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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 38

Il peccatore pentito implora misericordia

38 (A)Salmo di Davide. Per far ricordare.

O Signore, non rimproverarmi nella tua ira,

non punirmi nel tuo furore!

Poiché le tue frecce mi hanno trafitto

e la tua mano è scesa su di me.

Non c’è nulla d’intatto nel mio corpo a causa della tua ira;

non c’è requie per le mie ossa a causa del mio peccato.

Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo;

sono come un grave carico, troppo pesante per me.

Le mie piaghe sono fetide e purulenti

per la mia follia.

Sono curvo e abbattuto,

triste vado in giro tutto il giorno.

I miei fianchi sono infiammati

e non v’è nulla d’intatto nel mio corpo.

Sono sfinito e depresso;

ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, ti sta davanti ogni mio desiderio,

i miei gemiti non ti sono nascosti.

10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia;

anche la luce dei miei occhi m’è venuta meno.

11 Amici e compagni stanno lontani dalla mia piaga,

i miei stessi parenti si fermano a distanza.

12 Tende lacci chi desidera la mia morte,

dice cose cattive chi mi augura del male

e medita inganni tutto il giorno.

13 Ma io mi comporto come un sordo che non ode,

come un muto che non apre bocca.

14 Sono come un uomo che non ascolta,

nella cui bocca non ci sono parole per replicare.

15 In te spero, o Signore;

tu risponderai, o Signore, Dio mio!

16 Io ho detto: «Non si rallegrino di me;

e quando il mio piede vacilla,

non s’innalzino superbi contro di me».

17 Perché io sto per cadere,

il mio dolore è sempre davanti a me.

18 Io confesso il mio peccato,

sono angosciato per la mia colpa.

19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti,

quelli che mi odiano a torto si sono moltiplicati.

20 Anche quelli che mi rendono male per bene

sono miei avversari, perché seguo il bene.

21 O Signore, non abbandonarmi;

Dio mio, non allontanarti da me.

22 Affrèttati in mio aiuto,

o Signore, mia salvezza!

Salmi 119:25-48

25 L’anima mia è avvilita nella polvere;

ravvivami secondo la tua parola.

26 Ti ho confidato le mie vie e tu mi hai risposto;

insegnami i tuoi statuti.

27 Fammi comprendere la via dei tuoi precetti

e io mediterò sui tuoi prodigi.

28 L’anima mia, dal dolore, si consuma in lacrime;

dammi sollievo con la tua parola.

29 Tieni lontana da me la via della menzogna

e, nella tua grazia, fammi comprendere la tua legge.

30 Io ho scelto la via della fedeltà,

ho posto i tuoi giudizi davanti ai miei occhi.

31 Ho aderito ai tuoi statuti;

o Signore, non permettere che io sia confuso.

32 Io correrò per la via dei tuoi comandamenti,

perché mi hai allargato il cuore.

(HE)

33 Insegnami, o Signore, la via dei tuoi statuti

e io la seguirò sino alla fine.

34 Dammi intelligenza e osserverò la tua legge;

la praticherò con tutto il cuore.

35 Guidami per il sentiero dei tuoi comandamenti,

poiché in esso trovo la mia gioia.

36 Inclina il mio cuore alle tue testimonianze

e non alla cupidigia.

37 Distogli gli occhi miei dal contemplare la vanità

e fammi vivere nelle tue vie.

38 Sii fedele alla parola data al tuo servo,

perché si abbia timore di te.

39 Allontana da me il disprezzo che mi avvilisce,

perché i tuoi giudizi sono buoni.

40 Ecco, io desidero i tuoi precetti,

ravvivami nella tua giustizia.

(VAV)

41 Mi raggiunga la tua bontà, o Signore,

e salvami, secondo la tua parola;

42 e avrò di che rispondere a chi mi offende,

perché confido nella tua parola.

43 Non togliere mai dalla mia bocca la parola giusta,

perché spero nei tuoi giudizi.

44 Io osserverò sempre la tua legge,

per l’eternità.

45 Sicuro proseguirò nella mia strada,

perché ricerco i tuoi precetti.

46 Parlerò delle tue testimonianze davanti ai re

e non avrò da vergognarmi.

47 Troverò gioia nei tuoi comandamenti,

perché li amo.

48 Alzerò le mie mani verso i tuoi comandamenti che amo

e mediterò sui tuoi statuti.

(ZAIN)

Amos 8

Il paniere di frutti; annuncio della fine d’Israele

(A)Il Signore, Dio, mi fece vedere questo: c’era un paniere di frutti maturi.

Egli mi disse: «Amos, che cosa vedi?» Io risposi: «Un paniere di frutti maturi». E il Signore mi disse: «Anche la fine del mio popolo Israele è matura; io non lo risparmierò più.

Quel giorno i canti del palazzo diventeranno urli; grande sarà il numero dei cadaveri; saranno gettati dappertutto, in silenzio», dice il Signore, Dio.

(B)Ascoltate questo, voi che vorreste divorare il povero e distruggere gli umili del paese;

voi che dite: «Quando finirà il novilunio, perché possiamo vendere il grano? Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, diminuire l’efa, aumentare il siclo e usare bilance false per frodare,

per comprare con denaro i poveri, e l’indigente se deve un paio di sandali? E venderemo perfino lo scarto del grano!»

Il Signore lo ha giurato per colui che è la gloria di Giacobbe: «Non dimenticherò mai nessuna delle vostre opere.

Il paese non tremerà forse per questo motivo? Ogni suo abitante non sarà forse in lutto? Il paese si solleverà tutto quanto come il fiume, ondeggerà e si abbasserà come il fiume d’Egitto.

Quel giorno», dice il Signore, Dio, «io farò tramontare il sole a mezzogiorno e farò oscurare la terra in pieno giorno.

10 Trasformerò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento; coprirò di sacchi tutti i fianchi e ogni testa sarà rasa. Il paese piomberà nel lutto come quando muore un figlio unico; la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.

11 (C)«Ecco, vengono i giorni», dice il Signore, Dio, «in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete di ascoltare la parola del Signore.

12 Allora, vagando da un mare all’altro, dal settentrione al levante, correranno qua e là in cerca della parola del Signore, ma non la troveranno.

13 Quel giorno le belle ragazze e i giovani verranno meno per la sete.

14 Cadranno e non si rialzeranno più quelli che giurano per il peccato di Samaria e dicono: “Com’è vero che il tuo Dio vive, o Dan”, e: “Viva la via di Beer-Sceba!”».

Apocalisse 1:17-2:7

17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo[a]: «Non temere, io sono il primo e l’ultimo, 18 e il vivente[b]. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, [Amen;] e tengo le chiavi della morte e dell’Ades. 19 Scrivi dunque[c] le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in seguito, 20 il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra e dei sette candelabri d’oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri [che hai visto] sono le sette chiese.

Lettera alla chiesa di Efeso

(A)«All’angelo della chiesa di Efeso scrivi: queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro:

“Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli[d] ma non lo sono, e che li hai trovati bugiardi. So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amore del mio nome e non ti sei stancato[e]. Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò [presto] da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi. Tuttavia hai questo: che detesti le opere dei Nicolaiti[f], che anch’io detesto.

Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell’albero della vita, che è nel paradiso di Dio[g]”.

Matteo 23:1-12

Gesù condanna gli scribi e i farisei

23 (A)Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno [di osservare], ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. Infatti legano dei fardelli pesanti {e difficili da portare} e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie[a] e allungano le frange[b] [dei loro mantelli]; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: “Rabbì [, Rabbì]!” Ma voi non vi fate chiamare “Rabbì”; perché uno solo è il vostro Maestro [, il Cristo,] e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli[c]. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo; 11 ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. 12 Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra