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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Genesi 50:15-21

15 (A)I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: «Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?» 16 Perciò mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre, prima di morire, diede quest’ordine: 17 “Dite così a Giuseppe: ‘Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perché ti hanno fatto del male’”. Ti prego, perdona dunque ora il misfatto dei servi del Dio di tuo padre!» Giuseppe, quando gli parlarono così, pianse. 18 I suoi fratelli vennero anch’essi, s’inchinarono[a] ai suoi piedi e dissero: «Ecco, siamo tuoi servi». 19 Giuseppe disse loro: «Non temete. Sono io forse al posto di Dio? 20 Voi avevate pensato del male contro di me, ma Dio ha pensato di convertirlo in bene per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso. 21 Ora dunque non temete. Io provvederò al sostentamento per voi e i vostri figli». Così li confortò e parlò al loro cuore.

Salmi 103:1-7

Inno di lode

103 (A)Di Davide.

Benedici, anima mia, il Signore;

e tutto quello che è in me, benedica il suo santo nome.

Benedici, anima mia, il Signore

e non dimenticare nessuno dei suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,

risana tutte le tue infermità;

salva la tua vita dalla fossa,

ti corona di bontà e compassioni;

egli sazia di beni la tua esistenza

e ti fa ringiovanire come l’aquila.

Il Signore agisce con giustizia

e difende tutti gli oppressi.

Egli fece conoscere le sue vie a Mosè

e le sue opere ai figli d’Israele.

Salmi 103:8-13

Il Signore è pietoso e clemente,

lento all’ira e ricco di bontà.

Egli non contesta in eterno,

né serba la sua ira per sempre.

10 Egli non ci tratta secondo i nostri peccati

e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe.

11 Come i cieli sono alti al di sopra della terra,

così è grande la sua bontà verso quelli che lo temono.

12 Come è lontano l’oriente dall’occidente,

così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.

13 Come un padre è pietoso verso i suoi figli,

così è pietoso il Signore verso quelli che lo temono.

Romani 14:1-12

Esortazione alla tolleranza

14 (A)Accogliete colui che è debole nella fede, ma non per sentenziare sui suoi scrupoli.

Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l’altro, che è debole, mangia verdure. Colui che mangia di tutto non disprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto. Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente[a] da farlo stare in piedi.

Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.

Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; [e chi non ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore;] e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio. Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; perché, se viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore. Poiché a questo fine Cristo è morto [, è risuscitato] ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi. 10 Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio[b]; 11 infatti sta scritto:

«Come è vero che vivo», dice il Signore, «ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio»[c].

12 Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso {a Dio}.

Matteo 18:21-35

21 (A)Allora Pietro si avvicinò e gli disse[a]: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?» 22 E Gesù a lui: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette[b].

23 Perciò il regno dei cieli può essere paragonato ad un re che volle fare i conti con i suoi servi. 24 Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. 25 E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il [suo] signore comandò che fosse venduto lui con la moglie[c], i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. 26 Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: “[Signore,] abbi pazienza con me e ti pagherò tutto”. 27 Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito. 28 Ma quel servo, uscito, trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento denari; e, afferratolo, lo strangolava, dicendo: “Paga quello che devi[d]!” 29 Perciò il conservo, gettatosi a terra[e], lo pregava, dicendo: “Abbi pazienza con me e ti pagherò [tutto]”. 30 Ma l’altro non volle; anzi andò e lo fece imprigionare, finché avesse pagato il debito. 31 I suoi conservi, veduto il fatto, ne furono molto rattristati e andarono a riferire al loro signore tutto l’accaduto. 32 Allora il suo signore lo chiamò a sé e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu me ne supplicasti; 33 non dovevi anche tu avere pietà del tuo conservo, come io ho avuto pietà di te?” 34 E il suo signore, adirato, lo diede in mano degli aguzzini fino a quando non avesse pagato tutto quello che [gli] doveva. 35 Così vi farà anche il Padre mio celeste, se ognuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello [le sue colpe]».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra