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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
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Ezechiele 9-12

Giudizio contro gli idolatri

(A)Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie e disse: «Fate avvicinare quelli che debbono punire la città, e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione».

Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognuno dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione. In mezzo a loro c’era un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; essi vennero a mettersi di fianco all’altare di bronzo. E la gloria del Dio d’Israele si alzò dal cherubino sul quale stava, e andò verso la soglia della casa. Il Signore chiamò l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, e gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, e fa’ un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei». Agli altri, in modo che io sentissi, disse: «Passate per la città dietro a lui e colpite; il vostro occhio sia senza pietà, e non abbiate compassione. Uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. Poi egli disse loro: «Contaminate la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono e andarono colpendo per la città.

Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra e gridai: «Ahimè, Signore, Dio, distruggerai forse tutto ciò che è rimasto d’Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?» Egli mi rispose: «L’iniquità della casa d’Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue e la città è piena d’ingiustizie, poiché dicono: “Il Signore ha abbandonato il paese, il Signore non vede nulla”. 10 Perciò, anche il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione, e farò ricadere sul loro capo la loro condotta».

11 Ed ecco, l’uomo vestito di lino, che aveva il calamaio da scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto e disse: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

La gloria di Dio abbandona il tempio

10 (B)Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, c’era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra di loro. Il Signore parlò all’uomo vestito di lino e disse: «Va’ fra le ruote sotto i cherubini, rièmpiti le mani di carboni ardenti, tolti in mezzo ai cherubini, e spargili sulla città». Ed egli vi andò in mia presenza.

I cherubini stavano al lato destro della casa, quando l’uomo entrò là; la nuvola riempì il cortile interno. La gloria del Signore si alzò sopra i cherubini, muovendosi verso la soglia della casa; la casa fu riempita della nuvola e il cortile fu ricolmo dello splendore della gloria del Signore. Il rumore delle ali dei cherubini si udì fino al cortile esterno, simile alla voce del Dio onnipotente quand’egli parla.

Quando il Signore ebbe dato all’uomo vestito di lino l’ordine di prendere del fuoco in mezzo alle ruote che sono tra i cherubini, quegli venne a fermarsi presso una delle ruote. Uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini verso il fuoco che era in mezzo ai cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell’uomo vestito di lino, che lo ricevette e uscì. Vidi che i cherubini avevano una forma di mano d’uomo sotto le ali.

(C)Io guardai, ed ecco quattro ruote presso i cherubini, una ruota presso ogni cherubino; le ruote avevano il bagliore di una pietra di crisolito. 10 A vederle, tutte e quattro avevano una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all’altra. 11 Quando si muovevano, si muovevano dai loro quattro lati; muovendosi non si voltavano, ma seguivano la direzione dal luogo verso il quale guardava il capo e, andando, non si voltavano. 12 Tutto il corpo dei cherubini, i loro dorsi, le loro mani, le loro ali, come pure le ruote, le ruote di tutti e quattro, erano pieni d’occhi tutto attorno. 13 Udii che le ruote erano chiamate Turbine. 14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia di cherubino; la seconda faccia, una faccia d’uomo; la terza, una faccia di leone; la quarta, una faccia d’aquila. 15 I cherubini si alzarono. Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti presso il fiume Chebar. 16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro; e quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, anche le ruote non deviavano dal loro lato. 17 Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s’innalzavano, anche queste s’innalzavano con loro, perché lo spirito degli esseri viventi era in esse.

18 La gloria del Signore partì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini. 19 I cherubini spiegarono le loro ali e s’innalzarono su dalla terra; io li vidi partire, con le ruote accanto a loro. Si fermarono all’ingresso della porta orientale della casa del Signore, e la gloria del Dio d’Israele stava sopra di loro, su in alto. 20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visti sotto il Dio d’Israele presso il fiume Chebar; riconobbi che erano cherubini. 21 Ognuno di essi aveva quattro facce, ognuno quattro ali; sotto le loro ali appariva la forma di mani d’uomo. 22 Quanto all’aspetto delle loro facce, erano le facce che avevo viste presso il fiume Chebar; erano le stesse sembianze, i medesimi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.

Giudizio contro gli empi; promessa di restaurazione

11 (D)Poi lo Spirito mi portò in alto e mi condusse alla porta orientale della casa del Signore che guardava verso oriente. Ed ecco, all’ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo. Il Signore mi disse: «Figlio d’uomo, questi sono gli uomini che tramano iniquità e danno cattivi consigli in questa città. Essi dicono: “Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case! Questa città è la pentola e noi siamo la carne”. Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d’uomo!»

Lo Spirito del Signore cadde su di me e mi disse: «Di’: Così parla il Signore: “Voi parlate a quel modo, casa d’Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente.

Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa città, ne avete riempito di cadaveri le strade”.

Perciò così parla il Signore, Dio: “I vostri morti, che avete stesi in mezzo a questa città, sono la carne, e la città è la pentola; ma voi ne sarete portati fuori.

Voi avete paura della spada, e io farò venire su di voi la spada”, dice il Signore, Dio.

“Io vi porterò fuori dalla città e vi darò in mano di stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi.

10 Voi cadrete per la spada, io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele, e voi conoscerete che io sono il Signore.

11 Questa città non sarà per voi una pentola, voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudicherò sulle frontiere d’Israele.

12 Voi conoscerete che io sono il Signore, del quale non avete seguito le prescrizioni né messo in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano”».

13 (E)Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morì; io caddi faccia a terra e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore, Dio, vuoi tu porre fine al resto d’Israele?»

14 La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

15 «Figlio d’uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d’Israele sono quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: “Statevene lontani dal Signore! A noi è dato il possesso del paese”.

16 Perciò di’: Così parla il Signore, Dio: “Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io sarò per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati”.

17 Perciò di’: Così parla il Signore, Dio: “Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d’Israele.

18 Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.

19 Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra e metterò in loro un cuore di carne,

20 perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.

21 Ma quanto a quelli il cui cuore è attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io farò ricadere sul loro capo la loro condotta”, dice il Signore, Dio».

22 (F)Poi i cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d’Israele stava su di loro, in alto. 23 La gloria del Signore s’innalzò in mezzo alla città e si fermò sul monte situato a oriente della città. 24 Lo Spirito mi portò in alto e mi condusse in Caldea presso i deportati, in visione, mediante lo Spirito di Dio; la visione che avevo avuta scomparve davanti a me 25 e io riferii ai deportati tutte le parole che il Signore mi aveva dette in visione.

Giudizio contro il re; dispersione del popolo

12 (G)La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode, perché è una casa ribelle. Perciò, figlio d’uomo, prepàrati un bagaglio da esiliato e parti di giorno, in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente, perché sono una casa ribelle. Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che se ne vanno esuli. Fa’, in loro presenza, un foro nel muro, e attraverso di esso porta fuori il tuo bagaglio. Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando farà buio; copriti la faccia per non vedere la terra, perché io faccio di te un segno per la casa d’Israele».

Io feci così come mi era stato comandato: portai fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle in loro presenza.

La mattina la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«Figlio d’uomo, la casa d’Israele, questa casa ribelle, non ti ha chiesto: “Che fai?” 10 Di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Quest’oracolo concerne il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa d’Israele di cui essi fanno parte.

11 Di’: ‘Io sono per voi un segno; come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio, in schiavitù’.

12 Il principe che è in mezzo a loro porterà il suo bagaglio sulle spalle quando farà buio, e partirà; si farà un foro nel muro per farlo uscire di là, ed egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra.

13 Io stenderò su di lui la mia rete, egli sarà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia, nella terra dei Caldei, ma egli non la vedrà, e laggiù morrà.

14 Io disperderò a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo, tutti i suoi eserciti, e sguainerò la spada dietro a loro.

15 Essi conosceranno che io sono il Signore, quando li avrò sparsi fra le nazioni e dispersi nei paesi stranieri.

16 Ma lascerò di loro alcuni pochi uomini scampati dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte le loro abominazioni fra le nazioni dove saranno giunti; conosceranno che io sono il Signore”».

17 (H)La parola del Signore mi fu ancora rivolta, in questi termini:

18 «Figlio d’uomo, mangia il tuo pane con tremore, bevi la tua acqua con preoccupazione e angoscia;

19 di’ al popolo del paese: Così parla il Signore, Dio, riguardo agli abitanti di Gerusalemme nella terra d’Israele: “Mangeranno il loro pane con angoscia e berranno la loro acqua con spavento, poiché il loro paese sarà desolato, spogliato di tutto ciò che contiene, a causa della violenza di tutti quelli che l’abitano.

20 Le città abitate saranno ridotte in rovina e il paese sarà desolato; e voi conoscerete che io sono il Signore”».

21 (I)La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

22 «Figlio d’uomo: che proverbio è questo che voi ripetete nel paese d’Israele quando dite: “Passano i giorni e ogni visione si è dimostrata vana”?

23 Perciò di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Io farò cessare questo proverbio, non lo si ripeterà più in Israele”; di’ loro, invece: “Si avvicinano i giorni in cui si realizzerà ogni visione;

24 poiché nessuna visione sarà più vana, né vi sarà più divinazione ingannevole in mezzo alla casa d’Israele.

25 Io, infatti, sono il Signore; qualunque sia la parola che avrò detta, essa sarà messa ad effetto, e non sarà più rinviata; poiché nei vostri giorni, casa ribelle, io pronuncerò una parola e la metterò a effetto”, dice il Signore, Dio».

26 La parola del Signore mi fu ancora rivolta in questi termini:

27 «Figlio d’uomo, ecco, quelli della casa d’Israele dicono: “La visione che ha costui riguarda giorni futuri, egli profetizza per tempi lontani”.

28 Perciò di’ loro: Così parla il Signore, Dio: “Nessuna delle mie parole sarà più rinviata;[a] la parola che avrò pronunciata sarà messa ad effetto”, dice il Signore, Dio».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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