Revised Common Lectionary (Complementary)
7 Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere; tu sei piú forte di me e hai vinto. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me.
8 Poiché ogni volta che io parlo, grido e proclamo: "Violenza e saccheggio!" Sí, la parola dell'Eterno è per me un motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9 Allora ho detto: «Non lo menzionerò piú e non parlerò piú nel suo nome». Ma la sua parola era nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo.
10 Udivo le calunnie di molti: «Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denuncieremo!». Tutti quelli con i quali vivevo in pace aspettavano che io inciampassi e dicevano: «Forse si lascerà persuadere, cosí noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui».
11 Ma l'Eterno è con me come un potente eroe; perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno grandemente svergognati, perché non riusciranno; la loro vergogna sarà eterna e non sarà dimenticata.
12 Ma tu, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto e scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perché a te ho affidato la mia causa.
13 Cantate all'Eterno, lodate l'Eterno, perché ha liberato la vita del bisognoso dalla mano dei malfattori.
7 Per amor tuo io soffro vituperio, e la vergogna mi copre la faccia.
8 sono diventato un estraneo per i miei fratelli e un forestiero per i figli di mia madre.
9 Poiché lo zelo della tua casa mi ha divorato, e gli oltraggi di chi ti oltraggia sono caduti su di me.
10 Ho pianto affliggendo l'anima mia col digiuno, ma ciò mi è stato motivo d'infamia.
11 Ho pure indossato come vestito un sacco, ma sono divenuto per loro un oggetto di scherno.
12 Quelli che siedono alla porta parlano di me, e sono divenuto la canzone degli ubriaconi.
13 Ma quanto a me, o Signore, la mia preghiera s'indirizza a te, o Eterno, nel tempo accettevole; per la tua grande misericordia rispondimi, o DIO, nella certezza della tua salvezza.
14 Tirami fuori dal pantano, perché non vi affondi, e fa' che sia liberato da quelli che mi odiano e dalle acque profonde.
15 Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca l'abisso e non chiuda il pozzo la sua bocca su di me.
16 Rispondimi, o Eterno, perché preziosa è la tua benignità; nelle tue grandi compassioni volgiti a me.
17 Non nascondere il tuo volto dal tuo servo, perché sono nell'angoscia; affrettati a rispondermi.
18 Avvicinati a me e riscattami; liberami a motivo dei miei nemici.
6 Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia?
2 Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?
3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesú Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte?
4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosí anche noi similmente camminiamo in novità di vita.
5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione,
6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo piú al peccato.
7 Infatti colui che è morto è libero dal peccato.
8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui,
9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú alcun potere su di lui.
10 Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio.
11 Cosí anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesú Cristo, nostro Signore.
24 Il discepolo non è da piú del maestro, né il servo da piú del suo signore,
25 Basta al discepolo di essere come il suo maestro e al servo come il suo padrone. Se hanno chiamato il padrone di casa Beelzebub, quanto piú chiameranno cosí quelli di casa sua!
26 Non li temete dunque, poiché non c'è nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di segreto che non debba essere conosciuto.
27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, e ciò che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti.
28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna.
29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro.
30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.
31 Non temete dunque; voi siete da piú di molti passeri.
32 Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.
33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, io pure lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
34 «Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada.
35 Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre tra figlia e madre, tra nuora e suocera,
36 e i nemici dell'uomo saranno quelli di casa sua.
37 Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me.
38 E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me.
39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la ritroverà.
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