Revised Common Lectionary (Semicontinuous)
120 «Canto dei pellegrinaggi.» Nella mia angoscia ho gridato all'Eterno, ed egli mi ha risposto.
2 O Eterno, liberami dalle labbra bugiarde e dalla lingua ingannatrice.
3 Che ti sarà dato o che ti sarà aggiunto, o lingua bugiarda?
4 Frecce acuminate di un prode, con carboni di ginepro.
5 Me infelice che abito in Mescek, e dimoro fra le tende di Kedar!
6 Troppo a lungo ho dimorato con quelli che odiano la pace.
7 Io sono per la pace; essi invece, quando parlo, sono per la guerra.
18 Sedekia aveva ventun anni quando iniziò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figlia di Geremia di Libnah.
19 Egli fece ciò che è male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Jehoiakim.
20 Questo accadde in Gerusalemme e Giuda a motivo dell'ira dell'Eterno, che alla fine li cacciò via dalla sua presenza. Sedekia poi si ribellò al re di Babilonia.
25 Nel nono anno del suo regno nel decimo mese, il dieci del mese, avvenne che Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, si accampò contro di lei e le costruí intorno opere d'assedio.
2 Cosí la città rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedekia.
3 Al nono giorno del quarto mese, la fame era cosí grave in città, che non c'era piú pane per il popolo del paese.
4 Allora fu aperta una breccia nelle mura della città e tutti gli uomini di guerra fuggirono di notte, per la via della porta fra le due mura, che si trovava presso il giardino del re, nonostante i Caldei fossero tutt'intorno alla città. Cosí il re prese la via dell'Arabah.
5 Ma l'esercito dei Caldei inseguí il re e lo raggiunse nella pianura di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui.
6 Cosí essi catturarono il re e lo condussero dal re di Babilonia a Riblah, dove fu pronunciata contro di lui la sentenza.
7 Uccisero quindi i figli di Sedekia sotto i suoi occhi; poi cavarono gli occhi a Sedekia, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero in Babilonia.
8 Il settimo giorno del quinto mese (era il diciannovesimo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), giunse a Gerusalemme Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, servo del re di Babilonia.
9 Egli bruciò la casa dell'Eterno e il palazzo del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, cioè tutte le case dei nobili.
10 Così tutto l'esercito dei Caldei che era con il capitano della guardia, demolí le mura tutt'intorno a Gerusalemme.
11 Poi Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della folla.
12 Ma il capitano della guardia lasciò alcuni dei piú poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, i carrelli e il mare di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, e ne portarono il bronzo a Babilonia.
14 Essi presero anche le padelle le palette i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo usati nel servizio del tempio.
15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri e le coppe, ciò che era d'oro puro e d'argento puro.
16 Quanto alle due colonne, al mare e ai carrelli che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso che non si poteva calcolare.
17 L'altezza di una colonna era di diciotto cubiti; su di essa vi era un capitello di bronzo. L'altezza del capitello era di tre cubiti; tutt'intorno al capitello c'era un reticolo e delle melagrane, tutto di bronzo. L'altra colonna, con il reticolo era identica a questa.
18 Il capitano della guardia prese Seraiah, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre portinai.
19 Dalla città egli prese anche un eunuco che comandava gli uomini di guerra, cinque uomini fra i consiglieri personali del re che furono trovati in città il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese che furono trovati in città.
20 Cosí Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Riblah;
21 e il re di Babilonia li fece uccidere a Riblah nel paese di Hamath. Cosí Giuda fu deportato lontano dal suo paese.
20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono.
21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, cosí anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.
22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, cosí tutti saranno vivificati in Cristo.
23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.
24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza.
25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.
27 Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa.
28 E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono essi battezzati per i morti?
30 Perché siamo anche noi in pericolo ad ogni ora?
31 Io muoio ogni giorno per il vanto di voi, che ho in Cristo Gesú nostro Signore.
32 Se ho combattuto in Efeso con le fiere per motivi umani, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.
33 Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.
34 Ritornate ad essere sobri e retti e non peccate, perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.
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