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Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 36-39

L’empio e il suo castigo

36 (A)Al direttore del coro.

Di Davide, servo del Signore.

L’iniquità parla all’empio nell’intimo del suo cuore;

non c’è timor di Dio davanti agli occhi suoi[a].

Essa lo illude

che la sua empietà non sarà scoperta né presa in odio.

Le parole della sua bocca sono iniquità e inganno;

egli rifiuta di essere giudizioso e di fare il bene.

Medita iniquità sul suo letto;

si tiene nella via che non è buona; non odia il male.

O Signore, la tua benevolenza giunge fino al cielo,

la tua fedeltà fino alle nuvole.

La tua giustizia s’innalza come le montagne più alte,

i tuoi giudizi sono profondi come il grande oceano.

O Signore, tu soccorri uomini e bestie.

O Dio, com’è preziosa la tua benevolenza!

Perciò i figli degli uomini cercano rifugio all’ombra delle tue ali,

si saziano dell’abbondanza[b] della tua casa

e tu li disseti al torrente delle tue delizie.

Poiché in te è la fonte della vita

e per la tua luce noi vediamo la luce.

10 Fa’ giungere la tua benevolenza a quelli che ti conoscono

e la tua giustizia ai retti di cuore.

11 Non mi raggiunga il piede dei superbi,

la mano degli empi non mi metta in fuga.

12 Ecco, quelli che fanno il male sono caduti;

sono atterrati, e non possono risorgere.

Il giusto e l’empio

37 (B)Di Davide.

Non adirarti a causa dei malvagi;

non avere invidia di quelli che agiscono perversamente;

perché presto saranno falciati come il fieno

e appassiranno come l’erba verde.

Confida nel Signore e fa’ il bene;

abita il paese e pratica la fedeltà.

Trova la tua gioia nel Signore

ed egli appagherà i desideri del tuo cuore.

Riponi la tua sorte nel Signore;

confida in lui, ed egli agirà.

Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce

e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno.

Sta’ in silenzio davanti al Signore, e aspettalo;

non adirarti per chi prospera nelle sue imprese,

per l’uomo che ha successo nei suoi malvagi progetti.

Cessa dall’ira e lascia lo sdegno;

non adirarti, ciò spingerebbe anche te a fare il male.

Poiché i malvagi saranno sterminati;

ma quelli che sperano nel Signore possederanno la terra.

10 Ancora un po’ e l’empio scomparirà;

tu osserverai il luogo dove si trovava, ed egli non ci sarà più.

11 Ma gli umili erediteranno la terra

e godranno di una gran pace[c].

12 L’empio tende insidie al giusto

e digrigna i denti contro di lui.

13 Il Signore ride dell’empio,

perché vede avvicinarsi il giorno della sua rovina.

14 Gli empi hanno tratto la spada e teso il loro arco

per abbattere il misero e il bisognoso,

per sgozzare quelli che vanno per la retta via.

15 La loro spada penetrerà nel loro cuore

e i loro archi si spezzeranno.

16 Il poco del giusto vale più

dell’abbondanza degli empi.

17 Perché le braccia degli empi saranno spezzate;

ma il Signore sostiene i giusti.

18 Il Signore conosce i giorni degli uomini integri;

la loro eredità durerà in eterno.

19 Non saranno confusi in tempo di sventura,

ma saranno saziati in tempo di fame.

20 Gli empi periranno;

i nemici del Signore, come grasso d’agnelli[d],

saranno consumati e andranno in fumo.

21 L’empio prende in prestito e non restituisce;

ma il giusto ha pietà e dona.

22 Chi è benedetto da Dio erediterà la terra,

ma chi è maledetto sarà sterminato.

23 I passi dell’onesto sono guidati dal Signore;

egli gradisce le sue vie.

24 Se cade, non è però abbattuto,

perché il Signore lo sostiene prendendolo per mano.

25 Io sono stato giovane e sono anche divenuto vecchio,

ma non ho mai visto il giusto abbandonato,

né la sua discendenza mendicare il pane.

26 Tutti i giorni è pietoso e dà in prestito,

la sua discendenza è benedetta.

27 Allontànati dal male e fa’ il bene;

dimorerai nel paese per sempre.

28 Poiché il Signore ama la giustizia

e non abbandona i suoi santi;

essi sono conservati in eterno;

ma la discendenza degli empi sarà sterminata.

29 I giusti erediteranno la terra

e l’abiteranno per sempre.

30 La bocca del giusto esprime parole sagge

e la sua lingua parla con giustizia.

31 La legge di Dio è nel suo cuore;

i suoi passi non vacilleranno.

32 L’empio spia il giusto

e cerca di farlo morire.

33 Il Signore non l’abbandona nelle sue mani

e non lo condanna quando egli viene giudicato.

34 Spera nel Signore e segui la sua via;

egli ti esalterà perché tu possieda la terra

e veda lo sterminio degli empi.

35 Ho visto l’uomo malvagio e prepotente

ergersi come albero verdeggiante sul suolo natìo,

36 ma poi è scomparso, ed ecco, non c’è più;

io l’ho cercato, ma non si è più trovato.

37 Osserva l’uomo integro e considera l’uomo retto,

perché l’uomo di pace avrà una discendenza.

38 Ma tutti i malvagi saranno distrutti;

la discendenza degli empi sarà sterminata.

39 La salvezza dei giusti proviene dal Signore;

egli è la loro difesa in tempo d’angoscia.

40 Il Signore li aiuta e li libera;

li libera dagli empi e li salva,

perché si sono rifugiati in lui.

Il peccatore pentito implora misericordia

38 (C)Salmo di Davide. Per far ricordare.

O Signore, non rimproverarmi nella tua ira,

non punirmi nel tuo furore!

Poiché le tue frecce mi hanno trafitto

e la tua mano è scesa su di me.

Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira;

non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato.

Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo;

sono come un grave carico, troppo pesante per me.

Le mie piaghe sono fetide e purulenti

per la mia follia.

Sono curvo e abbattuto,

triste vado in giro tutto il giorno.

I miei fianchi sono infiammati

e non v’è nulla d’intatto nel mio corpo.

Sono sfinito e depresso;

ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio,

i miei gemiti non ti sono nascosti.

10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia;

anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno.

11 Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga,

i miei stessi parenti si fermano a distanza.

12 Tende lacci chi desidera la mia morte,

dice cose cattive chi mi augura del male

e medita inganni tutto il giorno.

13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode,

come un muto che non apre bocca.

14 Sono come un uomo che non ascolta,

nella cui bocca non ci sono parole per replicare.

15 In te spero, o Signore;

tu risponderai, o Signore, Dio mio!

16 Io ho detto: «Non si rallegrino di me;

e quando il mio piede vacilla,

non s’innalzino superbi contro di me».

17 Perché io sto per cadere,

il mio dolore è sempre davanti a me.

18 Io confesso il mio peccato,

sono angosciato per la mia colpa.

19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti,

quelli che mi odiano a torto si sono moltiplicati.

20 Anche quelli che mi rendono male per bene

sono miei avversari, perché seguo il bene.

21 O Signore, non abbandonarmi;

Dio mio, non allontanarti da me.

22 Affrèttati in mio aiuto,

o Signore, mia salvezza!

La fragilità dell’uomo

39 (D)Al direttore del coro. Per Iedutun.

Salmo di Davide.

Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta

per non peccare con le mie parole;

metterò un freno alla mia bocca,

finché l’empio mi starà davanti».

Come un muto sono stato in silenzio,

ho taciuto senz’averne bene;

anzi, il mio dolore s’è inasprito.

Il mio cuore ardeva dentro di me;

mentre meditavo, un fuoco s’è acceso;

allora la mia lingua ha parlato.

O Signore, fammi conoscere la mia fine

e quale sia la misura dei miei giorni.

Fa’ che io sappia quanto sono fragile.

Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza

alla lunghezza di qualche palmo,

la mia durata è come nulla davanti a te;

certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa]

Certo, l’uomo va e viene come un’ombra;

certo, si affanna per quel che è vanità;

egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà.

E ora, o Signore, che aspetto?

La mia speranza è in te.

Liberami da tutti i miei peccati;

non abbandonarmi agli scherni dello stolto.

Sto in silenzio, non aprirò bocca,

perché sei tu che hai agito.

10 Allontana da me il tuo flagello!

Io mi consumo sotto i colpi della tua mano.

11 Castigando la sua iniquità, tu correggi l’uomo,

distruggi come un tarlo quel che ha di più caro;

certo, ogni uomo non è che vanità. [Pausa]

12 O Signore, ascolta la mia preghiera,

porgi orecchio al mio grido;

non essere insensibile alle mie lacrime,

poiché io sono uno straniero davanti a te,

un pellegrino, come tutti i miei padri.

13 Distogli il tuo sguardo, perché io respiri,

prima di andarmene e scomparire.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra