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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 133

L'amore fraterno

133 (A)Canto dei pellegrinaggi.
Di *Davide.
Ecco quant'è buono e quant'è
piacevole
che i fratelli vivano insieme!

È come olio profumato che, sparso
sul capo,
scende sulla barba, sulla barba
d'*Aaronne,
che scende fino all'orlo dei suoi vestiti;

è come la rugiada dell'Ermon,
che scende sui monti di *Sion;
là infatti il Signore ha ordinato che sia la benedizione,
la vita in eterno.

Genesi 49:29-50:14

Morte e sepoltura di Giacobbe

29 (A)Poi diede loro i suoi ordini e disse: «Io sto per essere riunito al mio popolo. Seppellitemi con i miei padri nella grotta che è nel campo di Efron l'Ittita, 30 nella grotta che è nel campo di Macpela, di fronte a Mamre, nel paese di *Canaan, la quale *Abraamo comprò, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà.

31 Qui furono sepolti Abraamo e sua moglie *Sara; furono sepolti *Isacco e *Rebecca sua moglie, e qui io seppellii *Lea. 32 Il campo e la grotta che vi si trova furono comprati presso i figli di Chet».

33 Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritirò i piedi nel letto, spirò e fu riunito al suo popolo.

50 (B)Allora *Giuseppe si gettò sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lo baciò. Poi Giuseppe ordinò ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono *Israele. Ci vollero quaranta giorni; perché tanto è il tempo che si impiega a imbalsamare. E gli Egiziani lo piansero settanta giorni.

Quando i giorni del lutto fatto per lui furono passati, Giuseppe parlò alla casa del *faraone, dicendo: «Se ora ho trovato grazia ai vostri occhi, fate giungere agli orecchi del faraone queste parole: “Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: «Ecco, io muoio; seppelliscimi nel mio sepolcro, che mi sono scavato nel paese di *Canaan». Ora dunque, permetti che io salga e seppellisca mio padre; poi tornerò”». Il faraone rispose: «Sali e seppellisci tuo padre come ti ha fatto giurare».

Allora Giuseppe salí a seppellire suo padre e con lui salirono tutti i servitori del faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli *anziani del paese d'Egitto, tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Non lasciarono nella terra di Goscen che i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. Con lui salirono pure carri e cavalieri, cosí da formare un corteo numerosissimo. 10 Quando giunsero all'aia di Atad, che è oltre il *Giordano, vi furono grandi e profondi lamenti. Giuseppe fece a suo padre un lutto di sette giorni. 11 Quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: «Questo è un grave lutto per gli Egiziani!» Perciò fu messo il nome di Abel-Misraim[a] a quell'aia, che è oltre il Giordano. 12 I figli di *Giacobbe fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro: 13 lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella grotta del campo di Macpela, che *Abraamo aveva comprato, con il campo, da Efron l'Ittita, come sepolcro di sua proprietà, di fronte a Mamre. 14 Giuseppe, dopo aver sepolto suo padre, tornò in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre.

Romani 14:13-15:2

13 (A)Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un'occasione di caduta. 14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesú che nulla è impuro in sé stesso; però se uno pensa che una cosa è impura, per lui è impura. 15 Ora, se a motivo di un cibo tuo fratello è turbato, tu non cammini piú secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto! 16 Ciò che è bene per voi non sia dunque oggetto di biasimo; 17 perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. 18 Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini. 19 Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione. 20 Non distruggere, per un cibo, l'opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure; ma è male quando uno mangia dando occasione di peccato[a]. 21 È bene non mangiar carne, né bere vino, né far nulla che possa essere occasione di caduta al fratello. 22 Tu, la fede[b] che hai, serbala per te stesso, davanti a Dio. Beato colui che non condanna sé stesso in quello che approva. 23 Ma chi ha dei dubbi riguardo a ciò che mangia è condannato, perché la sua condotta non è dettata dalla fede; e tutto quello che non viene da fede è peccato.

Compiacere al prossimo

15 (B)Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di edificazione.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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