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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 144:9-15

O Dio, ti canterò un nuovo cantico;

sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,

10 che dai la vittoria ai re,

che liberi il tuo servo Davide dalla spada micidiale.

11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri,

la cui bocca dice menzogne

e la cui destra giura il falso.

12 I nostri figli, nella loro gioventù,

siano come piante novelle che crescono

e le nostre figlie come colonne scolpite

per adornare un palazzo.

13 I nostri granai siano pieni

e forniscano ogni specie di beni.

Le nostre greggi moltiplichino a migliaia

e a decine di migliaia nelle nostre campagne.

14 Le nostre giovenche siano feconde,

e non vi sia breccia, né fuga,

né grido nelle nostre piazze.

15 Beato il popolo che è in tale stato,

beato il popolo il cui Dio è il Signore.

Cantico dei Cantici 5:2-6:3

(A)Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico che bussa e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiché il mio capo è coperto di rugiada e le mie chiome sono piene di gocce della notte».

Io mi sono tolta la gonna; come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi; come li sporcherei ancora?

L’amico mio ha passato la mano per la finestra, il mio amore si è agitato per lui.

Mi sono alzata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura.

Ho aperto all’amico mio, ma l’amico mio si era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentre egli parlava! L’ho cercato, ma non l’ho trovato; l’ho chiamato, ma non mi ha risposto.

Le guardie che vanno attorno per la città mi hanno incontrata, mi hanno battuta, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo.

Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte? Che sono malata d’amore.

Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico, o la più bella fra le donne? Che è dunque l’amico tuo, più di un altro amico, che così ci scongiuri?

10 L’amico mio è bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila.

11 Il suo capo è oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo.

12 I suoi occhi paiono colombe in riva a ruscelli, che si lavano nel latte, montati nei castoni di un anello.

13 Le sue gote sono come un’aia di aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra sono gigli e stillano mirra liquida.

14 Le sue mani sono anelli d’oro, incastonati di berilli; il suo corpo è d’avorio lucente, coperto di zaffiri.

15 Le sue gambe sono colonne di marmo, fondate su basi d’oro puro. Il suo aspetto è come il Libano, superbo come i cedri.

16 Il suo palato è tutto dolcezza, tutta la sua persona è un incanto. Tale è l’amore mio, tale è l’amico mio, o figlie di Gerusalemme.

Dov’è andato il tuo amico, o la più bella fra le donne? Quale direzione ha preso l’amico tuo? Noi lo cercheremo con te.

Il mio amico è sceso nel suo giardino, nelle aie degli aromi, a pascolare le greggi nei giardini e cogliere gigli.

Io sono dell’amico mio; e l’amico mio, che pascola il gregge tra i gigli, è mio.

1 Pietro 2:19-25

19 Perché è una grazia se qualcuno sopporta, per motivo di coscienza dinanzi a Dio, sofferenze che si subiscono ingiustamente. 20 Infatti, che vanto c’è se voi sopportate pazientemente quando siete malmenati per le vostre mancanze? Ma se soffrite perché avete agito bene, e lo sopportate pazientemente, questa è una grazia davanti a Dio. 21 Infatti a questo siete stati chiamati, poiché anche Cristo ha sofferto per voi[a], lasciandovi[b] un esempio perché seguiate le sue orme.

22 Egli non commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno[c].

23 Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente; 24 egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati guariti[d]. 25 Poiché eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra