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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 79

Supplica in favore di Gerusalemme

79 (A)Salmo di Asaf.

O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità,

hanno profanato il tuo santo tempio,

hanno ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine;

hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo,

la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme

e non c’è stato alcuno che li seppellisse.

Noi siamo diventati oggetto di derisione per i nostri vicini,

oggetto di scherno e di derisione per quelli che ci circondano.

Fino a quando, Signore, sarai tu adirato?

La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

Riversa l’ira tua sulle nazioni che non ti conoscono

e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato Giacobbe

e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare a nostro danno le colpe dei nostri antenati;

affrèttati, ci vengano incontro le tue compassioni,

poiché siamo molto afflitti.

Soccorrici, o Dio della nostra salvezza,

per la gloria del tuo nome;

liberaci, e perdona i nostri peccati,

per amore del tuo nome.

10 Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?»

Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi,

la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;

secondo la potenza del tuo braccio,

salva quelli che sono condannati a morte[a].

12 Restituisci ai nostri vicini sette volte tanto

l’oltraggio che ti hanno fatto, o Signore!

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,

ti celebreremo in eterno,

proclameremo la tua lode per ogni età.

Michea 4:6-13

(A)«Quel giorno», dice il Signore, «io raccoglierò le pecore zoppe, radunerò quelle che erano state scacciate e quelle che io avevo trattato duramente.

Di quelle zoppe io farò un resto che sussisterà; di quelle scacciate lontano, una nazione potente. Il Signore regnerà su di loro, sul monte Sion, da allora e per sempre.

A te, torre del gregge, colle della figlia di Sion, a te verrà, a te verrà l’antico dominio, il regno che spetta alla figlia di Gerusalemme».

Schiavitù e liberazione d’Israele

(B)Ora, perché gridi così forte? Non c’è più nessun re dentro di te? Il tuo consigliere è forse perito, al punto che l’angoscia ti colga come una donna che partorisce?

10 Soffri e gemi, figlia di Sion, come donna che partorisce, perché ora uscirai dalla città, abiterai per i campi e andrai fino a Babilonia. Là tu sarai liberata, là il Signore ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici.

11 Ora molte nazioni si sono adunate contro di te e dicono: «Sia profanata, e i nostri occhi godano alla vista di Sion!»

12 Ma esse non conoscono i pensieri del Signore, non comprendono i suoi disegni, poiché egli le raduna come covoni sull’aia.

13 «Figlia di Sion, àlzati, trebbia! perché io farò in modo che il tuo corno sia di ferro e le tue unghie siano di bronzo; tu triterai molti popoli, consacrerai i loro guadagni al Signore e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra».

Apocalisse 18:1-10

18 (A)Dopo queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore[a]. Egli gridò con voce potente[b]: «È caduta, è caduta Babilonia[c] la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro[d] e abominevole[e]. Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso».

Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi[f]; perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo[g] e Dio si è ricordato delle sue iniquità. Usatele il trattamento che lei ha usato [con voi], datele doppia retribuzione per le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio. Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato se stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: “Io sono regina[h], non sono vedova e non vedrò mai lutto”. Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco[i]; poiché potente è Dio, il Signore che l’ha giudicata[j].

(B)«I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno[k] e faranno cordoglio per lei. 10 Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: “Ahi! ahi! Babilonia, la grande città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!”

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra