Imprimir Opciones de la página Listen to Reading
Anterior Día anterior Día siguienteSiguiente

The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

Today's audio is from the ESV. Switch to the ESV to read along with the audio.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
1 Cronache 7-8

Discendenti d’Issacar, di Beniamino e di Neftali

(A)I figli d’Issacar furono: Tola, Pua, Iasub e Simron, quattro in tutto. I figli di Tola furono: Uzzi, Refaia, Ieriel, Iamai, Ibsam e Samuele, capi delle case patriarcali discese da Tola; ed erano uomini forti e valorosi nelle loro generazioni; il loro numero, al tempo di Davide, era di ventiduemilaseicento. Il figlio di Uzzi fu Izraia e i figli di Izraia furono: Micael, Abdia, Ioel e Issia; in tutto erano cinque capi. Avevano con loro, secondo le loro genealogie, secondo le loro case patriarcali, trentaseimila uomini in schiere armate per la guerra; perché avevano molte mogli e molti figli. I loro fratelli, contando tutte le famiglie d’Issacar, uomini forti e valorosi, formavano un totale di ottantasettemila, iscritti nelle genealogie.

(B)I figli di Beniamino furono: Bela, Becher e Iediael; tre in tutto. I figli di Bela furono: Esbon, Uzzi, Uzziel, Ierimot e Iri; cinque capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi, iscritti nelle genealogie in numero di ventiduemilatrentaquattro. I figli di Becher furono: Zemira, Ioas, Eliezer, Elioenai, Omri, Ieremot, Abiia, Anatot e Alemet. Tutti questi erano figli di Becher e iscritti nelle genealogie, secondo le loro generazioni, come capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi, in numero di ventimiladuecento. 10 Il figlio di Iediael fu Bilan. I figli di Bilan furono: Ieus, Beniamino, Eud, Chenaana, Zetan, Tarsis e Aisaar. 11 Tutti questi erano figli di Iediael, capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi in numero di diciassettemiladuecento pronti a partire per la guerra.

12 Suppim e Cuppim furono figli d’Ir; Cusim fu figlio di Acher[a].

13 I figli di Neftali furono: Iacasiel, Guni, Ieser, Sallum, discendenti di Bila.

Discendenti di Manasse, Efraim e Ascer

14 (C)Figli di Manasse furono Asriel…, che gli furono partoriti dalla moglie. La sua concubina sira partorì Machir, padre di Galaad; 15 Machir prese una moglie per Cuppim e una per Suppim, e la sorella di lui si chiamava Maaca. Il nome del suo secondo figlio era Selofead; e Selofead ebbe delle figlie. 16 Maaca, moglie di Machir, partorì un figlio, che chiamò Perez; questi ebbe un fratello di nome Seres, i cui figli furono Ulam e Rechem. 17 Il figlio di Ulam fu Bedan. Questi furono i figli di Galaad, figlio di Machir, figlio di Manasse. 18 Sua sorella Ammolechet partorì Isod, Abiezer e Mala. 19 I figli di Semida furono Aian, Sechem, Lichi e Aniam.

20 Il figlio di Efraim fu Sutela, che ebbe per figlio Bered, che ebbe per figlio Taat, che ebbe per figlio Eleada, che ebbe per figlio Taat, 21 che ebbe per figlio Zabad, che ebbe per figli Sutela, Ezer ed Elead, i quali furono uccisi dagli uomini di Gat, nativi del paese, perché erano scesi a predare il loro bestiame. 22 Efraim, loro padre, li pianse per molto tempo, e i suoi fratelli vennero a consolarlo. 23 Poi entrò da sua moglie, la quale concepì e partorì un figlio; ed egli lo chiamò Beria[b], perché questo era avvenuto durante la sua afflizione in casa. 24 Efraim ebbe per figlia Seera, che costruì Bet-Oron, la inferiore e la superiore, e Uzzen-Seera. 25 Ebbe ancora per figli: Refa e Resef; tra questi Refa ebbe per figlio Tela, che ebbe per figlio Taan, 26 che ebbe per figlio Ladan, che ebbe per figlio Ammiud, che ebbe per figlio Elisama, 27 che ebbe per figlio Nun, che ebbe per figlio Giosuè. 28 Le loro proprietà e abitazioni furono Betel e le città che ne dipendevano: dalla parte d’oriente, Naaran; da occidente, Ghezer con i villaggi vicini, Sichem con le città che ne dipendevano, fino a Gaza con le città che ne dipendevano. 29 I figli di Manasse possedevano: Bet-Sean e le città che ne dipendevano, Taanac e le città che ne dipendevano, Meghiddo e le città che ne dipendevano, Dor e le città che ne dipendevano. In queste città abitarono i figli di Giuseppe, figlio d’Israele.

30 (D)I figli di Ascer furono: Imna, Isva, Isvi, Beria e Sera, loro sorella. 31 I figli di Beria furono: Eber e Malchiel. Malchiel fu padre di Birzavit. 32 Eber generò Iaflet, Somer, Otam e Sua, loro sorella. 33 I figli di Iaflet furono: Pasac, Bimal e Asvat. Questi sono i figli di Iaflet. 34 I figli di Semer furono: Ai, Roega, Gecubba e Aram. 35 I figli di Chelem, suo fratello, furono: Sofa, Imna, Seles e Amal. 36 I figli di Sofa furono: Sua, Carnefer, Sual, Beri, Imra, 37 Beser, Od, Samma, Silsa, Itran e Beera. 38 I figli di Ieter furono: Gefunne, Pispa e Ara. 39 I figli di Ulla furono: Ara, Canniel e Risia. 40 Tutti questi furono figli di Ascer, capi di case patriarcali, uomini scelti, forti e valorosi, i primi tra i capi iscritti per il servizio militare in numero di ventiseimila uomini.

Discendenti di Beniamino stabiliti a Gerusalemme

(E)Beniamino generò Bela, suo primogenito, Asbel il secondo, Aara il terzo, Noca il quarto e Rafa il quinto. I figli di Bela furono: Addar, Ghera, Abiud, Abisua, Naaman, Aoa, Ghera, Sefufan e Curam.

Questi furono i figli di Ecud, che erano capi delle famiglie che abitavano Gheba e che furono deportati a Manacat: Naaman, Aiia e Ghera, che li deportò. Egli generò Uzza e Aiud.

Saaraim ebbe dei figli nella terra di Moab, dopo che ebbe ripudiato le sue mogli Cusim e Baara. Da Codes sua moglie ebbe: Iobab, Sibia, Mesa, Malcam, 10 Ieus, Sochia e Mirma. Questi furono i suoi figli, capi di famiglie patriarcali. 11 Da Cusim ebbe: Abitub ed Elpaal. 12 I figli di Elpaal furono: Eber, Misam e Semed. Questi costruì Ono, Lod e i villaggi vicini.

13 Beria e Sema erano i capi delle famiglie che abitavano Aialon e misero in fuga gli abitanti di Gat. 14 Aio, Sasac, Ieremot, 15 Zebadia, Arad, Eder, 16 Micael, Ispa, Ioa erano figli di Beria. 17 Zebadia, Mesullam, Chizchi, Eber, 18 Ismerai, Izlia e Iobab erano figli di Elpaal. 19 Iachim, Zicri, Zabdi, 20 Elienai, Silletai, Eliel, 21 Adaia, Beraia e Simrat erano figli di Simei. 22 Ispan, Eber, Eliel, 23 Abdon, Zicri, Canan, 24 Anania, Elam, Antotiia, 25 Ifdeia e Penuel erano figli di Sasac. 26 Samserai, Secaria, Atalia, 27 Iaaresia, Eliia e Zicri erano figli di Ieoram. 28 Questi erano capi di famiglie patriarcali, capi secondo le loro generazioni, e abitavano a Gerusalemme.

29 (F)Il padre di Gabaon abitava a Gabaon, e sua moglie si chiamava Maaca. 30 Il suo figlio primogenito fu Abdon. Poi ebbe Sur, Chis, Baal, Nadab, 31 Ghedor, Aio, Zecher e Miclot[c]. 32 Miclot generò Simea. Anche questi abitarono di fronte ai loro fratelli a Gerusalemme insieme con i loro fratelli. 33 Ner generò Chis; Chis generò Saul; Saul generò Gionatan, Malchisua, Abinadab, Esbaal[d]. 34 Il figlio di Gionatan fu Merib-Baal. Merib-Baal[e] generò Mica. 35 I figli di Mica furono: Piton, Melec, Taarea, Aaz. 36 Aaz generò Ieoadda; Ieoadda generò Alemet, Azmavet e Zimri; Zimri generò Mosa; 37 Mosa generò Binea, che ebbe per figlio Rafa, che ebbe per figlio Eleasa, che ebbe per figlio Asel. 38 Asel ebbe sei figli, dei quali questi sono i nomi: Azricam, Bocru, Ismael, Searia, Obadia e Canan. Tutti questi erano figli di Asel. 39 I figli di Esec suo fratello furono: Ulam il suo primogenito, Ieus il secondo ed Elifelet il terzo. 40 I figli di Ulam furono uomini forti e valorosi, tiratori d’arco; ebbero molti figli e nipoti: centocinquanta. Tutti questi furono discendenti di Beniamino.

Atti 27:1-20

Quarto viaggio missionario; Paolo è inviato a Roma

27 Quando fu deciso che noi salpassimo per l’Italia, Paolo con altri prigionieri furono consegnati a un centurione, di nome Giulio, della coorte Augusta. Saliti sopra una nave di Adramitto[a], che doveva toccare i porti della costa d’Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, un Macedone di Tessalonica.

Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando benevolenza verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per ricevere le loro cure. Poi, partiti di là, navigammo al riparo di Cipro, perché i venti erano contrari. E, attraversato il mare di Cilicia e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. Il centurione, trovata qui una nave alessandrina che faceva vela per l’Italia, ci fece salire su quella.

Navigando per molti giorni lentamente, giungemmo a fatica, per l’impedimento del vento, di fronte a Cnido[b]. Poi veleggiammo sotto Creta, al largo di Salmone[c]; e, costeggiandola con difficoltà, giungemmo a un luogo detto Beiporti, vicino al quale era la città di Lasea.

Intanto era trascorso molto tempo e la navigazione si era fatta pericolosa, poiché anche il giorno del digiuno[d] era passato. Paolo allora li ammonì dicendo: 10 «Uomini, vedo che la navigazione si farà pericolosa con grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone». 11 Il centurione però aveva più fiducia nel pilota e nel padrone della nave che non nelle parole di Paolo. 12 E, siccome quel porto[e] non era adatto a svernare, la maggioranza fu del parere di partire di là per cercare di arrivare a Fenice, un porto di Creta esposto a sud-ovest e a nord-ovest[f], e di passarvi l’inverno.

13 Intanto si era alzato un leggero scirocco e, credendo di poter attuare il loro proposito, levarono le ancore e si misero a costeggiare l’isola di Creta più da vicino.

La tempesta

14 (A)Ma poco dopo si scatenò giù dall’isola un vento impetuoso, chiamato Euroaquilone[g]; 15 la nave fu trascinata via e, non potendo resistere al vento, la lasciammo andare ed eravamo portati alla deriva. 16 Passati rapidamente sotto un’isoletta chiamata Clauda[h], a stento potemmo impadronirci della scialuppa. 17 Dopo averla issata a bordo, utilizzavano dei mezzi di rinforzo, cingendo la nave[i] di sotto; e, temendo di finire incagliati nelle Sirti[j], calarono l’àncora[k] galleggiante, e si andava così alla deriva. 18 Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico. 19 Il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare[l] l’attrezzatura della nave. 20 Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.

Salmi 7

Preghiera del giusto nella persecuzione

(A)Lamento che Davide cantò al Signore

a proposito di Cus il Beniaminita.

O Signore, Dio mio, in te confido;

salvami da chi mi perseguita, liberami,

affinché il nemico, come un leone, non sbrani l’anima mia

lacerandola, senza che alcuno mi liberi.

O Signore, Dio mio, se ho fatto così,

se c’è perversità nelle mie mani,

se ho reso male per bene a chi viveva in pace con me

(io che ho lasciato andare libero colui che mi era nemico senza ragione),

il mio nemico perseguiti pure la mia anima e la raggiunga,

calpesti al suolo la mia vita

e getti pure la mia gloria nella polvere. [Pausa]

Ergiti, o Signore, nell’ira tua,

innàlzati contro il furore dei miei nemici

e dèstati in mio favore.

Tu hai decretato il giudizio.

L’assemblea dei popoli ti circondi

e sali a sedere al di sopra d’essa in luogo elevato.

Il Signore giudica i popoli;

giudica me, o Signore, secondo la mia giustizia e la mia integrità.

Fa’ che cessi la malvagità degli empi, ma sostieni il giusto;

poiché sei il Dio giusto che conosce i cuori e le reni.

10 Dio è il mio scudo:

egli salva gli uomini retti.

11 Dio è un giusto giudice,

un Dio che si sdegna ogni giorno.

12 Se il malvagio non si converte, egli affila la sua spada;

egli ha teso l’arco suo e lo tiene pronto;

13 dispone contro di lui strumenti di morte;

le sue frecce le rende infuocate.

14 Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità.

Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna.

15 Ha scavato una fossa e l’ha fatta profonda,

ma è caduto nella fossa che ha preparata.

16 La sua malizia gli ripiomberà sul capo,

la sua violenza gli ricadrà sulla testa.

17 Io loderò il Signore per la sua giustizia,

salmeggerò al nome del Signore, l’Altissimo.

Proverbi 18:22

22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dal Signore.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra