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Gioia e trionfo nei cieli; le nozze dell'Agnello

19 (A)Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come di una folla immensa, che diceva: «*Alleluia[a]! La salvezza, la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, perché veritieri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione e ha vendicato il sangue dei suoi servi, chiedendone conto alla mano di lei[b]». E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli[c]».

Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono, e dissero: «Amen! Alleluia!»

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Footnotes

  1. Apocalisse 19:1 Alleluia, lett. lodate il Signore.
  2. Apocalisse 19:2 +De 32:43.
  3. Apocalisse 19:3 +Is 34:10.

Canto trionfale d'Israele

15 (A)Allora *Mosè e i figli d'*Israele cantarono questo cantico al Signore:
«Io canterò al Signore, perché è sommamente glorioso;
ha precipitato in mare cavallo e cavaliere.

Il Signore è la mia forza e l'oggetto del mio cantico;
egli è stato la mia salvezza.
Questi è il mio Dio, io lo glorificherò,
è il Dio di mio padre, io lo esalterò.

Il Signore è un guerriero,
il suo nome è il Signore.

Egli ha gettato in mare i carri del *faraone, e il suo esercito;
e i suoi migliori condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso.

Gli abissi li ricoprono;
sono andati a fondo come una pietra.

La tua destra, o Signore, è ammirevole per la sua forza.
La tua destra, o Signore, schiaccia i nemici.

Con la grandezza della tua maestà,
tu rovesci i tuoi avversari;
tu scateni la tua ira,
essa li consuma come stoppia.

Al soffio delle tue narici le acque si sono ammucchiate,
le onde si sono rizzate come un muro,
i flutti si sono fermati nel cuore del mare.

Il nemico diceva: “Inseguirò, raggiungerò,
dividerò le spoglie,
io mi sazierò di loro;
sguainerò la mia spada, la mia mano li sterminerà!;

10 ma tu hai soffiato il tuo vento
e il mare li ha sommersi;
sono affondati come piombo in acque profonde.

11 Chi è pari a te fra gli dèi, o Signore?
Chi è pari a te, splendido nella tua santità,
tremendo anche a chi ti loda,
operatore di prodigi?

12 Tu hai steso la destra,
la terra li ha ingoiati.

13 Tu hai condotto con la tua bontà
il popolo che hai riscattato;
l'hai guidato con la tua potenza
alla tua santa dimora.

14 I popoli lo hanno udito e tremano.
L'angoscia ha colto gli abitanti della *Filistia.

15 Già sono smarriti i capi di *Edom,
il tremito prende i potenti di *Moab,
tutti gli abitanti di *Canaan vengono meno.

16 Spavento e terrore piomberà su di loro.
Per la forza del tuo braccio
diventeranno muti come una pietra,
finché il tuo popolo, o Signore, sia passato,
finché sia passato il popolo che ti sei acquistato.

17 Tu li introdurrai e li pianterai sul monte che ti appartiene,
nel luogo che hai preparato, o Signore, per tua dimora,
nel *santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito.

18 Il Signore regnerà per sempre, in eterno».

19 Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico[a] quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare,
e il Signore fece ritornare su di loro le acque del mare,
ma i figli d'Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare.

20 Allora *Maria, la *profetessa, sorella d'*Aaronne, prese in mano il timpano e tutte le donne uscirono dietro a lei, con timpani e danze. 21 E Maria rispondeva:
«Cantate al Signore, perché è sommamente glorioso:
ha precipitato in mare cavallo e cavaliere».

Israele nel deserto(B)

Le acque di Mara

22 (C)Poi Mosè fece partire gli Israeliti dal mar Rosso ed essi si diressero verso il deserto di Sur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. 23 Quando giunsero a Mara[b], non potevano bere l'acqua di Mara, perché era amara; perciò quel luogo fu chiamato Mara. 24 Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?» 25 Egli gridò al Signore; e il Signore gli mostrò un legno. Mosè lo gettò nell'acqua, e l'acqua divenne dolce. È lí che il Signore diede al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, dicendo: 26 «Se tu ascolti attentamente la voce del Signore che è il tuo Dio, e fai ciò che è giusto agli occhi suoi, porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce».

27 Poi giunsero a Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono lí presso le acque.

Footnotes

  1. Esodo 15:19 Mosè e i figli d'Israele cantarono questo cantico non compare nel testo ebraico, ma è implicito nell'informazione contenuta in v. 1.
  2. Esodo 15:23 Mara, lett. amarezza.

Le sette coppe dell'ira di Dio

16 (A)Allora udii dal *tempio una gran voce che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio».

Il primo andò e versò la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa colpí gli uomini che avevano il marchio della *bestia e che adoravano la sua immagine.

Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; esso divenne sangue simile a quello di un morto, e ogni essere vivente che si trovava nel mare morí.

Poi il terzo angelo versò la sua coppa nei fiumi e nelle sorgenti; e le acque diventarono sangue. Udii l'angelo delle acque che diceva: «Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver cosí giudicato. Essi infatti hanno versato il sangue dei santi e dei *profeti, e tu hai dato loro sangue da bere; è quello che meritano». E udii dall'altare una voce che diceva: «Sí, o Signore, Dio onnipotente, veritieri e giusti sono i tuoi giudizi».

Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria.

10 Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia. Il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, 11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.

12 Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall'Oriente. 13 E vidi uscire dalla bocca del *dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. 14 Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. 15 (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). 16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon[a].

17 Poi il settimo angelo versò la sua coppa nell'aria; e dal tempio uscí una gran voce proveniente dal trono, che diceva: «È fatto». 18 E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto cosí forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n'è avuto uno altrettanto disastroso.

19 La grande città si divise in tre parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di *Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. 20 Ogni isola scomparve e i monti non furono piú trovati. 21 E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un *talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello.

Footnotes

  1. Apocalisse 16:16 Harmaghedon, lett. il monte di Meghiddo.