Revised Common Lectionary (Complementary)
65 Tu hai fatto del bene al tuo servo, o Eterno, secondo la tua parola.
66 Insegnami giusto discernimento e conoscenza, perché credo nei tuoi comandamenti.
67 Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola.
68 Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti.
69 I superbi hanno inventato menzogne contro di me, ma io osserverò i tuoi comandamenti con tutto il cuore.
70 Il loro cuore è insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge.
71 E' stato bene per me l'essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti.
72 La legge della tua bocca per me è piú preziosa di migliaia di monete d'oro e d'argento.
12 Poiché il giorno dell'Eterno degli eserciti verrà contro tutto ciò che è orgoglioso ed altero, e contro tutto ciò che si innalza, per abbassarlo,
13 contro tutti i cedri del Libano, alti ed elevati, e contro tutte le querce di Bashan,
14 contro tutti gli alti monti e contro tutti i colli elevati,
15 contro ogni torre eccelsa e contro ogni muro fortificato,
16 contro tutte le navi di Tarshish, e contro tutte le cose piacevoli.
17 L'alterigia dell'uomo sarà abbassata e l'orgoglio degli uomini eminenti sarà umiliato; soltanto l'Eterno sarà esaltato in quel giorno.
1 Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesú Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà,
2 nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio, che non può mentire,
3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua parola mediante la predicazione che mi è stata affidata per comando di Dio, nostro Salvatore,
4 a Tito, mio vero figlio nella comune fede: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e dal Signor Gesú Cristo, nostro Salvatore.
5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato;
6 ciascuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola moglie, e abbia figli fedeli che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati.
7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno,
8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé,
9 che ritenga fermamente l'insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.
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