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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 39

La fragilità dell’uomo

39 (A)Al direttore del coro. Per Iedutun.

Salmo di Davide.

Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta

per non peccare con le mie parole;

metterò un freno alla mia bocca,

finché l’empio mi starà davanti».

Come un muto sono stato in silenzio,

ho taciuto senz’averne bene;

anzi, il mio dolore s’è inasprito.

Il mio cuore ardeva dentro di me;

mentre meditavo, un fuoco s’è acceso;

allora la mia lingua ha parlato.

O Signore, fammi conoscere la mia fine

e quale sia la misura dei miei giorni.

Fa’ che io sappia quanto sono fragile.

Ecco, tu hai ridotto la mia esistenza

alla lunghezza di qualche palmo,

la mia durata è come nulla davanti a te;

certo, ogni uomo, benché saldo in piedi, non è che vanità. [Pausa]

Certo, l’uomo va e viene come un’ombra;

certo, si affanna per quel che è vanità;

egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà.

E ora, o Signore, che aspetto?

La mia speranza è in te.

Liberami da tutti i miei peccati;

non abbandonarmi agli scherni dello stolto.

Sto in silenzio, non aprirò bocca,

perché sei tu che hai agito.

10 Allontana da me il tuo flagello!

Io mi consumo sotto i colpi della tua mano.

11 Castigando la sua iniquità, tu correggi l’uomo,

distruggi come un tarlo quel che ha di più caro;

certo, ogni uomo non è che vanità. [Pausa]

12 O Signore, ascolta la mia preghiera,

porgi orecchio al mio grido;

non essere insensibile alle mie lacrime,

poiché io sono uno straniero davanti a te,

un pellegrino, come tutti i miei padri.

13 Distogli il tuo sguardo, perché io respiri,

prima di andarmene e scomparire.

Giobbe 28:12-29:10

12 Ma la saggezza, dove trovarla? Dov’è il luogo dell’intelligenza?

13 L’uomo non ne sa la via[a], non la si trova sulla terra dei viventi.

14 L’abisso dice: “Non è in me”; il mare dice: “Non sta da me”.

15 Non la si ottiene in cambio d’oro, né la si compra a peso d’argento.

16 Non la si acquista con l’oro di Ofir, con l’ònice prezioso e con lo zaffiro.

17 L’oro e il vetro non reggono al suo confronto, non la si dà in cambio di vasi d’oro fino.

18 Non si parli di corallo, di cristallo; la saggezza vale più delle perle.

19 Il topazio d’Etiopia non può starle a confronto, l’oro puro non ne controbilancia il valore.

20 Da dove viene dunque la saggezza? Dov’è il luogo dell’intelligenza?

21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo.

22 L’abisso e la morte dicono: “Ne abbiamo avuto qualche sentore”.

23 Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede,

24 perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra, perch’egli vede tutto quello che è sotto i cieli.

25 Quando regolò il peso del vento e fissò la misura delle acque,

26 quando diede una legge alla pioggia e tracciò la strada al lampo dei tuoni,

27 allora la vide e la rivelò, la stabilì e anche l’investigò.

28 E disse all’uomo: “Ecco, temere il Signore, questa è saggezza, fuggire il male è intelligenza!”».

Ultima replica di Giobbe: prosperità e felicità del passato

29 (A)Giobbe riprese il suo discorso e disse:

«Oh, potessi tornare come ai mesi di una volta, come ai giorni in cui Dio mi proteggeva,

quando la sua lampada mi risplendeva sul capo e alla sua luce io camminavo nelle tenebre!

Oh, fossi com’ero ai giorni della mia maturità, quando Dio vegliava amico sulla mia tenda,

quando l’Onnipotente stava ancora con me e avevo i miei figli intorno a me;

quando mi lavavo i piedi nel latte e dalla roccia mi fluivano ruscelli d’olio!

Se uscivo per andare alla porta della città e mi facevo preparare il seggio sulla piazza,

i giovani, al vedermi, si ritiravano, i vecchi si alzavano e rimanevano in piedi;

i notabili cessavano di parlare e si mettevano la mano sulla bocca;

10 la voce dei capi diventava muta, la lingua si attaccava al loro palato.

Apocalisse 8:1-5

Apertura del settimo sigillo

(A)Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora.

Poi vidi i sette angeli che stanno in piedi davanti a Dio, e furono date loro sette trombe.

E venne un altro angelo con un incensiere d’oro; si fermò presso l’altare e gli furono dati molti profumi affinché li offrisse con le preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro posto davanti al trono. E dalla mano dell’angelo il fumo dei profumi salì davanti a Dio, insieme alle preghiere dei santi. Poi l’angelo prese l’incensiere, lo riempì del fuoco dell’altare e lo gettò sulla terra, e ci furono tuoni, voci, lampi e un terremoto.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra