Revised Common Lectionary (Semicontinuous)
1 Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori,
2 ma il cui diletto è nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte.
3 Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d'acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà,
4 Non cosí sono gli empi; ma sono come pula che il vento disperde.
5 Perciò gli empi non reggeranno nel giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti.
6 Poiché l'Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi porta alla rovina.
1 Le parole del Predicatore, figlio di Davide, re di Gerusalemme.
2 «Vanità delle vanità», dice il Predicatore
3 Vanità delle vanità; tutto è vanità», Che vantaggio ha l'uomo da tutta la sua fatica in cui si affatica sotto il sole?
4 Una generazione va, una generazione viene, ma la terra rimane in eterno,
5 Anche il sole sorge e poi tramonta, e si affretta verso il luogo da dove sorge di nuovo.
6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; gira e rigira continuamente e ritorna a fare gli stessi giri.
7 Tutti i fiumi corrono al mare, ma il mare non si riempie mai; al luogo da cui i fiumi provengono, là essi ritornano nuovamente.
8 Tutte le cose richiedono fatica, piú di quel che l'uomo possa dire, l'occhio non si sazia mai di guardare, né l'orecchio è mai sazio di udire.
9 Quello che è stato è quel che sarà; quello che è stato fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
10 C'è qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo!»? Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto.
11 Non rimane alcun ricordo delle cose passate, e cosí non rimarrà alcun ricordo delle cose che accadranno tra coloro che verranno in seguito.
12 Io, il Predicatore, sono stato re d'Israele, in Gerusalemme,
13 e ho applicato il mio cuore a cercare e a investigare con sapienza tutto ciò che si fa sotto il cielo; questa è un'occupazione penosa, che DIO ha dato ai figli degli uomini perché vi si affatichino.
14 Io ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole, ed ecco tutto è vanità e un cercare di afferrare il vento.
15 Ciò che è storto non si può raddrizzare e ciò che manca non si può contare.
16 Io ho parlato col mio cuore, dicendo: «Ecco, io ho ottenuto grandezza e acquistato maggiore sapienza di tutti quelli che hanno regnato prima di me in Gerusalemme e il mio cuore ha visto molta sapienza e conoscenza».
17 E ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza, come pure a conoscere la follia e la stoltezza; e ho compreso che anche questo è un cercare di afferrare il vento.
18 Poiché dove C'è molta sapienza c'è molto affanno e chi aumenta la conoscenza, aumenta il dolore.
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti
30 e dite: "se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell'uccisione dei profeti
31 Cosí dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti.
32 Voi superate la misura dei vostri padri!
33 Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?
34 Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città,
35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia che uccideste fra il tempio e l'altare.
36 In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
38 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta.
39 Poiché io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete piú, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"».
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