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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Salmi 107:1-3

Libro quinto, Salmi 107–150(A)

La grazia divina in favore dei riscattati

107 (B)Celebrate il Signore,
perch'egli è buono,
perché la sua bontà dura in eterno!

Cosí dicano i riscattati
del Signore,
ch'egli liberò dalla mano
dell'avversario

e riuní da tutti i paesi,
da oriente e da occidente,
da settentrione e da mezzogiorno[a].

Salmi 107:23-32

23 Quelli che solcano il mare su navi
e trafficano sulle grandi acque,

24 vedono le opere del Signore
e le sue meraviglie negli abissi marini.

25 Egli comanda, e fa soffiare
la tempesta
che solleva le onde.

26 Salgono al cielo, scendono
negli abissi;
l'anima loro vien meno per l'angoscia.

27 Traballano, barcollano come
ubriachi
e tutta la loro abilità svanisce.

28 Ma nell'angoscia gridano
al Signore
ed egli li libera dalle loro tribolazioni.

29 Egli riduce la tempesta al silenzio
e le onde del mare si calmano.

30 Si rallegrano alla vista delle acque
calme,
ed egli li conduce al porto tanto
sospirato.

31 Celebrino il Signore per la sua bontà
e per i suoi prodigi in favore degli
uomini.

32 Lo esaltino nell'assemblea del
popolo
e lo lodino nel consiglio degli *anziani!

Giobbe 29:21-30:15

21 I presenti mi ascoltavano fiduciosi,
tacevano per udire il mio parere.

22 Quando avevo parlato, non
replicavano;
la mia parola scendeva su di loro come una rugiada.

23 Mi aspettavano come si aspetta
la pioggia;
aprivano larga la bocca come a un
acquazzone di primavera.

24 Io sorridevo loro quand'erano
sfiduciati;
non potevano oscurare la luce del mio volto.

25 Quando andavo da loro, mi sedevo come capo;
ero come un re tra le sue schiere,
come un consolatore in mezzo agli
afflitti.

Miseria e umiliazione di Giobbe

30 (A)«Ora servo da zimbello ai piú
giovani di me,
i cui padri non avrei reputato degni
di stare
fra i cani del mio gregge!

A che mi sarebbe servita la forza
delle loro mani?
Gente incapace a raggiungere l'età
matura,

smunta dalla miseria e dalla fame,
ridotta a brucare nel deserto
la terra da tempo nuda e desolata,

strappando erba salsa presso
i cespugli,
ed avendo per pane radici di ginestra.

Sono scacciati di mezzo agli uomini,
la gente grida loro dietro come
dietro al ladro,

abitano in burroni orrendi,
nelle caverne della terra e fra le rocce;

ragliano fra i cespugli,
si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi;

gente da nulla, razza senza nome,
cacciata via dal paese a bastonate.

Ora io sono il tema delle loro
canzoni,
il soggetto dei loro discorsi.

10 Mi detestano, mi fuggono,
non si trattengono dallo sputarmi in faccia.

11 Non hanno piú ritegno, mi umiliano,
rompono ogni freno in mia presenza.

12 Questa gentaglia insorge alla mia
destra, m'incalzano,
e si appianano le vie contro di me per distruggermi.

13 Hanno sovvertito il mio cammino,
traggono vantaggio dalla mia rovina,
essi che nessuno vorrebbe soccorrere!

14 Avanzano come attraverso
un'ampia breccia,
si precipitano davanti in mezzo
alle rovine.

15 Terrori mi si rovesciano addosso;
il mio onore è portato via come
dal vento,
è passata come una nube la mia felicità.

Atti 21:1-16

Paolo giunge a Tiro

21 (A)Dopo esserci separati da loro, salpammo, e giungemmo direttamente a Cos[a], il giorno seguente a Rodi[b] e di là a Patara[c]. E, trovata una nave diretta in Fenicia, salimmo a bordo e salpammo. Giunti in vista di Cipro, e lasciatala a sinistra, navigammo verso la *Siria, e approdammo a *Tiro, perché qui si doveva scaricare la nave. Trovati i discepoli, soggiornammo là sette giorni. Essi, mossi dallo Spirito, dicevano a *Paolo di non metter piede a *Gerusalemme; quando però fummo al termine di quei giorni, partimmo per continuare il viaggio, accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figli, sin fuori dalla città; dopo esserci inginocchiati sulla spiaggia, pregammo e ci dicemmo addio; poi salimmo sulla nave, e quelli se ne tornarono alle loro case.

Paolo a Tolemaide e a Cesarea

(B)Terminata la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide[d]; e, salutati i fratelli, restammo un giorno con loro.

Ripartiti il giorno dopo, giungemmo a *Cesarea; ed entrati in casa di *Filippo l'evangelista, che era uno dei sette, restammo da lui. Egli aveva quattro figlie non sposate, le quali profetizzavano. 10 Eravamo là da molti giorni, quando scese dalla *Giudea un *profeta, di nome Agabo. 11 Egli venne da noi e, presa la cintura di Paolo, si legò i piedi e le mani e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: “A Gerusalemme i Giudei legheranno cosí l'uomo a cui questa cintura appartiene, e lo consegneranno nelle mani dei pagani”». 12 Quando udimmo queste cose, tanto noi che quelli del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme. 13 Paolo allora rispose: «Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Sappiate che io sono pronto non solo a essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesú». 14 E, poiché non si lasciava persuadere, ci rassegnammo dicendo: «Sia fatta la volontà del Signore».

15 Dopo quei giorni, fatti i nostri preparativi, salimmo a Gerusalemme. 16 Vennero con noi anche alcuni discepoli di Cesarea, che ci condussero in casa di un certo Mnasone di Cipro, discepolo di vecchia data, presso il quale dovevamo alloggiare.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra