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Book of Common Prayer

Daily Old and New Testament readings based on the Book of Common Prayer.
Duration: 861 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 30

Espressioni di lode per la liberazione

30 (A)Salmo. Cantico per l’inaugurazione della casa.

Di Davide.

Io ti esalto, o Signore, perché m’hai portato in alto

e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me.

O Signore, Dio mio,

io ho gridato a te e tu m’hai guarito.

O Signore, tu hai fatto risalire l’anima mia dal soggiorno dei morti,

tu m’hai ridato la vita perché io non scendessi nella tomba.

Salmeggiate al Signore, voi suoi fedeli,

celebrate la sua santità.

Poiché l’ira sua è solo per un momento,

ma la sua benevolenza è per tutta una vita.

La sera ci accompagna il pianto;

ma la mattina viene la gioia.

Quanto a me, nella mia prosperità, dicevo:

«Non sarò mai smosso».

O Signore, per la tua benevolenza avevi reso forte il mio monte;

tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi smarrito.

Ho gridato a te, o Signore;

ho supplicato il Signore dicendo:

«Che profitto avrai dal mio sangue se io scendo nella tomba?

Potrebbe la polvere celebrarti, predicare la tua verità?»

10 Ascolta, o Signore, e abbi pietà di me;

o Signore, sii tu il mio aiuto!

11 Tu hai mutato il mio dolore in danza;

hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia,

12 perché io[a] possa salmeggiare a te, senza mai tacere.

O Signore, Dio mio, io ti celebrerò per sempre.

Salmi 32

La felicità del peccatore perdonato

32 (A)Di Davide. Cantico.

Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata

e il cui peccato è coperto!

Beato l’uomo a cui il Signore non imputa l’iniquità[a]

e nel cui spirito non c’è inganno!

Finché ho taciuto, le mie ossa si consumavano

tra i lamenti che facevo tutto il giorno.

Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me,

il mio vigore inaridiva come per arsura d’estate. [Pausa]

Davanti a te ho ammesso il mio peccato,

non ho taciuto la mia iniquità.

Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al Signore»,

e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. [Pausa]

Perciò ogni uomo pio t’invochi mentre puoi essere trovato;

e qualora straripino le grandi acque,

esse, per certo, non giungeranno fino a lui.

Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità,

tu mi circonderai di canti di liberazione. [Pausa]

Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare;

io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te.

Non siate come il cavallo

e come il mulo, che non hanno intelletto,

la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia,

altrimenti non ti si avvicinano!

10 Molti dolori subirà l’empio;

ma chi confida nel Signore sarà circondato dalla sua grazia.

11 Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!

Gioite, voi tutti che siete retti di cuore!

Salmi 42-43

Libro secondo, Salmi 42–72(A)

Speranza in Dio

42 (B)[a]Al direttore del coro. Cantico dei figli di Core.

Come la cerva desidera i corsi d’acqua,

così l’anima mia anela a te, o Dio.

L’anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente;

quando verrò e comparirò in presenza di Dio?

Le mie lacrime sono diventate il mio cibo giorno e notte,

mentre mi dicono continuamente: «Dov’è il tuo Dio?»

Ricordo con profonda commozione

il tempo in cui camminavo con la folla verso la casa di Dio,

tra i canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.

Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me?

Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora;

egli è il mio salvatore e il mio Dio.

L’anima mia è abbattuta in me;

perciò io ripenso a te dal paese del Giordano,

dai monti dell’Ermon, dal monte Misar.

Un abisso chiama un altro abisso al fragore delle tue cascate;

tutte le tue onde e i tuoi flutti sono passati su di me.

Il Signore, di giorno, concedeva la sua grazia,

e io, la notte, innalzavo cantici per lui

come preghiera al Dio che mi dà vita.

Dirò a Dio, mio difensore: «Perché mi hai dimenticato?

Perché devo andare vestito a lutto per l’oppressione del nemico?»

10 Le mie ossa sono trafitte dagli insulti dei miei nemici,

che mi dicono continuamente: «Dov’è il tuo Dio?»

11 Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me?

Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora;

egli è il mio salvatore e il mio Dio.

43 (C)[b]Fammi giustizia, o Dio,

difendi la mia causa contro gente malvagia;

liberami dall’uomo falso e malvagio.

Tu sei il Dio che mi dà forza; perché mi hai abbandonato?

Perché devo andare vestito a lutto per l’oppressione del nemico?

Manda la tua luce e la tua verità, perché mi guidino,

mi conducano al tuo santo monte e alle tue dimore.

Allora mi avvicinerò all’altare di Dio,

al Dio della mia gioia e della mia esultanza;

e ti celebrerò con la cetra, o Dio, Dio mio!

Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me?

Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora;

egli è il mio salvatore e il mio Dio.

Esdra 4:7

Poi, al tempo di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. La lettera era scritta in caratteri aramaici e redatta in aramaico.

Esdra 4:11-24

11 Questo è il testo della lettera che inviarono al re Artaserse: I tuoi servi, che risiedono oltre il fiume, eccetera.

12 Sappia il re che i Giudei che sono partiti da te e giunti in mezzo a noi a Gerusalemme, ricostruiscono la città ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta. 13 Sappia dunque il re che se questa città si ricostruisce e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno più né tributo né imposta né pedaggio, e il tesoro dei re ne soffrirà. 14 Poiché noi mangiamo il sale del palazzo[a] e non ci sembra conveniente stare a vedere il danno del re, mandiamo al re questa informazione. 15 Si facciano delle ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri e, nel libro delle memorie, troverai e apprenderai che questa è una città ribelle, portatrice di sventure a re e a province, e che fin dai tempi antichi ci sono state rivolte. Per queste ragioni la città è stata distrutta. 16 Noi facciamo sapere al re che se questa città viene ricostruita e le sue mura vengono rialzate, tu non avrai più il dominio su questo lato del fiume[b].

17 Il re mandò questa risposta a Reum, il governatore, a Simsai, il segretario, e agli altri loro colleghi che stavano a Samaria e altrove di là dal fiume: «Salute, eccetera.

18 La lettera che ci avete mandato è stata fedelmente letta in mia presenza; 19 e io ho dato ordine di far delle ricerche. Si è trovato che fin dai tempi antichi codesta città è insorta contro i re e ci sono stati tumulti e rivolte. 20 Vi sono stati a Gerusalemme dei re potenti, che dominarono su tutto il paese che è di là dal fiume, e ai quali si pagavano tributi, imposte e pedaggio. 21 Date dunque ordine che quella gente sospenda i lavori, e che quella città non sia ricostruita finché non ne dia l’ordine io stesso. 22 Badate di non essere negligenti in questo, affinché la situazione non peggiori a danno dei re».

23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta in presenza di Reum, di Simsai il segretario e dei loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li obbligarono, a mano armata, a sospendere i lavori. 24 Allora fu sospesa l’opera della casa di Dio a Gerusalemme, e rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia.

Filemone

Indirizzo e saluti(A)

(B)Paolo, prigioniero[a] di Cristo Gesù, e il fratello Timoteo, al caro Filemone[b], nostro collaboratore, alla sorella Apfia[c], ad Archippo, nostro compagno d’armi, e alla chiesa che si riunisce in casa tua: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.

(C)Io ringrazio continuamente il mio Dio, ricordandomi di te nelle mie preghiere, perché sento parlare dell’amore e della fede che hai verso il Signore Gesù e verso tutti i santi. Chiedo a lui che la fede che ci è comune diventi efficace nel farti riconoscere tutto il bene che noi possiamo compiere, alla gloria di Cristo[d]. Infatti ho provato[e] una grande gioia e consolazione per il tuo amore, perché per opera tua, fratello, il cuore dei santi è stato confortato.

Paolo interviene in favore di Onesimo

(D)Perciò, pur avendo molta libertà in Cristo di comandarti quello che conviene fare, preferisco fare appello al tuo amore, semplicemente come Paolo, vecchio e ora anche prigioniero di Cristo Gesù; 10 ti prego per mio figlio che ho generato mentre ero in catene, per Onesimo[f], 11 un tempo inutile a te, ma che ora è utile[g] a te e a me. 12 Te lo rimando, lui, che amo come il mio cuore[h].

13 Avrei voluto tenerlo con me, perché in vece tua mi servisse nelle catene che porto a motivo del vangelo; 14 ma non ho voluto fare nulla senza il tuo consenso, perché la tua buona azione non fosse forzata, ma volontaria. 15 Forse proprio per questo egli è stato lontano da te per un po’ di tempo, perché tu lo riavessi per sempre; 16 non più come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora molto più a te, sia sul piano umano[i] sia nel Signore!

17 Se dunque tu mi consideri in comunione con te, accoglilo come me stesso. 18 Se ti ha fatto qualche torto o ti deve qualcosa, addebitalo a me. 19 Io, Paolo, lo scrivo di mia propria mano: pagherò io; per non dirti che tu mi sei debitore perfino di te stesso. 20 Sì, fratello, io vorrei che tu mi fossi utile nel Signore; rasserena il mio cuore in Cristo[j].

21 Ti scrivo fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che farai anche più di quel che ti chiedo.

22 (E)Al tempo stesso preparami un alloggio, perché spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi restituito.

23 Epafra, mio compagno di prigionia in Cristo Gesù, ti saluta. 24 Così pure Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei collaboratori.

25 La grazia del Signore [nostro] Gesù Cristo sia con il vostro spirito. [Amen.]

Matteo 12:33-42

33 O fate l’albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l’albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l’albero. 34 Razza di vipere, come potete dire cose buone essendo malvagi? Poiché dall’abbondanza del cuore la bocca parla. 35 L’uomo buono dal suo buon tesoro[a] trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. 36 Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio; 37 poiché in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato».

Il segno di Giona; la regina di Seba

38 (A)Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli[b]: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». 39 Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 40 Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. 41 I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c’è più che Giona! 42 La regina del mezzogiorno comparirà nel giudizio con questa generazione e la condannerà; perché ella venne dalle estremità della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c’è più che Salomone!

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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