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Chronological

Read the Bible in the chronological order in which its stories and events occurred.
Duration: 365 days
Conferenza Episcopale Italiana (CEI)
Version
1 Re 1-2

I. LA SUCCESSIONE DI DAVIDE

Vecchiaia di Davide e intrighi di Adonia

Il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo coprissero, non riusciva a riscaldarsi. I suoi ministri gli suggerirono: «Si cerchi per il re nostro signore una vergine giovinetta, che assista il re e lo curi e dorma con lui; così il re nostro signore si riscalderà». Si cercò in tutto il territorio d'Israele una giovane bella e si trovò Abisag da Sunem e la condussero al re. La giovane era molto bella; essa curava il re e lo serviva, ma il re non si unì a lei.

Ma Adonia, figlio di Agghìt, insuperbito, diceva: «Sarò io il re». Si procurò carri, cavalli e cinquanta uomini che lo precedessero. Il re suo padre, per non affliggerlo, non gli disse mai: «Perché ti comporti in questo modo?». Adonia era molto bello; sua madre l'aveva partorito dopo Assalonne. Si accordò con Ioab, figlio di Zeruià, e con il sacerdote Ebiatàr, che stavano dalla sua parte. Invece il sacerdote Zadòk, Benaià figlio di Ioiadà, il profeta Natan, Simei, Rei e il nerbo delle milizie di Davide non si schierarono con Adonia. Adonia un giorno immolò pecore e buoi e vitelli grassi sulla pietra Zochelet, che è vicina alla fonte di Roghèl. Invitò tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 10 Ma non invitò il profeta Natan, né Benaià, né i più valorosi soldati e neppure Salomone suo fratello.

L'intrigo di Natan e di Betsabea

11 Allora Natan disse a Betsabea, madre di Salomone: «Non hai sentito che Adonia, figlio di Agghìt, si è fatto re e Davide nostro signore non lo sa neppure? 12 Ebbene, ti do un consiglio, perché tu salvi la tua vita e quella del tuo figlio Salomone. 13 Và, presentati al re Davide e digli: Re mio signore, non hai forse giurato alla tua schiava che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono? Perché si è fatto re Adonia? 14 Ecco, mentre tu starai ancora lì a parlare al re, io ti seguirò e confermerò le tue parole».

15 Betsabea si presentò nella camera del re, che era molto vecchio, e Abisag la Sunammita lo serviva. 16 Betsabea si inginocchiò e si prostrò davanti al re, che le domandò: «Che hai?». 17 Essa gli rispose: «Signore, tu hai giurato alla tua schiava per il Signore tuo Dio che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di te, sedendo sul tuo trono. 18 Ora invece Adonia è divenuto re e tu, re mio signore, non lo sai neppure. 19 Ha immolato molti buoi, vitelli grassi e pecore, ha invitato tutti i figli del re, il sacerdote Ebiatàr e Ioab capo dell'esercito, ma non ha invitato Salomone tuo servitore. 20 Re mio signore, gli occhi di tutto Israele sono su di te, perché annunzi loro chi siederà sul trono del re mio signore dopo di lui. 21 Quando il re mio signore si sarà addormentato con i suoi padri, io e mio figlio Salomone saremo trattati da colpevoli».

22 Mentre Betsabea ancora parlava con il re, arrivò il profeta Natan. 23 Fu annunziato al re: «Ecco c'è il profeta Natan». Questi si presentò al re, davanti al quale si prostrò con la faccia a terra. 24 Natan disse: «Re mio signore, tu forse hai decretato: Adonia regnerà dopo di me e siederà sul mio trono? 25 Difatti oggi egli è andato ad immolare molti buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Ebiatàr. Costoro mangiano e bevono con lui e gridano: Viva il re Adonia! 26 Ma non ha invitato me tuo servitore, né il sacerdote Zadòk, né Benaià figlio di Ioiadà, né Salomone tuo servitore. 27 Proprio il re mio signore ha ordinato ciò? Perché non hai indicato ai tuoi ministri chi siederà sul trono del re mio signore?».

Salomone, designato da Davide, è consacrato re

28 Il re Davide, presa la parola, disse: «Chiamatemi Betsabea!». Costei si presentò al re e, restando essa alla sua presenza, 29 il re giurò: «Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angoscia! 30 Come ti ho giurato per il Signore, Dio di Israele, che Salomone tuo figlio avrebbe regnato dopo di me, sedendo sul mio trono al mio posto, così farò oggi». 31 Betsabea si inginocchiò con la faccia a terra, si prostrò davanti al re dicendo: «Viva il mio signore, il re Davide, per sempre!». 32 Il re Davide fece chiamare il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà. Costoro si presentarono al re, 33 che disse loro: «Prendete con voi la guardia del vostro signore: fate montare Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghicon. 34 Ivi il sacerdote Zadòk e il profeta Natan lo ungano re d'Israele. Voi suonerete la tromba e griderete: Viva il re Salomone! 35 Quindi risalirete dietro a lui, che verrà a sedere sul mio trono e regnerà al mio posto. Poiché io ho designato lui a divenire capo d'Israele e di Giuda». 36 Benaià figlio di Ioiadà rispose al re: «Così sia! Anche il Signore, Dio del re mio signore, decida allo stesso modo! 37 Come il Signore ha assistito il re mio signore, così assista Salomone e renda il suo trono più splendido di quello del re Davide mio signore».

38 Scesero il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei; fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghicon. 39 Il sacerdote Zadòk prese il corno dell'olio dalla tenda e unse Salomone al suono della tromba. Tutti i presenti gridarono: «Viva il re Salomone!». 40 Risalirono tutti dietro a lui, suonando i flauti e mostrando una grandissima gioia e i luoghi rimbombavano delle loro acclamazioni.

La paura di Adonia

41 Li sentirono Adonia e i suoi invitati, che avevano appena finito di mangiare. Ioab, udito il suono della tromba, chiese: «Che cos'è questo frastuono nella città in tumulto?». 42 Mentre parlava ecco giungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatàr, al quale Adonia disse: «Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!». 43 «No - rispose Giònata ad Adonia - il re Davide nostro signore ha nominato re Salomone 44 e ha mandato con lui il sacerdote Zadòk, il profeta Natan e Benaià figlio di Ioiadà, insieme con i Cretei e con i Peletei che l'hanno fatto montare sulla mula del re. 45 Il sacerdote Zadòk e il profeta Natan l'hanno unto re in Ghicon; quindi sono risaliti esultanti, mentre la città echeggiava di grida. Questo il motivo del frastuono da voi udito. 46 Anzi Salomone si è gia seduto sul trono del regno 47 e i ministri del re sono andati a felicitarsi con il re Davide dicendo: Il tuo Dio renda il nome di Salomone più celebre del tuo e renda il suo trono più splendido del tuo! Il re si è prostrato sul letto, 48 poi ha detto: Sia benedetto il Signore, Dio di Israele, perché oggi ha concesso che uno sedesse sul mio trono e i miei occhi lo vedessero».

49 Tutti gli invitati di Adonia allora spaventati si alzarono e se ne andarono ognuno per la sua strada. 50 Adonia, che temeva Salomone, alzatosi andò ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 51 Fu riferito a Salomone: «Sappi che Adonia, avendo paura del re Salomone, ha afferrato i corni dell'altare dicendo: Mi giuri oggi il re Salomone che non farà morire di spada il suo servitore». 52 Salomone disse: «Se si comporterà da uomo leale, neppure un suo capello cadrà a terra; ma se cadrà in qualche fallo, morirà». 53 Il re Salomone ordinò che lo facessero scendere dall'altare; quegli andò a prostrarsi davanti al re Salomone, che gli disse: «Vattene a casa!».

Testamento e morte di Davide

Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste raccomandazioni al figlio Salomone: «Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo. Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto, perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l'anima, sul trono d'Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti.

Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Zeruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito di Israele, Abner figlio di Ner e Amasà figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e macchiando di sangue innocente la cintura dei suoi fianchi e i sandali dei suoi piedi. Tu agirai con saggezza, ma non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, che mangeranno alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne tuo fratello. Tu hai accanto a te anche Simèi figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile quando fuggivo verso Macanàim. Ma mi venne incontro al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti farò morire di spada. Ora non lasciare impunito il suo peccato. Sei saggio e sai come trattarlo. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta».

10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. 11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in Ebron e trentatrè in Gerusalemme.

Morte di Adonia

12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò molto.

13 Adonia figlio di Agghìt si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: «Vieni con intenzioni pacifiche?». «Pacifiche», rispose quello, 14 e soggiunse: «Ho da dirti una cosa». E quella: «Parla!». 15 Egli disse: «Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore. 16 Ora ti rivolgo una domanda; non respingermi». Ed essa: «Parla!». 17 Adonia disse: «Dì al re Salomone - il quale nulla ti può negare - che mi conceda in moglie Abisag la Sunammita». 18 Betsabea rispose: «Bene! Parlerò in tuo favore al re».

19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra 20 e disse: «Ho una piccola grazia da chiederti; non me la negare». Il re le rispose: «Chiedi, madre mia, non ti respingerò». 21 E quella: «Si conceda Abisag la Sunammita in moglie ad Adonia tuo fratello». 22 Il re Salomone rispose alla madre: «Perché tu mi chiedi Abisag la Sunammita per Adonia? Chiedi anche il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià». 23 Il re Salomone giurò per il Signore: «Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha manifestato quest'idea a danno della propria vita. 24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha concesso una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso». 25 Il re Salomone ordinò a Benaià figlio di Ioiadà, di ucciderlo; così morì Adonia.

La sorte di Ebiatar e di Ioab

26 Al sacerdote Ebiatàr il re ordinò: «Vattene in Anatòt, nella tua campagna. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire perché tu hai portato l'arca del Signore davanti a Davide mio padre e perché hai partecipato a tutte le traversie di mio padre». 27 Così Salomone escluse Ebiatàr dal sacerdozio del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunziata in Silo riguardo alla casa di Eli.

28 Quando la notizia giunse a Ioab - questi era stato dalla parte di Adonia, ma non per Assalonne - Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell'altare. 29 Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: «Và, colpiscilo!». 30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: «Per ordine del re, esci!». Quegli rispose: «No! Morirò qui». Benaià riferì al re: «Ioab ha parlato così e così mi ha risposto». 31 Il re gli disse: «Fà come egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo. 32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada - senza che Davide mio padre lo sapesse - ossia Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Israele e Amasà figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. 33 Il loro sangue ricada sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre su Davide e sulla sua discendenza, sul suo casato e sul suo trono si riversi per sempre la pace da parte del Signore». 34 Benaià figlio di Ioiadà andò, lo assalì e l'uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto. 35 Il re lo sostituì, nominando capo dell'esercito Benaià figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Zadòk al posto di Ebiatàr.

Disobbedienza e morte di Simèi

36 Il re mandò a chiamare Simèi per dirgli: «Costruisciti una casa in Gerusalemme; ivi sia la tua dimora; non ne uscirai per andartene qua e là. 37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron - sappilo bene! - sarai degno di morte; il tuo sangue ricadrà sulla tua testa». 38 Simèi disse al re: «L'ordine è giusto! Come ha detto il re mio signore, così farà il tuo servo». Simèi dimorò in Gerusalemme per molto tempo. 39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maaca, re di Gat. Fu riferito a Simei che i suoi schiavi erano in Gat. 40 Simei si alzò, sellò l'asino e partì per Gat andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat. 41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato. 42 Il re, fattolo chiamare, gli disse: «Non ti avevo forse giurato per il Signore e non ti avevo io testimoniato che, quando tu fossi uscito per andartene qua e là - lo sapevi bene! - saresti stato degno di morte? Tu mi avevi risposto: L'ordine è giusto! Ho capito. 43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?». 44 Il re aggiunse a Simei: «Tu conosci tutto il male che hai fatto a Davide mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa. 45 Invece sia benedetto il re Salomone e il trono di Davide sia saldo per sempre davanti al Signore». 46 Il re diede ordine a Benaià figlio di Ioiadà, di andare ad ucciderlo. E quegli morì.

Il regno si consolidò nelle mani di Salomone.

Salmi 37

La sorte del giusto e dell'empio

37 Di Davide.

Non adirarti contro gli empi
non invidiare i malfattori.
Come fieno presto appassiranno,
cadranno come erba del prato.

Confida nel Signore e fà il bene;
abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia del Signore,
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Manifesta al Signore la tua via,
confida in lui: compirà la sua opera;
farà brillare come luce la tua giustizia,
come il meriggio il tuo diritto.

Stà in silenzio davanti al Signore e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo,
per l'uomo che trama insidie.
Desisti dall'ira e deponi lo sdegno,
non irritarti: faresti del male,
poiché i malvagi saranno sterminati,
ma chi spera nel Signore possederà la terra.

10 Ancora un poco e l'empio scompare,
cerchi il suo posto e più non lo trovi.
11 I miti invece possederanno la terra
e godranno di una grande pace.

12 L'empio trama contro il giusto,
contro di lui digrigna i denti.
13 Ma il Signore ride dell'empio,
perché vede arrivare il suo giorno.

14 Gli empi sfoderano la spada
e tendono l'arco
per abbattere il misero e l'indigente,
per uccidere chi cammina sulla retta via.
15 La loro spada raggiungerà il loro cuore
e i loro archi si spezzeranno.

16 Il poco del giusto è cosa migliore
dell'abbondanza degli empi;
17 perché le braccia degli empi saranno spezzate,
ma il Signore è il sostegno dei giusti.

18 Conosce il Signore la vita dei buoni,
la loro eredità durerà per sempre.
19 Non saranno confusi nel tempo della sventura
e nei giorni della fame saranno saziati.

20 Poiché gli empi periranno,
i nemici del Signore appassiranno
come lo splendore dei prati,
tutti come fumo svaniranno.
21 L'empio prende in prestito e non restituisce,
ma il giusto ha compassione e dà in dono.

22 Chi è benedetto da Dio possederà la terra,
ma chi è maledetto sarà sterminato.
23 Il Signore fa sicuri i passi dell'uomo
e segue con amore il suo cammino.
24 Se cade, non rimane a terra,
perché il Signore lo tiene per mano.

25 Sono stato fanciullo e ora sono vecchio,
non ho mai visto il giusto abbandonato
né i suoi figli mendicare il pane.
26 Egli ha sempre compassione e dà in prestito,
per questo la sua stirpe è benedetta.

27 Stà lontano dal male e fà il bene,
e avrai sempre una casa.
28 Perché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi fedeli;
gli empi saranno distrutti per sempre
e la loro stirpe sarà sterminata.
29 I giusti possederanno la terra
e la abiteranno per sempre.

30 La bocca del giusto proclama la sapienza,
e la sua lingua esprime la giustizia;
31 la legge del suo Dio è nel suo cuore,
i suoi passi non vacilleranno.
32 L'empio spia il giusto
e cerca di farlo morire.
33 Il Signore non lo abbandona alla sua mano,
nel giudizio non lo lascia condannare.

34 Spera nel Signore e segui la sua via:
ti esalterà e tu possederai la terra
e vedrai lo sterminio degli empi.
35 Ho visto l'empio trionfante
ergersi come cedro rigoglioso;
36 sono passato e più non c'era,
l'ho cercato e più non si è trovato.

37 Osserva il giusto e vedi l'uomo retto,
l'uomo di pace avrà una discendenza.
38 Ma tutti i peccatori saranno distrutti,
la discendenza degli empi sarà sterminata.
39 La salvezza dei giusti viene dal Signore,
nel tempo dell'angoscia è loro difesa;
40 il Signore viene in loro aiuto e li scampa,
li libera dagli empi e dà loro salvezza,
perché in lui si sono rifugiati.

Salmi 71

Preghiera di un vecchio

71 In te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.

Sii per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio,
dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.

Sei tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno;
a te la mia lode senza fine.
Sono parso a molti quasi un prodigio:
eri tu il mio rifugio sicuro.

Della tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.

10 Contro di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme:
11 «Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo,
perché non ha chi lo liberi».

12 O Dio, non stare lontano:
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
13 Siano confusi e annientati quanti mi accusano,
siano coperti d'infamia e di vergogna
quanti cercano la mia sventura.

14 Io, invece, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
15 La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,
che non so misurare.
16 Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
17 Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
18 E ora, nella vecchiaia e nella canizie,
Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza,
a tutte le generazioni le tue meraviglie.

19 La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo,
tu hai fatto cose grandi:
chi è come te, o Dio?
20 Mi hai fatto provare molte angosce e sventure:
mi darai ancora vita,
mi farai risalire dagli abissi della terra,
21 accrescerai la mia grandezza
e tornerai a consolarmi.

22 Allora ti renderò grazie sull'arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio;
ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele.
23 Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra
e la mia vita, che tu hai riscattato.
24 Anche la mia lingua tutto il giorno
proclamerà la tua giustizia,
quando saranno confusi e umiliati
quelli che cercano la mia rovina.

Salmi 94

Il Dio giusto

94 Dio che fai giustizia, o Signore,
Dio che fai giustizia: mostrati!
Alzati, giudice della terra,
rendi la ricompensa ai superbi.
Fino a quando gli empi, Signore,
fino a quando gli empi trionferanno?
Sparleranno, diranno insolenze,
si vanteranno tutti i malfattori?

Signore, calpestano il tuo popolo,
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
danno la morte agli orfani.
Dicono: «Il Signore non vede,
il Dio di Giacobbe non se ne cura».

Comprendete, insensati tra il popolo,
stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l'orecchio, forse non sente?
Chi ha plasmato l'occhio, forse non guarda?
10 Chi regge i popoli forse non castiga,
lui che insegna all'uomo il sapere?
11 Il Signore conosce i pensieri dell'uomo:
non sono che un soffio.

12 Beato l'uomo che tu istruisci, Signore,
e che ammaestri nella tua legge,
13 per dargli riposo nei giorni di sventura,
finché all'empio sia scavata la fossa.
14 Perché il Signore non respinge il suo popolo,
la sua eredità non la può abbandonare,
15 ma il giudizio si volgerà a giustizia,
la seguiranno tutti i retti di cuore.

16 Chi sorgerà per me contro i malvagi?
Chi starà con me contro i malfattori?
17 Se il Signore non fosse il mio aiuto,
in breve io abiterei nel regno del silenzio.
18 Quando dicevo: «Il mio piede vacilla»,
la tua grazia, Signore, mi ha sostenuto.
19 Quand'ero oppresso dall'angoscia,
il tuo conforto mi ha consolato.

20 Può essere tuo alleato un tribunale iniquo,
che fa angherie contro la legge?
21 Si avventano contro la vita del giusto,
e condannano il sangue innocente.
22 Ma il Signore è la mia difesa,
roccia del mio rifugio è il mio Dio;
23 egli ritorcerà contro di essi la loro malizia,
per la loro perfidia li farà perire,
li farà perire il Signore, nostro Dio.