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La peste in Israele

(A)Questo dispiacque a Dio, che perciò colpí Israele. E Davide disse a Dio: «Io ho gravemente peccato in ciò che ho fatto; ma ora ti prego, perdona l'*iniquità del tuo servo, perché io ho agito con grande stoltezza».

Il Signore parlò cosí a *Gad, il *veggente di Davide: 10 «Va' a dire a Davide: “Cosí dice il Signore: Io ti propongo tre cose; scegline una, e quella ti farò”». 11 Gad andò dunque da Davide, e gli disse: «Cosí dice il Signore: “Scegli quello che vuoi: 12 o tre anni di carestia, o tre mesi durante i quali i tuoi avversari facciano scempio di te e ti raggiunga la spada dei tuoi nemici, oppure tre giorni di spada del Signore, ossia di peste nel paese, durante i quali l'angelo del Signore porterà la distruzione in tutto il territorio d'Israele”. Ora, vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato». 13 Davide disse a Gad: «Io sono in grande angoscia! Ebbene, che io cada nelle mani del Signore, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!»

14 Cosí il Signore mandò la peste in Israele; e morirono settantamila Israeliti. 15 Dio mandò un angelo a Gerusalemme per distruggerla; e come questi si disponeva a distruggerla, il Signore gettò su di lei lo sguardo, si pentí della calamità che aveva inflitta, e disse all'angelo distruttore: «Basta; ritira ora la tua mano!» L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Ornan[a], il Gebuseo. 16 Davide, alzando gli occhi, vide l'angelo del Signore che stava fra terra e cielo, tenendo in mano una spada sguainata, vòlta verso Gerusalemme. Allora Davide e gli *anziani, coperti di sacchi, si gettarono con la faccia a terra. 17 E Davide disse a Dio: «Non sono io quello che ordinò il censimento del popolo? Sono io che ho peccato, e che ho agito con tanta malvagità; ma queste pecore che hanno fatto? Ti prego, Signore, mio Dio, si volga la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre, ma non contro il tuo popolo, per colpirlo con il flagello!»

18 Allora l'angelo del Signore ordinò a Gad di dire a Davide che salisse a erigere un altare al Signore nell'aia di Ornan, il Gebuseo. 19 Davide salí, secondo la parola che Gad aveva pronunziata nel nome del Signore. 20 Ornan, voltandosi, vide l'angelo; e i suoi quattro figli che erano con lui si nascosero. Ornan stava battendo il grano. 21 Quando Davide giunse presso Ornan, Ornan guardò, e vide Davide; e, uscito dall'aia, si prostrò davanti a Davide con la faccia a terra. 22 Allora Davide disse a Ornan: «Dammi il terreno di quest'aia, perché io vi costruisca un altare al Signore; dammelo per tutto il prezzo che vale, affinché il flagello cessi d'infierire sul popolo». 23 Ornan disse a Davide: «Prendilo, e il re, mio signore, faccia quello che pare bene ai suoi occhi; guarda, io ti do i buoi per gli olocausti, gli attrezzi per trebbiare come legna, e il grano per l'offerta; tutto ti do». 24 Ma il re Davide disse a Ornan: «No, io comprerò da te queste cose per il loro intero prezzo; poiché io non offrirò al Signore ciò che è tuo, né offrirò un olocausto che non mi costi nulla». 25 E Davide diede a Ornan come prezzo del luogo il peso di seicento *sicli d'oro; 26 poi costruí in quel luogo un altare al Signore, offrí olocausti e sacrifici di riconoscenza, e invocò il Signore, il quale gli rispose mediante il fuoco, che discese dal cielo sull'altare dell'olocausto.

27 Poi il Signore comandò all'angelo di rimettere la spada nel fodero.

28 In quel tempo Davide, vedendo che il Signore lo aveva esaudito nell'aia di Ornan il Gebuseo, offriva in tal luogo dei sacrifici. 29 Il *tabernacolo del Signore che *Mosè aveva costruito nel deserto e l'altare degli olocausti si trovavano allora sull'alto luogo di Gabaon. 30 Davide non poteva andare davanti a quell'altare a cercare Dio, per lo spavento che gli aveva causato la spada dell'angelo del Signore.

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Footnotes

  1. 1 Cronache 21:15 Ornan, o Arauna; 2 S 24:16, 18-24.

Costruzione del tempio

(A)*Salomone cominciò a costruire la casa del Signore a *Gerusalemme sul monte Moria, dove il Signore era apparso a *Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell'aia di Ornan[a], il Gebuseo.

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Footnotes

  1. 2 Cronache 3:1 Ornan, o Arauna; 2 S 24:16; 1 Cr 21:20.

Il peccatore pentito implora misericordia

38 (A)Salmo di *Davide.
Per far ricordare.
O Signore, non rimproverarmi nella
tua ira,
non punirmi nel tuo furore!

Poiché le tue frecce mi hanno trafitto
e la tua mano è scesa su di me.

Non c'è nulla d'intatto nel mio corpo a causa della tua ira;
non c'è requie per le mie ossa a causa del mio peccato.

Poiché le mie *iniquità sorpassano
il mio capo;
son come un grave carico, troppo
pesante per me.

Le mie piaghe son fetide e purulente
per la mia follia.

Son curvo e abbattuto,
triste vado in giro tutto il giorno.

I miei fianchi sono infiammati,
e non v'è nulla d'intatto nel mio corpo.

Sono sfinito e depresso;
ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, ti sta davanti ogni mio
desiderio,
i miei gemiti non ti sono nascosti.

10 Il mio cuore palpita, la mia forza
mi lascia;
anche la luce dei miei occhi m'è venuta meno.

11 Amici e compagni stanno lontani
dalla mia piaga,
i miei stessi parenti si fermano
a distanza.

12 Tende lacci chi desidera la mia
morte,
dice cose cattive chi mi augura
del male,
e medita inganni tutto il giorno.

13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode,
come un muto che non apre bocca.

14 Sono come un uomo che non
ascolta,
nella cui bocca non ci sono parole per replicare.

15 In te spero, o Signore;
tu risponderai, o Signore, Dio mio!

16 Io ho detto: «Non si rallegrino
di me;
e quando il mio piede vacilla, non
s'innalzino superbi contro di me».

17 Perché io sto per cadere,
il mio dolore è sempre davanti a me.

18 Io confesso il mio peccato,
sono angosciato per la mia colpa.

19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti,
quelli che m'odiano a torto si sono
moltiplicati.

20 Anche quelli che mi rendono male per bene
sono miei avversari,
perché seguo il bene.

21 O Signore, non abbandonarmi;
Dio mio, non allontanarti da me;

22 affrèttati in mio aiuto,
o Signore, mia salvezza!

14 Può darsi che egli torni e si penta,
e lasci dietro a sé una benedizione:
un'offerta e una *libazione per il Signore, vostro Dio.

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