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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Amos 7-9

Intercessione di Amos in favore d'Israele

(A)Il Signore, Dio, mi fece vedere questo:
Egli formava delle *locuste
al primo spuntare dell'erba tenera,
quella che spunta dopo la falciatura per il re.

Quando esse ebbero finito di divorare l'erba della terra,
io dissi: «Signore, Dio, perdona!
Come potrà sopravvivere *Giacobbe,
piccolo com'è?»

Il Signore si pentí di questo.
«Ciò non accadrà», disse il Signore.

Il Signore, Dio, mi fece vedere questo:
Il Signore, Dio, annunciava di voler difendere la sua causa mediante il fuoco:
il fuoco divorò il grande abisso
e divorò la campagna.

Allora io dissi: «Signore, Dio, férmati!
Come potrà sopravvivere Giacobbe,
piccolo com'è?»

Il Signore si pentí di questo.
«Neppure ciò accadrà», disse il Signore, Dio.

Egli mi fece vedere questo:
Il Signore stava sopra un muro
e aveva in mano un filo a piombo.

Il Signore mi disse: «*Amos, che cosa vedi?»
Io risposi: «Un filo a piombo».
E il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, *Israele;
io non lo risparmierò piú;

saranno devastati gli alti luoghi d'*Isacco,
i *santuari d'Israele saranno distrutti,
e io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo».

Amos e il sacerdote Amasia

10 (B)Allora Amasia, *sacerdote di *Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole. 11 Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”». 12 Poi Amasia disse ad Amos: «*Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiú e là profetizza; 13 ma a Betel non profetizzare piú, perché è santuario del re e residenza reale».

14 Allora Amos rispose: «Io non sono *profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. 15 Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va', profetizza al mio popolo, a Israele”.

16 Ora ascolta la parola del Signore. Tu dici: “Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d'Isacco!” 17 Ebbene, cosí dice il Signore: “Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese”».

Il paniere di frutti; annunzio della fine d'Israele

(C)Il Signore, Dio, mi fece vedere questo:
C'era un paniere di frutti maturi.

Egli mi disse: «*Amos, che cosa vedi?»
Io risposi: «Un paniere di frutti maturi».
E il Signore mi disse: «Anche la fine del mio popolo *Israele è matura;
io non lo risparmierò piú.

Quel giorno i canti del palazzo diventeranno urli;
grande sarà il numero dei cadaveri; saranno gettati dappertutto, in silenzio»,
dice il Signore, Dio.

(D)Ascoltate questo, voi che vorreste divorare il povero
e distruggere gli umili del paese;

voi che dite: «Quando finirà il novilunio,
perché possiamo vendere il grano?
Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l'*efa, aumentare il *siclo e usare bilance false per frodare,

per comprare con denaro i poveri,
e l'indigente se deve un paio di sandali?
E venderemo perfino lo scarto del grano!»

Il Signore lo ha giurato per colui che è la gloria di *Giacobbe:
«Non dimenticherò mai nessuna delle vostre opere.

Il paese non tremerà forse per questo motivo?
Ogni suo abitante non sarà forse in lutto?
Il paese si solleverà tutto quanto come il fiume,
ondeggerà e si abbasserà come il fiume d'Egitto.

Quel giorno», dice il Signore, Dio,
«io farò tramontare il sole a mezzogiorno
e farò oscurare la terra in pieno giorno.

10 Trasformerò le vostre *feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento;
coprirò di sacchi tutti i fianchi
e ogni testa sarà rasa.
Il paese piomberà nel lutto come quando muore un figlio unico,
la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.

11 (E)«Ecco, vengono i giorni», dice il Signore, Dio,
«in cui io manderò la fame nel paese,
non fame di pane o sete d'acqua,
ma la fame e la sete di ascoltare la parola del Signore.

12 Allora, vagando da un mare all'altro,
dal settentrione al levante,
correranno qua e là in cerca della parola del Signore,
ma non la troveranno.

13 Quel giorno, le belle ragazze e i giovani verranno meno per la sete.

14 Cadranno e non si rialzeranno piú
quelli che giurano per il peccato di *Samaria
e dicono: “Com'è vero che il tuo Dio vive, o *Dan”,
e: “Viva la via di Beer-Sceba!”»

Castigo d'Israele

(F)Io vidi il Signore che stava in piedi sull'altare
e diceva: «Percuoti i capitelli e siano scossi gli architravi!
Spezzali sul capo di tutti quanti,
e io ucciderò il resto con la spada!
Nessuno di loro si salverà con la fuga,
nessuno di essi scamperà.

Anche se penetrassero nel *soggiorno dei morti,
la mia mano li strapperebbe di là;
anche se salissero in cielo,
io li tirerei giú.

Anche se si nascondessero in vetta al *Carmelo,
io li scoverei lassú e li prenderei;
anche se si nascondessero al mio sguardo in fondo al mare,
laggiú ordinerei al serpente di morderli;

anche se andassero in esilio davanti ai loro nemici,
là ordinerei alla spada di ucciderli;
io fisserò su di loro i miei occhi
per il loro male e non per il loro bene».

Il Signore, Dio degli eserciti, è colui che tocca la terra ed essa si scioglie
e tutti i suoi abitanti sono in lutto;
essa si solleva tutta quanta come il fiume
e si abbassa come il fiume d'Egitto.

Egli ha costruito nel cielo la sua scala
e ha appoggiato la sua vòlta sulla terra;
egli chiama le acque del mare
e le riversa sulla faccia della terra;
il suo nome è il Signore.

«Non siete forse per me come i figli degli Etiopi,
o figli d'*Israele?» dice il Signore.
«Non ho forse condotto Israele fuori dal paese d'Egitto,
i *Filistei da Caftor e i *Siri da Chir?

Ecco, gli occhi del Signore, di Dio, sono sopra il regno colpevole.
Io li sterminerò dalla faccia della terra;
tuttavia, io non distruggerò interamente la casa di *Giacobbe»,
dice il Signore.

«Poiché, ecco, io darò ordini
e scuoterò la casa d'Israele fra tutte le nazioni,
come si scuote il setaccio;
non cadrà nemmeno un granello in terra.

10 Tutti i peccatori del mio popolo moriranno di spada;
essi che dicono: “La sventura non giungerà fino a noi e non ci toccherà”.

Restaurazione finale d'Israele

11 (G)«Quel giorno io rialzerò la capanna di *Davide che è caduta,
ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò com'era nei giorni antichi,

12 affinché possegga il resto di Edom e tutte le nazioni
sulle quali è invocato il mio nome»,
dice il Signore che farà questo[a].

13 «Ecco, vengono i giorni», dice il Signore,
«in cui l'aratore s'incontrerà con il mietitore,
e chi pigia l'uva con chi getta il seme;
quando i monti stilleranno mosto
e tutti i colli si scioglieranno.

14 Io libererò dall'esilio il mio popolo, Israele;
essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno;
pianteranno vigne e ne berranno il vino;
coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti.

15 Io li pianterò nella loro terra
e non saranno mai piú sradicati dalla terra che io ho dato loro»,
dice il Signore, il tuo Dio.

Apocalisse 8

Apertura del settimo sigillo

(A)Quando l'Agnello aprí il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz'ora.

Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi davanti a Dio, e furono date loro sette trombe.

E venne un altro angelo con un incensiere d'oro; si fermò presso l'altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro posto davanti al trono. E dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi salí davanti a Dio insieme alle preghiere dei santi. Poi l'angelo prese l'incensiere, lo riempí del fuoco dell'altare e lo gettò sulla terra. Immediatamente ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.

Le prime sei trombe

(B)I sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a sonare.

Il primo sonò la tromba, e grandine e fuoco, mescolati con sangue, furono scagliati sulla terra. Un terzo della terra bruciò, un terzo degli alberi pure e ogni erba verde fu arsa.

Poi il secondo angelo sonò la tromba e una massa simile a una grande montagna ardente fu gettata nel mare. Un terzo del mare diventò sangue, un terzo delle creature viventi che erano nel mare morí e un terzo delle navi andò distrutto.

10 Poi il terzo angelo sonò la tromba e dal cielo cadde una grande stella, ardente come una torcia, che piombò su un terzo dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. 11 Il nome della stella è Assenzio; e un terzo delle acque diventò assenzio. Molti uomini morirono a causa di quelle acque, perché erano diventate amare.

12 Quando il quarto angelo sonò la tromba, fu colpito un terzo del sole, della luna e delle stelle: un terzo della loro luce si spense e il chiarore del giorno, come quello della notte, diminuí di un terzo.

13 Guardai, e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai agli abitanti della terra, a causa degli altri suoni di tromba che tre angeli stanno per sonare!»

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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