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The Daily Audio Bible

This reading plan is provided by Brian Hardin from Daily Audio Bible.
Duration: 731 days

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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Giudici 19-20

Violenza fatta alla moglie di un Levita in Ghibea di Beniamino

19 (A)In quel tempo non c’era re in Israele. Un Levita, il quale abitava nella parte più lontana della regione montuosa di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. Questa sua concubina gli fu infedele e lo lasciò per andarsene a casa di suo padre a Betlemme di Giuda, dove stette per un periodo di quattro mesi. Suo marito si mosse e andò da lei per parlare al suo cuore e ricondurla con sé. Egli aveva preso con sé il suo servo e due asini. Lei lo condusse in casa di suo padre; e come il padre della giovane lo vide, gli si fece incontro festosamente. Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne ed egli rimase con lui tre giorni; mangiarono, bevvero e pernottarono là.

Il quarto giorno si alzarono di buon’ora e il Levita si disponeva a partire; il padre della giovane disse a suo genero: «Prendi un boccone di pane per fortificarti il cuore; poi ve ne andrete». Si sedettero ambedue, mangiarono e bevvero insieme. Poi il padre della giovane disse al marito: «Ti prego, acconsenti a passare qui la notte e il tuo cuore si rallegri». Ma quell’uomo si alzò per andarsene; nondimeno, per l’insistenza del suocero, pernottò di nuovo là.

Il quinto giorno egli si alzò di buon’ora per andarsene; e il padre della giovane gli disse: «Ti prego, fortificati il cuore e aspettate finché declini il giorno». Si misero a mangiare insieme. Quando quell’uomo si alzò per andarsene con la sua concubina e con il suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: «Ecco, il giorno volge ora a sera. Ti prego, trattieniti qui questa notte; vedi, il giorno sta per finire; pernotta qui e il tuo cuore si rallegri. Domani vi metterete di buon’ora in cammino e te ne andrai a casa». 10 Ma il marito non volle passarvi la notte; si alzò, partì, e giunse di fronte a Gebus, che è Gerusalemme, con i suoi due asini sellati e con la sua concubina.

11 Quando furono vicini a Gebus, era quasi notte; il servo disse al suo padrone: «Vieni, ti prego, dirigiamo il cammino verso questa città dei Gebusei e passiamoci la notte». 12 Il padrone gli rispose: «No, non dirigeremo il cammino verso una città di stranieri i cui abitanti non sono figli d’Israele, ma andremo fino a Ghibea». 13 Disse ancora al suo servo: «Andiamo, cerchiamo d’arrivare a uno di quei luoghi e pernotteremo a Ghibea o a Rama». 14 Così passarono oltre e continuarono il viaggio; e il sole tramontò quando erano presso Ghibea, che appartiene a Beniamino. 15 Volsero il cammino in quella direzione, per andare a pernottare a Ghibea. Il Levita andò e si fermò sulla piazza della città; ma nessuno li accolse in casa per la notte. 16 Quando ecco un vecchio, che tornava la sera dai campi, dal suo lavoro; era un uomo della regione montuosa di Efraim, che abitava come forestiero a Ghibea, in mezzo ai Beniaminiti. 17 Il vecchio alzò gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della città e gli disse: «Dove vai, e da dove vieni?» 18 Quello gli rispose: «Siamo partiti da Betlemme di Giuda e andiamo nella parte più remota della zona montuosa di Efraim. Io sono di là ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora sto andando alla casa del Signore, ma nessuno mi accoglie in casa sua. 19 Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi; a noi non manca nulla». 20 Il vecchio gli disse: «La pace sia con te! Mi incarico io di ogni tuo bisogno; ma non devi passare la notte sulla piazza». 21 Così lo condusse in casa sua e diede del foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, mangiarono e bevvero.

22 Mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della città, gente perversa, circondarono la casa, picchiarono alla porta e dissero al vecchio, al padrone di casa: «Fa’ uscire quell’uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui!» 23 Ma il padrone di casa, uscito fuori, disse loro: «No, fratelli miei, vi prego, non fate una cattiva azione; dal momento che quest’uomo è venuto in casa mia, non commettete quest’infamia! 24 Ecco qua mia figlia che è vergine, e la concubina di quell’uomo; io ve le condurrò fuori e voi abusatene e fatene quel che vi piacerà; ma non commettete contro quell’uomo una simile infamia!» 25 Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l’uomo prese la sua concubina e la condusse fuori da loro; ed essi la presero, abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; poi, allo spuntar dell’alba, la lasciarono andare.

26 Quella donna, sul far del giorno, venne a cadere alla porta di casa dell’uomo presso il quale stava suo marito e rimase lì finché fu giorno chiaro. 27 Suo marito, la mattina, si alzò, aprì la porta di casa e uscì per continuare il suo viaggio, quand’ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa alla porta di casa, con le mani sulla soglia. 28 Egli le disse: «Àlzati, andiamocene!» Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull’asino e partì per tornare a casa sua.

29 Quando giunse a casa, si munì di un coltello, prese la sua concubina e la divise, membro per membro, in dodici pezzi, che mandò per tutto il territorio d’Israele. 30 Tutti quelli che videro ciò dissero: «Una cosa simile non è mai accaduta né si è mai vista, da quando i figli d’Israele salirono dal paese d’Egitto fino al giorno d’oggi! Prendete a cuore questo fatto, consultatevi e parlate».

Guerra contro la tribù di Beniamino

20 (B)Allora tutti i figli d’Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la comunità si raccolse come un solo uomo davanti al Signore, a Mispa. I capi di tutto il popolo e tutte le tribù d’Israele si presentarono all’assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, capaci di usare la spada. I figli di Beniamino udirono che i figli d’Israele erano saliti a Mispa. I figli d’Israele dissero: «Parlate! Com’è stato commesso questo delitto?» Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. Ma gli abitanti di Ghibea insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo; avevano l’intenzione di uccidermi; violentarono la mia concubina e lei morì. Io presi la mia concubina, la feci a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d’Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. Eccovi qui tutti, o figli d’Israele; dite qui il vostro parere e che cosa consigliate di fare».

Tutto il popolo si alzò come un sol uomo e disse: «Nessuno di noi tornerà alla sua tenda, nessuno di noi rientrerà in casa sua. Ecco ora quel che faremo a Ghibea: l’assaliremo, tireremo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d’Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare dei viveri per il popolo affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l’infamia che ha commessa in Israele». 11 Così tutti gli uomini d’Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un solo uomo.

12 Le tribù d’Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: «Che delitto è questo che è stato commesso in mezzo a voi? 13 Consegnateci dunque quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d’Israele. 14 I figli di Beniamino uscirono dalle loro città e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figli d’Israele. 15 Il censimento che in quel giorno si fece dei figli di Beniamino usciti dalle città fu di ventiseimila uomini capaci di usare la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che erano settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c’erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo.

17 Si fece pure il censimento degli uomini d’Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini capaci di usare la spada, tutta gente di guerra. 18 I figli d’Israele si mossero, salirono a Betel e consultarono Dio, dicendo: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?» Il Signore rispose: «Giuda salirà per primo».

19 (C)L’indomani mattina, i figli d’Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 Gli uomini d’Israele uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibea e in quel giorno stesero al suolo, morti, ventiduemila uomini d’Israele.

22 Il popolo, gli uomini d’Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo dove si erano disposti il primo giorno. 23 I figli d’Israele salirono e piansero davanti al Signore fino alla sera; e consultarono il Signore, dicendo: «Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino, mio fratello?» Il Signore rispose: «Salite contro di loro». 24 I figli d’Israele attaccarono i figli di Beniamino il giorno appresso. 25 I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Ghibea contro di loro e stesero al suolo, morti, altri diciottomila uomini dei figli d’Israele, tutti capaci di usare la spada.

26 Allora tutti i figli d’Israele e tutto il popolo salirono a Betel, piansero e rimasero là davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore. 27 I figli d’Israele consultarono il Signore – l’arca del patto di Dio, in quel tempo, era là 28 e Fineas, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, ne faceva allora il servizio – e dissero: «Devo continuare ancora a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo cessare?» Il Signore rispose: «Salite, poiché domani ve li darò nelle mani».

29 Così Israele tese un’imboscata intorno a Ghibea. 30 I figli d’Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 I figli di Beniamino, usciti per affrontare il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d’Israele, per le strade, delle quali una sale a Betel e l’altra a Ghibea per la campagna; ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figli di Beniamino dissero: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!» Ma i figli d’Israele dissero: «Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla città sulle strade maestre!» 33 Tutti gli uomini d’Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Tamar, mentre l’imboscata d’Israele si slanciò fuori dal luogo dove si trovava, da Maare-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro e i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 Il Signore sconfisse Beniamino davanti a Israele; e i figli d’Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti capaci di usare la spada.

36 I figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti; infatti gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell’imboscata che avevano tesa contro Ghibea. 37 Quelli dell’imboscata si gettarono prontamente su Ghibea; avanzarono e passarono a fil di spada l’intera città. 38 C’era un segnale convenuto fra gli uomini d’Israele e quelli dell’imboscata: questi dovevano far salire dalla città un segnale di fumo. 39 Gli uomini d’Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quelli di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d’Israele. Essi dicevano: «Certo, li abbiamo sconfitti come nella prima battaglia!» 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro, ed ecco che da tutta la città salivano le fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d’Israele si voltarono e quelli di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42 Essi voltarono le spalle davanti agli uomini d’Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna e uccidevano sul posto quelli che uscivano dalla città. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono, furono loro addosso dovunque si fermavano, fino di fronte a Ghibea dal lato dove nasce il sole. 44 Caddero, dei Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon, e gl’Israeliti ne uccisero per le strade cinquemila, poi continuarono l’inseguimento fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. 46 Così il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, tutta gente di valore, capace di usare la spada.

47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, vi rimasero quattro mesi. 48 Poi gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, li passarono a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quello che si trovava; e diedero alle fiamme tutte le città che trovarono.

Giovanni 3:22-4:3

Nuova testimonianza di Giovanni il battista

22 (A)Dopo queste cose, Gesù andò con i suoi discepoli nelle campagne della Giudea; là si trattenne con loro, e battezzava. 23 Anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim[a], perché là c’era molta acqua; e la gente veniva a farsi battezzare. 24 Giovanni, infatti, non era ancora stato messo in prigione.

25 Nacque dunque una discussione sulla purificazione, tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo. 26 E andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te di là dal Giordano, e al quale rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno da lui». 27 Giovanni rispose: «L’uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo. 28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: “Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui”. 29 Colui che ha la sposa è lo sposo, ma l’amico dello sposo, che è presente e lo ascolta, si rallegra vivamente alla voce dello sposo; questa gioia, che è la mia, è ora completa. 30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. 31 Colui che viene dall’alto è sopra tutti; colui che viene dalla terra è della terra e parla come uno che è della terra; colui che viene dal cielo è sopra tutti[b]. 32 Egli rende testimonianza di quello che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. 33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato[c] che Dio è veritiero. 34 Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; [Dio] infatti non dà lo Spirito con misura. 35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato ogni cosa in mano. 36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui».

Gesù e la donna samaritana

(B)Quando dunque Gesù seppe che i farisei avevano udito che egli faceva[d] e battezzava più discepoli di Giovanni (sebbene non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli), lasciò la Giudea e se ne andò di nuovo in Galilea.

Salmi 104:24-35

24 Quanto sono numerose le tue opere, Signore!

Tu le hai fatte tutte con sapienza;

la terra è piena delle tue ricchezze.

25 Ecco il mare, grande e immenso,

dove si muovono creature innumerevoli,

animali piccoli e grandi.

26 Là viaggiano le navi

e là nuota il leviatano[a], che hai creato perché vi si diverta.

27 Tutti quanti sperano in te

perché tu dia loro il cibo a suo tempo.

28 Tu lo dai loro ed essi lo raccolgono;

tu apri la mano e sono saziati di beni.

29 Tu nascondi la tua faccia e sono smarriti;

tu ritiri il loro fiato e muoiono,

ritornano nella loro polvere.

30 Tu mandi il tuo Spirito e sono creati,

e tu rinnovi la faccia della terra.

31 Duri per sempre la gloria del Signore,

gioisca il Signore delle sue opere!

32 Egli guarda la terra ed essa trema;

egli tocca i monti ed essi fumano.

33 Canterò al Signore finché avrò vita;

salmeggerò al mio Dio finché esisterò.

34 Possa la mia meditazione essergli gradita!

Io esulterò nel Signore.

35 Spariscano i peccatori dalla terra

e gli empi non siano più!

Anima mia, benedici il Signore.

Alleluia[b].

Proverbi 14:22-23

22 Quelli che meditano il male non sono forse traviati? Ma quelli che meditano il bene trovano grazia e fedeltà.

23 In ogni fatica c’è profitto, ma il chiacchierare procura la miseria.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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