Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 80

Intercessione per la restaurazione d’Israele

80 (A)Al direttore del coro. Sopra «i gigli della testimonianza».

Salmo di Asaf.

Porgi orecchio, o Pastore d’Israele,

che guidi Giuseppe come un gregge;

o tu che siedi sopra i cherubini,

fa’ risplendere la tua gloria!

Davanti a Efraim, a Beniamino e a Manasse,

risveglia la tua potenza e vieni a salvarci!

O Dio, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti,

fino a quando sarai irritato contro la preghiera del tuo popolo?

Tu li hai cibati di pane intriso di pianto

e li hai dissetati con lacrime in abbondanza.

Tu ci hai resi oggetto di contesa per i vicini

e i nostri nemici ridono di noi.

O Dio degli eserciti, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Portasti fuori dall’Egitto una vite;

scacciasti le nazioni per piantarla;

tu sgombrasti il terreno

ed essa mise radici e riempì la terra.

10 I monti furono coperti della sua ombra

e i suoi tralci furono come cedri altissimi.

11 Stese i suoi rami fino al mare

e i suoi germogli sino al fiume.

12 Perché hai rotto i suoi recinti

e tutti i passanti la spogliano?

13 Il cinghiale del bosco la devasta,

le bestie della campagna ne fanno il loro pascolo.

14 O Dio degli eserciti, ritorna;

guarda dal cielo, e vedi, e visita questa vigna;

15 proteggi quel che la tua destra ha piantato,

e il germoglio che hai fatto crescere forte per te.

16 Essa è arsa dal fuoco, è recisa;

il popolo perisce alla minaccia del tuo volto.

17 Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,

sul figlio dell’uomo che hai reso forte per te,

18 e noi non ci allontaneremo da te.

Facci rivivere, e noi invocheremo il tuo nome.

19 Signore, Dio degli eserciti, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Salmi 77

I prodigi fatti da Dio nel passato

77 (A)Al direttore del coro. Secondo Iedutun.

Salmo di Asaf.

La mia voce sale a Dio e io grido;

la mia voce sale a Dio ed egli mi porge l’orecchio.

Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore;

la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi,

l’anima mia ha rifiutato di essere consolata.

Mi ricordo di Dio, e gemo;

medito, e il mio spirito è abbattuto. [Pausa]

Tu tieni desti gli occhi miei,

sono turbato e non posso parlare.

Ripenso ai giorni antichi,

agli anni da lungo tempo trascorsi.

Durante la notte mi ricordo dei miei canti;

medito, e il mio spirito si pone delle domande:

«Il Signore ci respinge forse per sempre?

Non mostrerà più la sua bontà?

La sua misericordia è venuta a mancare per sempre?

La sua parola è cessata per ogni generazione?

Dio ha forse dimenticato di avere pietà?

Ha egli soffocato nell’ira il suo amore?» [Pausa]

10 Ho detto: «La mia afflizione sta in questo:

che la destra dell’Altissimo è mutata[a]».

11 Io rievocherò i prodigi del Signore;

sì, ricorderò le tue meraviglie antiche,

12 mediterò su tutte le opere tue

e ripenserò alle tue gesta.

13 O Dio, le tue vie sono sante;

quale Dio è grande come il nostro Dio?

14 Tu sei il Dio che opera meraviglie;

tu hai fatto conoscere la tua forza tra i popoli.

15 Con il tuo braccio hai riscattato il tuo popolo,

i figli di Giacobbe e di Giuseppe. [Pausa]

16 Le acque ti videro, o Dio;

le acque ti videro e furono spaventate;

anche gli oceani tremarono.

17 Le nubi versarono diluvi d’acqua;

i cieli tuonarono;

e anche le tue saette guizzarono da ogni parte.

18 Il fragore dei tuoni era nel turbine;

i lampi illuminarono il mondo;

la terra fu scossa e tremò.

19 Tu apristi la tua via in mezzo al mare,

i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque

e le tue orme non furono visibili.

20 Tu guidasti il tuo popolo come un gregge,

per mano di Mosè e di Aaronne.

Salmi 79

Supplica in favore di Gerusalemme

79 (A)Salmo di Asaf.

O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità,

hanno profanato il tuo santo tempio,

hanno ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine;

hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo,

la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme

e non c’è stato alcuno che li seppellisse.

Noi siamo diventati oggetto di derisione per i nostri vicini,

oggetto di scherno e di derisione per quelli che ci circondano.

Fino a quando, Signore, sarai tu adirato?

La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

Riversa l’ira tua sulle nazioni che non ti conoscono

e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato Giacobbe

e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare a nostro danno le colpe dei nostri antenati;

affrèttati, ci vengano incontro le tue compassioni,

poiché siamo molto afflitti.

Soccorrici, o Dio della nostra salvezza,

per la gloria del tuo nome;

liberaci, e perdona i nostri peccati,

per amore del tuo nome.

10 Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?»

Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi,

la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;

secondo la potenza del tuo braccio,

salva quelli che sono condannati a morte[a].

12 Restituisci ai nostri vicini sette volte tanto

l’oltraggio che ti hanno fatto, o Signore!

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,

ti celebreremo in eterno,

proclameremo la tua lode per ogni età.

1 Samuele 1:1-20

Eli e Samuele, gli ultimi due giudici d’Israele(A)(B)

Nascita di Samuele

(C)C’era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliù, figlio di Toù, figlio di Suf, efraimita. Aveva due mogli: una di nome Anna e l’altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. Quest’uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il Signore degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c’erano i due figli di Eli, Ofni e Fineas, sacerdoti del Signore.

Nel giorno in cui Elcana offrì il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il Signore l’avesse fatta sterile. La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l’aveva fatta sterile. Così avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del Signore, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava più. Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse più di dieci figli?»

(D)Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell’ora seduto sulla sua sedia all’entrata del tempio del Signore. 10 Lei aveva l’anima piena di amarezza e pregò il Signore piangendo a dirotto. 11 Fece un voto e disse: «O Signore degli eserciti, se hai riguardo all’afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 13 Anna parlava in cuor suo e si muovevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca, 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va’ a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore. 16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l’eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». 17 Ed Eli replicò: «Va’ in pace e il Dio d’Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» 18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu più quello di prima. 19 L’indomani lei e suo marito si alzarono di buon’ora e si prostrarono davanti al Signore; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama.

(E)Elcana si unì ad Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei. 20 Nel corso dell’anno Anna concepì e partorì un figlio, che chiamò Samuele[a], perché disse: «L’ho chiesto al Signore».

Atti 1:1-14

Introduzione. Ascensione di Gesù(A)

(B)Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.

Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.

Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. Perché Giovanni battezzò, sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» Egli rispose loro: «Non spetta a voi sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni[a] in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».

Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

L’attesa dello Spirito Santo

12 (C)Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell’Uliveto, che è vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato[b]. 13 Quando furono entrati, salirono nella sala di sopra dove di consueto si trattenevano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d’Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. 14 Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera[c], con le donne e con Maria, madre di Gesù, e con i fratelli di lui.

Luca 20:9-19

Parabola dei vignaiuoli

(A)Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, la affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio per molto tempo. 10 Al tempo della raccolta[a] mandò un servo da quei vignaiuoli perché gli dessero una parte del frutto della vigna; ma i vignaiuoli, dopo averlo percosso, lo rimandarono a mani vuote. 11 Egli mandò un altro servo; ma dopo aver percosso e insultato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. 12 Egli ne mandò ancora un terzo; e quelli, dopo aver ferito anche questo, lo scacciarono. 13 Allora il padrone della vigna disse: “Che farò? Manderò il mio diletto figlio; forse a lui porteranno rispetto[b]”. 14 Ma quando i vignaiuoli lo videro, fecero tra di loro questo ragionamento: “Costui è l’erede; [venite,] uccidiamolo, affinché l’eredità diventi nostra”. 15 E lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Dunque che cosa farà loro il padrone della vigna? 16 Verrà e sterminerà quei vignaiuoli, e darà la vigna ad altri». Essi, udito ciò, dissero: «Non sia mai!»

17 Ma egli li guardò in faccia e disse: «Che significa dunque ciò che sta scritto:

“La pietra che i costruttori hanno rifiutata è quella che è diventata pietra angolare[c]?

18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà, ed essa stritolerà colui sul quale cadrà».

19 In quella stessa ora gli scribi e i capi dei sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso, ma temettero il popolo[d]; perché capirono che egli aveva detto quella parabola per loro.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra