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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 120

Sofferenza del deportato

120 (A)Canto dei pellegrinaggi.

Nella mia angoscia ho invocato il Signore,

ed egli mi ha risposto.

Signore, libera l’anima mia dalle labbra bugiarde,

dalla lingua ingannatrice.

Che ti sarà dato e che ti sarà aggiunto,

lingua ingannatrice?

Frecce appuntite di guerriero,

con carboni di ginepro.

Misero me che soggiorno in Mesec

e abito fra le tende di Chedar!

L’anima mia troppo a lungo ha dimorato

con chi odia la pace!

Io sono per la pace;

ma, quando parlo, essi sono per la guerra.

2 Re 24:18-25:21

Sedechia, ultimo re di Giuda

18 (A)Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Camutal, figlia di Geremia, da Libna.

19 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, in tutto e per tutto come aveva fatto Ioiachim. 20 A causa dell’ira del Signore contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che il Signore li cacciò via dalla sua presenza. E Sedechia si ribellò al re di Babilonia.

25 L’anno nono del regno di Sedechia, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò di fronte a essa e le costruì attorno delle trincee. La città fu assediata fino all’undicesimo anno del re Sedechia.

Il nono giorno del quarto[a] mese la carestia era grave nella città; e non c’era più pane per il popolo del paese. Allora venne fatta una breccia nelle mura della città. Tutta la gente di guerra fuggì, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimità del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la città da ogni parte; e il re prese la via della pianura, ma l’esercito dei Caldei lo inseguì, lo raggiunse nella pianura di Gerico e tutto l’esercito di lui si disperse e lo abbandonò. Allora i Caldei presero il re e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunciata la sentenza contro di lui. I figli di Sedechia furono uccisi in sua presenza; poi cavarono gli occhi a Sedechia, lo incatenarono con una doppia catena di bronzo e lo portarono a Babilonia.

Distruzione di Gerusalemme e del tempio; ultima deportazione

(B)Il settimo giorno del quinto mese – era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia – Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, funzionario del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, bruciò il tempio del Signore e il palazzo del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case dei grandi personaggi. 10 Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, abbatté tutte le mura di Gerusalemme.

11 Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò i superstiti che erano rimasti nella città, i fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia e il resto della popolazione. 12 Il capitano della guardia non lasciò che alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.

13 I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nella casa del Signore, le basi e il Mare di bronzo che era nella casa del Signore, e ne portarono via il metallo a Babilonia. 14 Presero le pignatte, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva il servizio. 15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri, le bacinelle: ciò che era d’oro e ciò che era d’argento. 16 Quanto alle due colonne, al Mare e alle basi che Salomone aveva fatte per la casa del Signore, il metallo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile. 17 Ciascuna di queste colonne era alta diciotto cubiti[b] e aveva sopra un capitello di bronzo alto tre cubiti[c]; e attorno al capitello c’erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di bronzo; così era la seconda colonna, munita pure di reticolato.

18 Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, 19 e i tre custodi della porta d’ingresso, e prese nella città un eunuco che comandava la gente di guerra, cinque uomini dei consiglieri intimi del re che furono trovati nella città, il segretario del capo dell’esercito che arruolava il popolo del paese e sessanta privati che furono anch’essi trovati nella città. 20 Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Ribla; 21 e il re di Babilonia li fece uccidere a Ribla, nel paese di Camat.

Ghedalia, governatore di Giuda

(C)Così la popolazione di Giuda fu deportata lontano dal suo paese.

1 Corinzi 15:20-34

20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti[a]. 21 Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 22 Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; 23 ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; 24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. 25 Poiché bisogna che egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. 26 L’ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. 27 Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi[b]; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa ne è eccettuato. 28 Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.

29 Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro?[c] 30 E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo? 31 Ogni giorno sono esposto alla morte; sì, fratelli[d], com’è vero che siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore. 32 Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo»[e].

33 Non v’ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi»[f]. 34 Ridiventate sobri per davvero e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra