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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 139:1-6

Onniscienza di Dio

139 (A)Al direttore del coro.
Salmo di *Davide.
Signore, tu mi hai esaminato e mi
conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
tu comprendi da lontano il mio
pensiero.

Tu mi scruti quando cammino
e quando riposo,
e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,
che tu, Signore, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte
e alle spalle,
e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è
meravigliosa,
troppo alta perché io possa arrivarci.

Salmi 139:13-18

13 Sei tu che hai formato le mie reni,
che mi hai intessuto nel seno
di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato
fatto in modo stupendo.
Meravigliose sono le tue opere,
e l'anima mia lo sa molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste,
quando fui formato in segreto
e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo
e nel tuo libro erano tutti scritti
i giorni che mi eran destinati,
quando nessuno d'essi era sorto ancora.

17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!
Quant'è grande il loro insieme!

18 Se li voglio contare, sono piú
numerosi della sabbia;
quando mi sveglio sono ancora con te.

1 Samuele 1:1-18

Eli e Samuele, gli ultimi due giudici d'Israele(A)(B)

Nascita di Samuele

(C)C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di *Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliú, figlio di Toú, figlio di Suf, efraimita. Aveva due mogli: una di nome *Anna e l'altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. Quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il Signore degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di *Eli, Ofni e Fineas, *sacerdoti del Signore.

Nel giorno in cui Elcana offrí il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il Signore l'avesse fatta sterile. La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l'aveva fatta sterile. Cosí avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del Signore, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava piú. Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse piú di dieci figli?

(D)Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del *tempio del Signore. 10 Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il Signore piangendo dirottamente. 11 Fece un voto e disse: «O Signore degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore. 16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». 17 Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'*Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» 18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Cosí la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu piú quello di prima.

Atti 25:1-12

Paolo davanti a Festo, il nuovo governatore

25 (A)*Festo, dunque, giunse nella sua provincia, e tre giorni dopo salí da *Cesarea a *Gerusalemme. I capi dei *sacerdoti e i notabili dei Giudei gli presentarono le loro accuse contro *Paolo; e con intenzioni ostili, lo pregavano, chiedendo come un favore, che lo facesse venire a Gerusalemme. Essi intanto avrebbero preparato un'imboscata per ucciderlo durante il viaggio. Ma Festo rispose che Paolo era custodito a Cesarea, e che egli stesso doveva partir presto. «Quelli dunque che hanno autorità tra di voi», disse egli, «scendano con me e se vi è in quest'uomo qualche colpa, lo accusino».

Rimasto tra di loro non piú di otto o dieci giorni, Festo discese a Cesarea; e il giorno dopo, sedendo in tribunale, ordinò che Paolo gli fosse condotto davanti. Quand'egli giunse, i Giudei che erano scesi da Gerusalemme lo circondarono, portando contro di lui numerose e gravi accuse, che non potevano provare; mentre Paolo diceva a sua difesa: «Io non ho peccato né contro la legge dei Giudei, né contro il *tempio, né contro *Cesare». Ma Festo, volendo far cosa gradita ai Giudei, disse a Paolo: «Vuoi salire a Gerusalemme ed essere giudicato in mia presenza intorno a queste cose?» 10 Ma Paolo rispose: «Io sto qui davanti al tribunale di Cesare, dove debbo essere giudicato; non ho fatto nessun torto ai Giudei, come anche tu sai molto bene. 11 Se dunque sono colpevole e ho commesso qualcosa da meritare la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c'è nulla di vero, nessuno mi può consegnare nelle loro mani. Io mi appello a Cesare». 12 Allora Festo, dopo aver conferito con il Consiglio, rispose: «Tu ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai».

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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