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Revised Common Lectionary (Semicontinuous)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with sequential stories told across multiple weeks.
Duration: 1245 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
Giudici 4:1-7

Morto Ehud, i figli d'Israele ritornarono a fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno.

E l'Eterno li diede nelle mani di Jabin. re di Canaan, che regnava a Hatsor. Il capo del suo esercito era Sisera, che abitava a Harosceth delle nazioni.

E i figli d'Israele gridarono all'Eterno, perché Jabin aveva novecento carri di ferro, e già da venti anni opprimeva duramente i figli d'Israele.

In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa. Debora. moglie di Lappidoth.

Essa era solita sedere sotto la palma di Debora, fra Ramah e Bethel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele venivano da lei per farsi rendere giustizia.

Or ella mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoam, da Kedesh di Neftali, e gli disse: «Non ti ha l'Eterno, il DIO d'Israele, comandato: "Va

lo attirerò verso di te al torrente Kishon, Sisera, capo dell'esercito di Jabin, con i suoi carri e le sue truppe numerose, e lo darò nelle tue mani"?».

Salmi 123

123 «Canto dei pellegrinaggi.» A te alzo i miei occhi a te che siedi nei cieli.

Ecco, come gli occhi dei servi sono rivolti alla mano dei loro padroni e gli occhi della serva alla mano della sua padrona, cosí i nostri occhi, sono rivolti all'eterno, DIO nostro, finché egli abbia pietà di noi.

Abbi pietà di noi o Eterno, abbi pietà di noi perché siamo oltremodo sazi di disprezzo.

L'anima nostra è oltremodo sazia dello scherno degli arroganti e del disprezzo dei superbi.

1 Tessalonicesi 5:1-11

Ora, quanto ai tempi e alle stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva,

poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte.

Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto.

Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosí che quel giorno vi sorprenda come un ladro.

Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.

Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri.

Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte.

Ma noi, poiché siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza.

Poiché Dio non ci ha destinati all'ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesú Cristo,

10 il quale è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui.

11 Perciò consolatevi gli uni gli altri ed edificatevi l'un l'altro, come già fate.

Matteo 25:14-30

14 «Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.

15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partí.

16 Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque.

17 Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due.

18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore.

19 Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro.

20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti, ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque

21 E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".

22 Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due".

23 Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".

24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;

25 perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco"

26 E il suo signore rispondendo, gli disse: "Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;

27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cosí, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse.

28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti.

29 Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha.

30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti».

La Nuova Diodati (LND)

Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.