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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
2 Samuele 24

Il censimento d'Israele. La peste

24 (A)Il Signore si accese di nuovo d'ira contro *Israele, e incitò *Davide contro il popolo, dicendo: «Va' e fa' il censimento d'Israele e di *Giuda».

Il re disse a *Ioab, che era capo dell'esercito e che era con lui: «Gira per tutte le tribú d'Israele, da *Dan fino a Beer-Sceba, e fate il censimento del popolo perché io ne sappia il numero». Ioab rispose al re: «Il Signore, il Dio tuo, renda il popolo cento volte piú numeroso di quello che è, e faccia sí che gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perché il re mio signore prende piacere nel far questo?» Ma l'ordine del re prevalse contro Ioab e contro i capi dell'esercito, e Ioab e i capi dell'esercito partirono dalla presenza del re per andare a fare il censimento del popolo d'Israele.

Passarono il *Giordano e si accamparono ad Aroer, a destra della città che è in mezzo alla valle di Gad, e presso Iazer. Poi andarono in *Galaad e nel paese di Tatim-Odsi; poi andarono a Dan-Iaan e nei dintorni di *Sidon; andarono alla fortezza di *Tiro e in tutte le città degli Ivvei e dei *Cananei, e finirono con la *regione meridionale di Giuda, a Beer-Sceba. Percorsero cosí tutto il paese, e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a *Gerusalemme. Ioab forní al re la cifra del censimento del popolo; c'erano in Israele ottocentomila uomini forti, atti a portare le armi; e in Giuda, cinquecentomila.

10 (B)Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore, e disse al Signore: «Ho gravemente peccato in quel che ho fatto; ma ora, o Signore, perdona l'*iniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza».

11 Quando Davide si alzò la mattina, la parola del Signore fu cosí rivolta al *profeta *Gad, il *veggente di Davide: 12 «Va' a dire a Davide: “Cosí dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella ti farò”». 13 Gad andò dunque da Davide, gli riferí questo e disse: «Vuoi sette[a] anni di carestia nel tuo paese, oppure tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t'inseguono, oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi che cosa devo rispondere a colui che mi ha mandato». 14 Davide disse a Gad: «Io sono in una grande angoscia! Ebbene, cadiamo nelle mani del Signore, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!»

15 Cosí il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Beer-Sceba morirono settantamila persone del popolo. 16 Come l'angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, il Signore si pentí della calamità che egli aveva inflitta, e disse all'angelo che distruggeva il popolo: «Basta! ritira ora la tua mano!» L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Arauna[b], il Gebuseo. 17 Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse al Signore: «Sono io che ho peccato; sono io che ho agito da empio; queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!»

Sacrificio offerto da Davide

18 (C)Quel giorno Gad andò da Davide e gli disse: «Sali, erigi un altare al Signore nell'aia di Arauna, il Gebuseo». 19 Davide salí, secondo la parola di Gad, come il Signore aveva comandato. 20 Arauna guardò e vide il re e i suoi servitori, che si dirigevano verso di lui; Arauna uscí e si prostrò davanti al re, con la faccia a terra. 21 Poi Arauna disse: «Perché il re mio signore viene dal suo servo?» Davide rispose: «Per comprare da te quest'aia e costruirvi un altare al Signore, affinché il flagello cessi d'infierire sul popolo». 22 Arauna disse a Davide: «Il re, mio signore, prenda e offra quello che gli piacerà! Ecco i buoi per l'olocausto; gli attrezzi per trebbiare e i gioghi dei buoi serviranno da legna. 23 Tutte queste cose, o re, Arauna te le dà». Poi Arauna disse al re: «Il Signore, il tuo Dio, ti sia propizio!» 24 Ma il re rispose ad Arauna: «No, io comprerò da te queste cose per il loro prezzo e non offrirò al Signore, al mio Dio, olocausti che non mi costino nulla». Davide comprò l'aia e i buoi per cinquanta *sicli d'argento; 25 costruí là un altare al Signore e offrí olocausti e sacrifici di riconoscenza.
Cosí il Signore fu placato verso il paese, e il flagello cessò d'infierire sul popolo.

Galati 4

Dalla schiavitú della legge alla libertà in Cristo

(A)Io dico: finché l'erede è minorenne, non differisce in nulla dal servo, benché sia padrone di tutto; ma è sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre. Cosí anche noi, quando eravamo bambini, eravamo tenuti in schiavitú dagli elementi del mondo; ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione. E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei nostri cuori, che grida: «*Abbà, Padre». Cosí tu non sei piú servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede per grazia di Dio.

(B)In quel tempo, è vero, non avendo conoscenza di Dio, avete servito quelli che per natura non sono dèi; ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, di cui volete rendervi schiavi di nuovo? 10 Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni! 11 Io temo di essermi affaticato invano per voi.

12 Siate come sono io, fratelli, ve ne prego, perché anch'io sono come voi.

13 Voi non mi faceste torto alcuno; anzi sapete bene che fu a motivo di una malattia che vi evangelizzai la prima volta; 14 e quella mia infermità, che era per voi una prova, voi non la disprezzaste né vi fece ribrezzo; al contrario mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesú stesso. 15 Dove sono dunque le vostre manifestazioni di gioia? Poiché vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati. 16 Sono dunque diventato vostro nemico dicendovi la verità? 17 Costoro[a] sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi vogliono staccarvi da noi affinché il vostro zelo si volga a loro. 18 Ora è una buona cosa essere in ogni tempo oggetto dello zelo altrui nel bene, e non solo quando sono presente tra di voi. 19 Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi, 20 oh, come vorrei essere ora presente tra di voi e cambiar tono perché sono perplesso a vostro riguardo!

21 (C)Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non prestate ascolto alla legge? 22 Infatti sta scritto che *Abraamo ebbe due figli: uno dalla schiava e uno dalla donna libera; 23 ma quello della schiava nacque secondo la carne, mentre quello della libera nacque in virtú della promessa. 24 Queste cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti; uno, del monte Sinai, genera per la schiavitú, ed è *Agar. 25 Infatti Agar è il monte Sinai in Arabia[b] e corrisponde alla *Gerusalemme del tempo presente, che è schiava con i suoi figli. 26 Ma la Gerusalemme di lassú è libera, ed è nostra madre. 27 Infatti sta scritto:
«Rallègrati, sterile, che non partorivi!
Prorompi in grida, tu che non avevi provato le doglie del parto!
Poiché i figli dell'abbandonata saranno piú numerosi
di quelli di colei che aveva marito»[c].

28 Ora, fratelli, come *Isacco, voi siete figli della promessa. 29 E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello che era nato secondo lo Spirito, cosí succede anche ora. 30 Ma che dice la Scrittura? Caccia via la schiava e suo figlio; perché il figlio della schiava non sarà erede con il figlio della donna libera[d]. 31 Perciò, fratelli, noi non siamo figli della schiava, ma della donna libera.

Ezechiele 31

L'Egitto colpito come l'Assiria

31 (A)L'anno undicesimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, la parola del Signore mi fu rivolta in questi termini:

«*Figlio d'uomo, di' al *faraone re d'Egitto e alla sua moltitudine:
“A chi somigli tu nella tua grandezza?

Ecco, l'Assiro era un cedro del Libano,
dai bei rami,
dall'ombra folta, dal tronco slanciato,
dalla vetta sporgente tra il folto dei rami.

Le acque lo nutrivano,
l'abisso lo faceva crescere
facendo scorrere i suoi fiumi intorno al luogo dov'era piantato,
mentre mandava i suoi canali a tutti gli alberi dei campi.

Perciò la sua altezza era superiore a quella di tutti gli alberi della campagna,
i suoi rami si erano moltiplicati, i suoi ramoscelli si erano allungati
per l'abbondanza delle acque che lo facevano sviluppare.

Tutti gli uccelli del cielo si annidavano fra i suoi rami,
tutte le bestie dei campi figliavano sotto i suoi ramoscelli,
tutte le grandi nazioni abitavano alla sua ombra.

Era bello per la sua grandezza, per la lunghezza dei suoi rami,
perché la sua radice era presso acque abbondanti.

I cedri non lo sorpassavano nel giardino di Dio;
i cipressi non uguagliavano i suoi ramoscelli,
e i platani non erano neppure come i suoi rami;
nessun albero nel giardino di Dio lo pareggiava in bellezza.

Io l'avevo reso bello per l'abbondanza dei suoi rami,
e tutti gli alberi di *Eden, che sono nel giardino di Dio, gli portavano invidia.

10 Perciò cosí parla Dio, il Signore:
Perché era salito a tanta altezza
e sporgeva la sua vetta tra il folto dei rami
e perché il suo cuore s'era insuperbito della sua altezza,

11 io lo diedi in mano del piú forte fra le nazioni
affinché lo trattasse a suo piacimento;
per la sua empietà io lo cacciai via.

12 Degli stranieri, i piú violenti fra le nazioni, l'hanno tagliato
e l'hanno abbandonato;
sui monti e in tutte le valli sono caduti i suoi rami,
i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese,
tutti i popoli della terra si sono ritirati dalla sua ombra
e l'hanno abbandonato.

13 Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo
e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie dei campi.

14 Cosí è avvenuto affinché tutti gli alberi piantati presso le acque
non siano orgogliosi della propria altezza,
non sporgano piú la vetta tra il folto dei rami,
e tutti gli alberi potenti che si dissetano alle acque non persistano nella loro fierezza;
poiché tutti quanti sono dati alla morte, alle profondità della terra,
assieme ai figli degli uomini,
a quelli che scendono nella fossa.

15 Cosí parla Dio, il Signore:
Il giorno che egli discese nel *soggiorno dei morti
io bandii un lutto; a motivo di lui velai l'abisso,
ne arrestai i fiumi
e le grandi acque furono fermate;
a motivo di lui feci vestire a lutto il Libano,
e tutti gli alberi dei campi vennero meno a motivo di lui.

16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni,
quando lo feci scendere nel soggiorno dei morti
con quelli che scendono nella fossa;
nelle profondità della terra si consolarono tutti gli alberi di Eden,
i piú scelti e i piú belli del Libano,
tutti quelli che si dissetavano alle acque.

17 Anch'essi discesero con lui nel soggiorno dei morti,
verso quelli che la spada ha uccisi:
verso quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni.

18 A chi dunque somigli tu per gloria e per grandezza
fra gli alberi di Eden?
Cosí tu sarai precipitato con gli alberi di Eden
nelle profondità della terra;
tu giacerai in mezzo agli incirconcisi,
fra quelli che la spada ha uccisi.
Tale sarà il faraone con tutta la sua moltitudine,
dice Dio, il Signore”».

Salmi 79

Supplica in favore di Gerusalemme

79 (A)Salmo di *Asaf.
O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità,
hanno profanato il tuo santo *tempio,
hanno ridotto *Gerusalemme in un
mucchio di rovine;

hanno dato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e non
c'è stato alcuno che li seppellisse.

Noi siamo diventati oggetto di
derisione per i nostri vicini,
oggetto di scherno e di derisione
per quelli che ci circondano.

Fino a quando, Signore, sarai tu
adirato?
La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

Riversa l'ira tua sulle nazioni che non ti conoscono
e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato *Giacobbe
e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare a nostro danno
le colpe dei nostri antenati;
affrèttati, ci vengano incontro le tue
compassioni,
poiché siamo molto afflitti.

Soccorrici, o Dio della nostra
salvezza, per la gloria del tuo nome;
liberaci, e perdona i nostri peccati, per amor del tuo nome.

10 Perché direbbero i popoli:
«Dov'è il loro Dio?»
Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi,
la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.

11 Giunga fino a te il gemito dei
prigionieri;
secondo la potenza del tuo braccio,
salva quelli che sono condannati
a morte[a].

12 Restituisci ai nostri vicini sette volte tanto
l'oltraggio che ti hanno fatto,
o Signore!

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti celebreremo in eterno,
proclameremo la tua lode per ogni età.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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