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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 10

Il castigo dell’empio

10 (A)O Signore, perché te ne stai lontano?

Perché ti nascondi in tempo d’angoscia?

L’empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri;

essi rimangono presi nelle insidie tese dai malvagi;

poiché l’empio si gloria delle brame dell’anima sua,

benedice il rapace e disprezza il Signore.

L’empio, con viso altero, dice: «Il Signore non farà inchieste».

Tutti i suoi pensieri sono: «Non c’è Dio!»

Le sue vie son prospere in ogni tempo;

cosa troppo alta per lui sono i tuoi giudizi;

con un soffio egli disperde tutti i suoi nemici.

Egli dice in cuor suo: «Non sarò mai smosso;

d’età in età non m’accadrà male alcuno».

La sua bocca è piena di maledizione, di frodi e di violenza;

sotto la sua lingua c’è malizia e iniquità[a].

Egli sta in agguato nei villaggi,

uccide l’innocente in luoghi nascosti;

i suoi occhi spiano il misero.

Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua tana,

sta in agguato per sorprendere il misero;

egli sorprende lo sventurato trascinandolo nella sua rete.

10 Se ne sta quatto e chino

e gli infelici soccombono alla sua forza.

11 Dice in cuor suo: «Dio dimentica,

nasconde la sua faccia, non vedrà mai».

12 Ergiti, o Signore! O Dio, alza la tua mano!

Non dimenticare i miseri.

13 Perché l’empio disprezza Dio?

Perché dice in cuor suo: «Non ne chiederà conto»?

14 Invece tu hai visto; poiché tu guardi la malvagità

e l’oppressione per poi ripagare con la tua mano.

A te si abbandona il misero;

tu sei il sostegno dell’orfano.

15 Spezza il braccio dell’empio e del malvagio;

chiedi conto della sua empietà, finché tu non ne trovi più.

16 Il Signore è re in eterno;

le nazioni sono state sterminate dalla sua terra.

17 O Signore, tu esaudisci il desiderio degli umili;

tu fortifichi il cuor loro, porgi il tuo orecchio

18 per rendere giustizia all’orfano e all’oppresso,

affinché l’uomo, che è fatto di terra, cessi d’incutere spavento.

Geremia 7:1-15

Rimproveri e avvertimenti

(A)Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore:

«Fèrmati alla porta della casa del Signore e là proclama questa parola: “Ascoltate la parola del Signore, voi tutti, uomini di Giuda, che entrate per queste porte per prostrarvi davanti al Signore!

Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Cambiate le vostre vie e le vostre opere, e io vi farò abitare in questo luogo.

Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo: ‘Questo è il tempio del Signore, il tempio del Signore, il tempio del Signore!’

Ma se cambiate veramente le vostre vie e le vostre opere, se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri,

se non opprimete lo straniero, l’orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate per vostra sciagura dietro ad altri dèi,

io allora vi farò abitare in questo luogo, nel paese che allora diedi ai vostri padri per sempre.

Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole false, che non giovano a nulla.

Voi rubate, uccidete, commettete adultèri, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dèi che prima non conoscevate,

10 e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa sulla quale è invocato il mio nome. Voi dite: ‘Siamo salvi!’ Perciò commettete tutte queste abominazioni.

11 È forse, agli occhi vostri, una spelonca di ladri[a] questa casa sulla quale è invocato il mio nome? Ecco, tutto questo io l’ho visto”, dice il Signore.

12 “Andate al mio luogo che era a Silo, dove una volta avevo messo il mio nome, e guardate come l’ho trattato, a causa della malvagità del mio popolo d’Israele.

13 Ora, poiché avete commesso tutte queste cose”, dice il Signore, “poiché vi ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non avete dato ascolto, poiché vi ho chiamati e voi non avete risposto,

14 io tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome e nella quale riponete la vostra fiducia, e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo:

15 vi caccerò dalla mia presenza, come ho cacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim”.

Ebrei 3:7-4:11

Il riposo di Dio

(A)Perciò, come dice lo Spirito Santo:

«Oggi, se udite la sua voce,
non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, come nel giorno della tentazione nel deserto,
dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto le mie opere per quarant’anni!
10  Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: “Sono sempre traviati di cuore, non hanno conosciuto le mie vie”;
11 così giurai nella mia ira: “Non entreranno nel mio riposo!”»[a].

12 Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo che vi allontani dal Dio vivente; 13 ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si può dire: «Oggi», perché nessuno di voi s’indurisca per la seduzione del peccato. 14 Infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che manteniamo ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, 15 mentre ci viene detto:

«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori, come nel giorno della ribellione»[b].

16 Infatti, chi furono quelli che dopo averlo udito si ribellarono? Non furono forse tutti quelli che erano usciti dall’Egitto, sotto la guida di Mosè? 17 Chi furono quelli di cui Dio si disgustò per quarant’anni? Non furono quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto[c]? 18 A chi giurò che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? 19 Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della loro incredulità.

(B)Stiamo dunque attenti: la promessa di entrare nel suo riposo è ancora valida e nessuno di voi deve pensare di esserne escluso. Poiché a noi come a loro è stata annunciata una buona notizia; a loro però la parola della predicazione non giovò a nulla, non essendo stata assimilata per fede da quelli che l’avevano ascoltata[d]. Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo, come Dio ha detto:

«Così giurai nella mia ira:
“Non entreranno nel mio riposo!”»[e].

E così disse, benché le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Infatti, in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, è detto così:

«Dio si riposò il settimo giorno da tutte le sue opere»[f];

e di nuovo nel medesimo passo:

«Non entreranno nel mio riposo!»[g]

Poiché risulta che alcuni devono entrarci, e quelli ai quali la buona notizia fu prima annunciata non vi entrarono a motivo della loro disubbidienza, Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo per mezzo di Davide[h], dopo tanto tempo, come si è detto prima:

«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!»[i]

Infatti, se Giosuè avesse dato loro il riposo, Dio non parlerebbe ancora di un altro giorno. Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; 10 infatti chi entra nel riposo di Dio[j] si riposa anche lui dalle proprie opere, come Dio si riposò dalle sue.

11 Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra