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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 28

Certezza dell’esaudimento

28 (A)Di Davide.

Io grido a te, o Signore;

Rocca mia, non essere sordo alla mia voce,

perché se non mi rispondi

io sarò simile a quelli che scendono nella tomba.

Ascolta la voce delle mie suppliche quando grido a te,

quando alzo le mani verso la tua santa dimora.

Non trascinarmi via con gli empi e con i malfattori,

i quali parlano di pace con il prossimo,

ma hanno la malizia nel cuore.

Ripagali secondo le loro opere,

secondo la malvagità delle loro azioni;

retribuiscili secondo l’opera delle loro mani;

da’ loro ciò che si meritano.

Poiché essi non considerano le azioni del Signore,

né l’opera delle sue mani;

egli li abbatterà e non li rialzerà.

Benedetto sia il Signore,

poiché ha udito la voce delle mie suppliche.

Il Signore è la mia forza e il mio scudo;

in lui si è confidato il mio cuore e sono stato soccorso;

perciò il mio cuore esulta e io lo celebrerò con il mio canto.

Il Signore è la forza del suo popolo;

egli è un baluardo di salvezza per il suo unto.

Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità;

pascili e sostienili in eterno!

Zaccaria 11:4-17

(A)Così parla il Signore, il mio Dio: «Pasci le mie pecore destinate al macello,

quelle che i compratori uccidono senza rendersi colpevoli, delle quali i venditori dicono: “Sia benedetto il Signore, io mi arricchisco!”, quelle che i loro pastori non risparmiano affatto.

Poiché io non risparmierò più gli abitanti del paese», dice il Signore, «anzi, ecco, io abbandonerò gli uomini, ognuno in balìa del suo prossimo e in balìa del suo re; essi schiacceranno il paese e io non libererò nessuno dalle loro mani».

Allora io mi misi a pascolare le pecore destinate al macello, perciò le più misere del gregge. Mi presi due bastoni; chiamai l’uno Favore e l’altro Vincoli, e mi misi a pascolare il gregge. Io soppressi tre pastori in un mese; persi la pazienza con loro e anche loro si erano disgustati di me. Io dissi: «Non vi porterò più al pascolo; la moribonda muoia, quella che sta per perire perisca, e quelle che restano divorino l’una la carne dell’altra». 10 Presi allora il mio bastone Favore e lo spezzai, per annullare il patto che avevo stretto con tutti i popoli. 11 Quello fu annullato in quel giorno, e le pecore più misere del gregge, che mi osservavano, conobbero che quella era la parola del Signore. 12 Io dissi loro: «Se vi sembra giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Ed essi mi pesarono il mio salario: trenta sicli d’argento. 13 Il Signore mi disse: «Gettalo per il vasaio[a], questo magnifico prezzo con cui mi hanno valutato!» Io presi i trenta sicli d’argento e li gettai nella casa del Signore per il vasaio. 14 Poi spezzai l’altro bastone, Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele.

15 (B)Il Signore mi disse: «Prenditi anche gli arnesi di un pastore stolto. 16 Perché, ecco, io susciterò nel paese un pastore che non si curerà delle pecore che periscono, non cercherà le disperse, non guarirà le ferite, non nutrirà quelle che stanno in piedi, ma mangerà la carne delle grasse e strapperà loro perfino le unghie.

17 Guai al pastore stolto che abbandona il gregge! La spada gli colpirà il braccio e l’occhio destro. Il braccio gli si seccherà del tutto e l’occhio destro gli si spegnerà completamente».

Apocalisse 19:1-9

Gioia e trionfo nei cieli; le nozze dell’Agnello

19 (A)Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come[a] di una folla immensa, che diceva: «Alleluia[b]! La salvezza, la gloria e la potenza[c] appartengono al nostro Dio[d], perché veritieri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione e ha vendicato il sangue dei suoi servi, chiedendone conto alla mano di lei[e]». E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli[f]».

Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono e adorarono Dio che siede sul trono, dicendo: «Amen! Alleluia!»

Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servitori[g], voi che lo temete, piccoli e grandi».

Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, {nostro}[h] Dio, l’Onnipotente, ha stabilito il suo regno. Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata. Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».

E l’angelo mi disse: «Scrivi: “Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell’Agnello”». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra