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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 27:1-6

Il trionfo della fede

27 (A)Di *Davide.
Il Signore è la mia luce e la mia salvezza;
di chi temerò?
Il Signore è il baluardo della mia vita;
di chi avrò paura?

Quando i malvagi, che mi sono
avversari e nemici,
mi hanno assalito per divorarmi,
essi stessi hanno vacillato e sono caduti.

Se un esercito si accampasse contro di me,
il mio cuore non avrebbe paura;
se infuriasse la battaglia contro di me,
anche allora sarei fiducioso.

Una cosa ho chiesto al Signore,
e quella ricerco:
abitare nella casa del Signore tutti
i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza
del Signore,
e meditare nel suo *tempio.

Poich'egli mi nasconderà nella sua
*tenda in giorno di sventura,
mi custodirà nel luogo piú segreto della sua dimora,
mi porterà in alto sopra una roccia.

E ora la mia testa s'innalza sui miei nemici che mi circondano.
Offrirò nella sua dimora sacrifici
con gioia;
canterò e salmeggerò al Signore.

1 Samuele 1:1-20

Eli e Samuele, gli ultimi due giudici d'Israele(A)(B)

Nascita di Samuele

(C)C'era un uomo di Ramataim-Sofim, della regione montuosa di *Efraim, che si chiamava Elcana, figlio di Ieroam, figlio di Eliú, figlio di Toú, figlio di Suf, efraimita. Aveva due mogli: una di nome *Anna e l'altra di nome Peninna. Peninna aveva dei figli, ma Anna non ne aveva. Quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua città per andare ad adorare il Signore degli eserciti e offrirgli dei sacrifici a Silo; e là c'erano i due figli di *Eli, Ofni e Fineas, *sacerdoti del Signore.

Nel giorno in cui Elcana offrí il sacrificio diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figli e a tutte le figlie di lei le loro parti; ma ad Anna diede una parte doppia, perché amava Anna, benché il Signore l'avesse fatta sterile. La rivale mortificava continuamente Anna per amareggiarla perché il Signore l'aveva fatta sterile. Cosí avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa del Signore, Peninna la mortificava a quel modo; perciò lei piangeva e non mangiava piú. Elcana, suo marito, le diceva: «Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Per te io non valgo forse piú di dieci figli?

(D)Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Silo, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del *tempio del Signore. 10 Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò il Signore piangendo dirottamente. 11 Fece un voto e disse: «O Signore degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione della tua serva e ti ricordi di me, se non dimentichi la tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa». 12 La sua preghiera davanti al Signore si prolungava, ed Eli osservava la bocca di lei. 13 Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca 14 e le disse: «Quanto durerà questa tua ubriachezza? Va' a smaltire il tuo vino!» 15 Ma Anna rispose e disse: «No, mio signore, io sono una donna tribolata nello spirito e non ho bevuto vino né bevanda alcolica, ma stavo solo aprendo il mio cuore davanti al Signore. 16 Non prendere la tua serva per una donna da nulla; perché l'eccesso del mio dolore e della mia tristezza mi ha fatto parlare fino ad ora». 17 Ed Eli replicò: «Va' in pace e il Dio d'*Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!» 18 Lei rispose: «Possa la tua serva trovare grazia agli occhi tuoi!» Cosí la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo aspetto non fu piú quello di prima. 19 L'indomani lei e suo marito si alzarono di buon'ora e si prostrarono davanti al Signore; poi partirono e ritornarono a casa loro, a Rama.

(E)Elcana si uní ad Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei. 20 Nel corso dell'anno, Anna concepí e partorí un figlio, che chiamò *Samuele[a]; perché disse, l'ho chiesto al Signore.

Galati 1:11-24

Origine divina del vangelo di Paolo

11 (A)Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è opera d'uomo; 12 perché io stesso non l'ho ricevuto né l'ho imparato da un uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesú Cristo.

13 Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand'ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; 14 e mi distinguevo nel giudaismo piú di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. 15 Ma Dio che m'aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque 16 di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo[a], 17 né salii a *Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a *Damasco.

18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare *Cefa e stetti da lui quindici giorni; 19 e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo *Giacomo, il fratello del Signore. 20 Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

21 Poi andai nelle regioni della *Siria e della Cilicia; 22 ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di *Giudea, che sono in Cristo; 23 esse sentivano soltanto dire: «Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere». 24 E per causa mia glorificavano Dio.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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