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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Conferenza Episcopale Italiana (CEI)
Version
1 Re 20

3. GUERRE ARAMEE

Assedio di Samaria

20 Ben-Hadàd, re di Aram, radunò tutto il suo esercito; con lui c'erano trentadue re con cavalli e carri. Egli marciò contro Samaria per cingerla d'assedio ed espugnarla. Inviò messaggeri in città ad Acab, re di Israele, per dirgli: «Dice Ben-Hadàd: Il tuo argento e il tuo oro appartiene a me e le tue donne e i tuoi figli minori sono per me». Il re di Israele rispose: «Sia come dici tu, signore re; io e quanto ho siamo tuoi». Ma i messaggeri tornarono di nuovo e dissero: «Dice Ben-Hadàd, il quale ci manda a te: Mi consegnerai il tuo argento, il tuo oro, le tue donne e i tuoi figli. Domani, dunque, a quest'ora, manderò i miei servi che perquisiranno la tua casa e le case dei tuoi servi; essi prenderanno e asporteranno quanto sarà prezioso ai loro occhi». Il re di Israele convocò tutti gli anziani della regione, ai quali disse: «Sappiate e vedete come costui ci voglia far del male. Difatti mi ha mandato a chiedere anche le mie donne e i miei figli, dopo che io non gli avevo rifiutato il mio argento e il mio oro». Tutti gli anziani e tutto il popolo dissero: «Non ascoltarlo e non consentire!». Egli disse ai messaggeri di Ben-Hadàd: «Dite al re vostro signore: Quanto hai imposto prima al tuo servo lo farò, ma la nuova richiesta non posso soddisfarla». I messaggeri andarono a riferire la risposta. 10 Ben-Hadàd allora gli mandò a dire: «Gli dei mi facciano questo e anche di peggio, se la polvere di Samaria basterà per riempire il pugno di coloro che mi seguono». 11 Il re di Israele rispose: «Riferitegli: Chi cinge le armi non si vanti come chi le depone». 12 Nell'udire questa risposta - egli stava insieme con i re a bere sotto le tende - disse ai suoi ufficiali: «Circondate la città!». Ed essi la circondarono.

Vittoria israelita

13 Ed ecco un profeta si avvicinò ad Acab, re di Israele, per dirgli: «Così dice il Signore: Vedi tutta questa moltitudine immensa? Ebbene oggi la metto in tuo potere; saprai che io sono il Signore». 14 Acab disse: «Per mezzo di chi?». Quegli rispose: «Così dice il Signore: Per mezzo dei giovani dei capi delle province». Domandò: «Chi attaccherà la battaglia?». Rispose: «Tu!». 15 Acab ispezionò i giovani dei capi delle province; erano duecentotrentadue. Dopo di loro ispezionò tutto il popolo, tutti gli Israeliti: erano settemila. 16 A mezzogiorno fecero una sortita. Ben-Hadàd stava bevendo sotto le tende insieme con i trentadue re suoi alleati. 17 Per primi uscirono i giovani dei capi delle province. Fu mandato ad avvertire Ben-Hadàd: «Alcuni uomini sono usciti da Samaria!». 18 Quegli disse: «Se sono usciti con intenzioni pacifiche, catturateli vivi; se sono usciti per combattere, catturateli ugualmente vivi». 19 Usciti dunque quelli dalla città, cioè i giovani dei capi delle province e l'esercito che li seguiva, 20 ognuno di loro uccise chi gli si fece davanti. Gli Aramei fuggirono, inseguiti da Israele. Ben-Hadàd, re di Aram, scampò a cavallo insieme con alcuni cavalieri. 21 Uscì quindi il re di Israele, che si impadronì dei cavalli e dei carri e inflisse ad Aram una grande sconfitta.

Intermezzo

22 Allora il profeta si avvicinò al re di Israele e gli disse: «Su, sii forte; sappi e vedi quanto dovrai fare, perché l'anno prossimo il re di Aram muoverà contro di te».

23 Ma i servi del re di Aram dissero a lui: «Il loro Dio è un Dio dei monti; per questo ci sono stati superiori; forse se li attaccassimo in pianura, saremmo superiori a loro. 24 Eseguisci questo progetto: ritira i re, ognuno dal suo luogo, e sostituiscili con governatori. 25 Tu prepara un esercito come quello che hai perduto: cavalli come quei cavalli e carri come quei carri; quindi li attaccheremo in pianura e senza dubbio li batteremo». Egli ascoltò la loro proposta e agì in tal modo.

Vittoria di Afek

26 L'anno dopo, Ben-Hadàd ispezionò gli Aramei, quindi andò ad Afek per attaccare gli Israeliti. 27 Gli Israeliti, organizzati e approvvigionati, mossero loro incontro, accampandosi di fronte; sembravano due greggi di capre, mentre gli Aramei inondavano il paese.

28 Un uomo di Dio si avvicinò al re d'Israele e gli disse: «Così dice il Signore: Poiché gli Aramei hanno affermato: Il Signore è Dio dei monti e non Dio delle valli, io metterò in tuo potere tutta questa moltitudine immensa; così saprai che io sono il Signore». 29 Per sette giorni stettero accampati gli uni di fronte agli altri. Al settimo giorno si attaccò battaglia. Gli Israeliti in un giorno uccisero centomila fanti aramei. 30 I superstiti fuggirono in Afek, nella città, le cui mura caddero sui ventisettemila superstiti.

Ben-Hadàd fuggì; entrato in una casa, per nascondersi passava da una stanza all'altra. 31 I suoi ministri gli dissero: «Ecco, abbiamo sentito che i re di Israele sono re clementi. Indossiamo sacchi ai fianchi e mettiamoci corde sulla testa e usciamo incontro al re di Israele. Forse ti lascerà in vita». 32 Si legarono sacchi ai fianchi e corde sulla testa, quindi si presentarono al re di Israele e dissero: «Il tuo servo Ben-Hadàd dice: Su, lasciami in vita!». Quegli domandò: «E' ancora vivo? Egli è mio fratello!». 33 Gli uomini vi scorsero un buon auspicio, si affrettarono a cercarne una conferma da lui. Dissero: «Ben-Hadàd è tuo fratello!». Quegli soggiunse: «Andate a prenderlo». Ben-Hadàd si recò da lui, che lo fece salire sul carro. 34 Ben-Hadàd gli disse: «Restituirò le città che mio padre ha prese a tuo padre; tu potrai disporre di mercati in Damasco come mio padre ne aveva in Samaria». Ed egli: «Io a questo patto ti lascerò andare». E concluse con lui l'alleanza e lo lasciò andare.

Un profeta condanna la condotta di Acab

35 Allora uno dei figli dei profeti disse al compagno per ordine del Signore: «Picchiami!». L'uomo si rifiutò di picchiarlo. 36 Quegli disse: «Poiché non hai obbedito alla voce del Signore, appena ti sarai separato da me, un leone ti ucciderà». Mentre si allontanava, incontrò un leone che l'uccise. 37 Quegli, incontrato un altro uomo, gli disse: «Picchiami!». E quegli lo percosse a sangue. 38 Il profeta andò ad attendere il re sulla strada, dopo essersi reso irriconoscibile con una benda agli occhi. 39 Quando passò il re, gli gridò: «Il tuo servo era nel cuore della battaglia, quando un uomo si staccò e mi portò un individuo dicendomi: Fà la guardia a quest'uomo! Se ti scappa, la tua vita pagherà per la sua oppure dovrai sborsare un talento d'argento. 40 Mentre il tuo servo era occupato qua e là, quegli scomparve». Il re di Israele disse a lui: «La tua condanna è giusta; l'hai proferita tu stesso!». 41 Ma quegli immediatamente si tolse la benda dagli occhi e il re di Israele riconobbe che era uno dei profeti. 42 Costui gli disse: «Così dice il Signore: Perché hai lasciato andare libero quell'uomo da me votato allo sterminio, la tua vita pagherà per la sua, il tuo popolo per il suo popolo». 43 Il re di Israele se ne andò a casa amareggiato e irritato ed entrò in Samaria.

1 Tessalonicesi 3

L'invio di Timoteo a Tessalonica

Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, perché nessuno si lasci turbare in queste tribolazioni. Voi stessi, infatti, sapete che a questo siamo destinati; gia quando eravamo tra voi, vi preannunziavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica.

Ringraziamento per le notizie ricevute

Ma ora che è tornato Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi, ci sentiamo consolati, fratelli, a vostro riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo per la vostra fede; ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, 10 noi che con viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e completare ciò che ancora manca alla vostra fede?

11 Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di voi! 12 Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi, 13 per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

Daniele 2

IL SOGNO DI NABUCODONOSOR

Il re interroga i suoi indovini

Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire. Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni. Questi vennero e si presentarono al re. Egli disse loro: «Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per trovarne la spiegazione». I caldei risposero al re (aramaico): «Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne daremo la spiegazione». Rispose il re ai caldei: «Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. Se invece mi rivelerete il sogno e me ne darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione». Essi replicarono: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione». Rispose il re: «Comprendo bene che voi volete guadagnar tempo, perché avete inteso la mia decisione. Se non mi dite qual era il mio sogno, una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione». 10 I caldei risposero davanti al re: «Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente e grande, ha mai domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo. 11 La richiesa del re è tanto difficile, che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dei la cui dimora è lontano dagli uomini».

12 Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero messi a morte. 13 Il decreto fu pubblicato e gia i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.

Intervento di Daniele

14 Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per uccidere i saggi di Babilonia, 15 e disse ad Ariòch, ufficiale del re: «Perché il re ha emanato un decreto così severo?». Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele. 16 Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe dato la spiegazione dei sogni al re. 17 Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e Azaria, 18 ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Babilonia.

19 Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:

20 «Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,
perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.

21 Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,
concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere.

22 Svela cose profonde e occulte
e sa quel che è celato nelle tenebre
e presso di lui è la luce.

23 Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai illustrato la richiesta del re».

24 Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Babilonia, e presentatosi gli disse: «Non uccidere i saggi di Babilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione del sogno». 25 Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: «Ho trovato un uomo fra i Giudei deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno». 26 Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr: «Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?». 27 Daniele, davanti al re, rispose: «Il mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da indovini; 28 ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al finire dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto. 29 O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha voluto svelarti ciò che dovrà avvenire. 30 Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. 31 Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con terribile aspetto. 32 Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo, 33 le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta. 34 Mentre stavi guardando, una pietra si staccò dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li frantumò. 35 Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione.

36 Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37 Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il regno, la potenza, la forza e la gloria. 38 A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animali selvatici, sugli uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. 39 Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40 Vi sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 41 Come hai visto, i piedi e le dita erano in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro unito all'argilla. 42 Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno sarà forte e l'altra fragile. 43 Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla. 44 Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo: stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45 Questo significa quella pietra che tu hai visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la spiegazione».

Professione di fede del re

46 Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi. 47 Quindi rivolto a Daniele gli disse: «Certo, il vostro Dio è il Dio degli dei, il Signore dei re e il rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero». 48 Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo di tutti i saggi di Babilonia; 49 su richiesta di Daniele, il re fece amministratori della provincia di Babilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla corte del re.

Salmi 106

Confessione nazionale

106 Alleluia.

Celebrate il Signore, perché è buono,
perché eterna è la sua misericordia.
Chi può narrare i prodigi del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?
Beati coloro che agiscono con giustizia
e praticano il diritto in ogni tempo.

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo,
visitaci con la tua salvezza,
perché vediamo la felicità dei tuoi eletti,
godiamo della gioia del tuo popolo,
ci gloriamo con la tua eredità.

Abbiamo peccato come i nostri padri,
abbiamo fatto il male, siamo stati empi.
I nostri padri in Egitto
non compresero i tuoi prodigi,
non ricordarono tanti tuoi benefici
e si ribellarono presso il mare, presso il mar Rosso.
Ma Dio li salvò per il suo nome,
per manifestare la sua potenza.

Minacciò il mar Rosso e fu disseccato,
li condusse tra i flutti come per un deserto;
10 li salvò dalla mano di chi li odiava,
li riscattò dalla mano del nemico.
11 L'acqua sommerse i loro avversari;
nessuno di essi sopravvisse.
12 Allora credettero alle sue parole
e cantarono la sua lode.

13 Ma presto dimenticarono le sue opere,
non ebbero fiducia nel suo disegno,
14 arsero di brame nel deserto,
e tentarono Dio nella steppa.
15 Concesse loro quanto domandavano
e saziò la loro ingordigia.

16 Divennero gelosi di Mosè negli accampamenti,
e di Aronne, il consacrato del Signore.
17 Allora si aprì la terra e inghiottì Datan,
e seppellì l'assemblea di Abiron.
18 Divampò il fuoco nella loro fazione
e la fiamma divorò i ribelli.

19 Si fabbricarono un vitello sull'Oreb,
si prostrarono a un'immagine di metallo fuso;
20 scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia fieno.
21 Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
22 prodigi nel paese di Cam,
cose terribili presso il mar Rosso.
23 E aveva gia deciso di sterminarli,
se Mosè suo eletto
non fosse stato sulla breccia di fronte a lui,
per stornare la sua collera dallo sterminio.

24 Rifiutarono un paese di delizie,
non credettero alla sua parola.
25 Mormorarono nelle loro tende,
non ascoltarono la voce del Signore.
26 Egli alzò la mano su di loro
giurando di abbatterli nel deserto,
27 di disperdere i loro discendenti tra le genti
e disseminarli per il paese.

28 Si asservirono a Baal-Peor
e mangiarono i sacrifici dei morti,
29 provocarono Dio con tali azioni
e tra essi scoppiò una pestilenza.
30 Ma Finees si alzò e si fece giudice,
allora cessò la peste
31 e gli fu computato a giustizia
presso ogni generazione, sempre.

32 Lo irritarono anche alle acque di Meriba
e Mosè fu punito per causa loro,
33 perché avevano inasprito l'animo suo
ed egli disse parole insipienti.

34 Non sterminarono i popoli
come aveva ordinato il Signore,
35 ma si mescolarono con le nazioni
e impararono le opere loro.
36 Servirono i loro idoli
e questi furono per loro un tranello.
37 Immolarono i loro figli
e le loro figlie agli dei falsi.
38 Versarono sangue innocente,
il sangue dei figli e delle figlie
sacrificati agli idoli di Canaan;
la terra fu profanata dal sangue,
39 si contaminarono con le opere loro,
si macchiarono con i loro misfatti.

40 L'ira del Signore si accese contro il suo popolo,
ebbe in orrore il suo possesso;
41 e li diede in balìa dei popoli,
li dominarono i loro avversari,
42 li oppressero i loro nemici
e dovettero piegarsi sotto la loro mano.
43 Molte volte li aveva liberati;
ma essi si ostinarono nei loro disegni
e per le loro iniquità furono abbattuti.
44 Pure, egli guardò alla loro angoscia
quando udì il loro grido.
45 Si ricordò della sua alleanza con loro,
si mosse a pietà per il suo grande amore.
46 Fece loro trovare grazia
presso quanti li avevano deportati.
47 Salvaci, Signore Dio nostro,
e raccoglici di mezzo ai popoli,
perché proclamiamo il tuo santo nome
e ci gloriamo della tua lode.

48 Benedetto il Signore, Dio d'Israele
da sempre, per sempre.
Tutto il popolo dica: Amen.