Revised Common Lectionary (Semicontinuous)
35 «Di Davide» O Eterno, contendi con quelli che contendono con me; combatti con quelli che combattono contro di me.
2 Prendi lo scudo e la corazza e levati in mio aiuto.
3 Tira fuori la lancia e sbarra il passo a quelli che mi perseguitano; dì all'anima mia: «sono la tua salvezza».
4 Siano confusi e svergognati quelli che cercano la mia vita, voltino le spalle e siano confusi quelli che tramano del male contro di me.
5 Siano come pula al vento e l'angelo dell'Eterno li scacci.
6 Sia la loro via tenebrosa e sdrucciolevole, e dell'Eterno li insegua.
7 Poiché senza motivo mi hanno teso di nascosto la loro rete; senza motivo mi hanno scavato una fossa.
8 Un'improvvisa rovina piombi loro addosso, siano presi nella rete che hanno nascosto e cadano nella fossa che hanno preparato per la mia rovina.
9 Allora l'anima mia esulterà nell'Eterno e si rallegrerà nella sua salvezza.
10 Tutte le mie ossa diranno: «O Eterno chi è pari a te, che liberi il misero da chi è piú forte di lui, il misero e il bisognoso da chi lo deruba?».
29 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme, al residuo degli anziani, in cattività, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nebukadnetsar aveva condotto in cattività da Gerusalemme a Babilonia.
2 (Questo avvenne dopo che il re Jekoniah, la regina, gli eunuchi, i principi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri furono usciti da Gerusalemme).
3 La lettera fu recata per mezzo di Elasah, figlio di Shafan, e di Ghemariah, figlio di Hilkiah, che Sedekia, re di Giuda, aveva mandato a Babilonia da Nebukadnetsar, re di Babilonia. Essa diceva:
4 «Cosí dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, a tutti i deportati che io ho fatto condurre in cattività da Gerusalemme a Babilonia:
5 Costruite case e abitatele, piantate giardini e mangiate i loro frutti.
6 Prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli e date le vostre figlie a marito, perché generino figli e figlie e perché là moltiplichiate e non diminuiate.
7 Cercate il bene della città dove vi ho fatti condurre in cattività e pregate l'Eterno per essa, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere.
8 Cosí dice infatti l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Non vi traggano in inganno i vostri profeti e i vostri indovini che sono in mezzo a voi, e non date retta ai sogni che fate.
9 Poiché vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati», dice l'Eterno.
10 «Cosí dice l'Eterno: Quando saranno compiuti settant'anni per Babilonia, io vi visiterò e manderò ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi ritornare in questo luogo.
11 Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza.
12 Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò.
13 Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore.
14 Io mi farò trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi farò tornare dalla vostra cattività; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattività.
5 Cosí giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gadareni.
2 E, come Gesú scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo,
3 il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene.
4 Infatti piú volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo.
5 Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre.
6 Ora, quando vide Gesú da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti,
7 e dando un gran grido, disse: «Che c'è fra me e te, Gesú Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!».
8 Perché egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!».
9 Poi Gesú gli domandò: «Qual è il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io mi chiamo Legione, perché siamo molti».
10 E lo supplicava con insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione.
11 Or vi era là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava.
12 Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perché entriamo in essi».
13 E Gesú prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò giú per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare.
14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che era accaduto.
15 Giunti che furono da Gesú, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura.
16 E quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro ciò che era successo all'indemoniato e il fatto dei porci.
17 Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro territorio.
18 Mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui
19 ma Gesú non glielo permise; gli disse invece: «Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te».
20 Egli se ne andò e cominciò a predicare per la Decapoli tutto quanto Gesú gli aveva fatto; tutti restavano meravigliati.
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