermarono in vetta a una collina. 26 Allora Abner chiamò Ioab e disse: «La spada divorerà per sempre? Non sai che alla fine ci sarà dell'amaro? Quando verrà dunque il momento che ordinerai al popolo di non dare piú la caccia ai suoi fratelli?» 27 Ioab rispose: «Come è vero che Dio vive, se tu non avessi parlato, il popolo non avrebbe smesso d'inseguire i suoi fratelli prima di domani mattina». 28 Allora Ioab sonò la tromba e tutto il popolo si fermò, senza piú inseguire Israele, e cessò di combattere.

29 Abner e la sua gente camminarono tutta quella notte per la campagna, passarono il *Giordano, attraversarono tutto il Bitron e giunsero a Maanaim. 30 Anche Ioab tornò dall'inseguire Abner; e, dopo aver radunato tutto il popolo, risultò che della gente di Davide mancavano diciannove uomini e Asael. 31 Ma la gente di Davide aveva ucciso trecentosessanta uomini dei Beniaminiti e della gente di Abner. 32 Portarono via Asael e lo seppellirono nella tomba di suo padre, a *Betlemme. Poi Ioab e la sua gente camminarono tutta la notte; il giorno spuntava quando giunsero a Ebron.

Luca 14:1-24

Gesú guarisce un idropico

14 (A)Gesú entrò di sabato in casa di uno dei principali *farisei per prendere cibo, ed essi lo stavano osservando, quando si presentò davanti a lui un idropico. Gesú prese a dire ai *dottori della legge e ai farisei: «È lecito o no far guarigioni in giorno di sabato?» Ma essi tacquero. Allora egli lo prese per mano, lo guarí e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se gli cade nel pozzo un figlio o un bue, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?» Ed essi non potevano risponder nulla in contrario.

Lezioni di umiltà e di carità

(B)Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa *parabola: «Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, perché può darsi che sia stato invitato da lui qualcuno piú importante di te, e chi ha invitato te e lui venga a dirti: “Cedi il posto a questo!” e tu debba con tua vergogna andare allora a occupare l'ultimo posto. 10 Ma quando sarai invitato, va' a metterti all'ultimo posto, affinché quando verrà colui che ti ha invitato, ti dica: “Amico, vieni piú avanti”. Allora ne avrai onore davanti a tutti quelli che saranno a tavola con te. 11 Poiché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato».

12 (C)Diceva pure a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e cosí ti sarebbe reso il contraccambio; 13 ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14 e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti».

Parabola del gran convito

15 (D)Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» 16 Gesú gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; 17 e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, perché tutto è già pronto”. 18 Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. 19 Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. 20 Un altro disse: “Ho preso moglie, e perciò non posso venire”. 21 Il servo tornò e riferí queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: “Va' presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi”. 22 Poi il servo disse: “Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto”. 23 Il signore disse al servo: “Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. 24 Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena”».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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