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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 142

Preghiera nella tribolazione

142 (A)Cantico di Davide, quando era nella spelonca.

Preghiera.

Io grido con la mia voce al Signore;

con la mia voce supplico il Signore.

Sfogo il mio pianto davanti a lui,

espongo davanti a lui la mia tribolazione.

Quando lo spirito mio è abbattuto in me,

tu conosci il mio sentiero.

Sulla via per la quale io cammino,

essi hanno teso un laccio per me.

Guarda alla mia destra e vedi;

non c’è nessuno che mi riconosca.

Ogni rifugio mi è venuto a mancare;

nessuno si prende cura dell’anima mia.

Io grido a te, o Signore.

Io dico: «Tu sei il mio rifugio,

la mia parte nella terra dei viventi».

Sii attento al mio grido,

perché sono ridotto agli estremi.

Liberami dai miei persecutori,

perché sono più forti di me.

Libera l’anima mia dalla prigione,

perché io celebri il tuo nome.

I giusti trionferanno con me,

perché mi avrai colmato di beni.

Amos 9:1-4

Castigo d’Israele

(A)Io vidi il Signore che stava in piedi sull’altare e diceva: «Percuoti i capitelli e siano scossi gli architravi! Spezzali sul capo di tutti quanti, e io ucciderò il resto con la spada! Nessuno di loro si salverà con la fuga, nessuno di essi scamperà.

Anche se penetrassero nel soggiorno dei morti, la mia mano li strapperebbe di là; anche se salissero in cielo, io li tirerei giù.

Anche se si nascondessero in vetta al Carmelo, io li scoverei lassù e li prenderei; anche se si nascondessero al mio sguardo in fondo al mare, laggiù ordinerei al serpente di morderli;

anche se andassero in esilio davanti ai loro nemici, là ordinerei alla spada di ucciderli. Io fisserò su di loro i miei occhi per il loro male e non per il loro bene».

Atti 23:12-35

Congiura contro Paolo

12 (A)Quando fu giorno, i Giudei[a] ordirono una congiura e, con imprecazioni contro se stessi, fecero voto di non mangiare né bere finché non avessero ucciso Paolo. 13 Ora quelli che avevano fatto questa congiura erano più di quaranta. 14 Si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani e dissero: «Abbiamo fatto voto, scagliando l’anatema contro noi stessi, di non mangiare nulla finché non abbiamo ucciso Paolo. 15 Perciò voi con il sinedrio presentatevi al tribuno per chiedergli di condurlo giù da voi [domani], come se voleste conoscere più esattamente il suo caso; e noi, prima che egli arrivi, siamo pronti a ucciderlo».

16 Ma il figlio della sorella di Paolo, venuto a sapere dell’agguato, corse alla fortezza, ed entrato riferì tutto a Paolo. 17 Paolo, chiamato a sé uno dei centurioni, disse: «Conduci questo giovane dal tribuno, perché ha qualcosa da riferirgli». 18 Egli lo prese e lo condusse dal tribuno, e disse: «Paolo, il prigioniero, mi ha chiamato e mi ha pregato di condurti questo giovane, che ha qualcosa da dirti». 19 Il tribuno lo prese per mano e, appartatosi con lui, gli domandò: «Che cosa hai da riferirmi?» 20 Ed egli rispose: «I Giudei si sono messi d’accordo per pregarti che domani tu riconduca giù Paolo nel sinedrio, come se volessero informarsi meglio del suo caso; 21 ma tu non dar retta a loro, perché più di quaranta uomini dei loro gli tendono un agguato e, con imprecazioni contro se stessi, hanno fatto voto di non mangiare né bere finché non lo abbiano ucciso; e ora sono già pronti, aspettando il tuo consenso». 22 Il tribuno dunque congedò il giovane, dopo avergli comandato: «Non parlare con nessuno di quanto mi hai svelato».

Paolo viene trasferito di notte a Cesarea

23 Poi, chiamati due centurioni, disse loro: «Tenete pronti fin dalla terza ora della notte[b] duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri, per andare fino a Cesarea; 24 e abbiate pronte delle cavalcature per farvi montare su Paolo, perché sia condotto sano e salvo dal governatore Felice». 25 Scrisse anche una lettera del seguente tenore:

26 «Claudio Lisia, all’eccellentissimo governatore Felice, salute.

27 Quest’uomo era stato preso dai Giudei e stava per essere ucciso da loro, quando sono intervenuto con i soldati e l’ho liberato dalle loro mani, avendo saputo che era cittadino romano. 28 Volendo sapere di che cosa lo accusavano, lo condussi nel loro sinedrio. 29 Ho trovato che era accusato per questioni relative alla loro legge, ma che non era incolpato di nulla che fosse meritevole di morte o di prigione. 30 Però mi è stato riferito che si tendeva un agguato[c] contro quest’uomo; perciò l’ho subito inviato da te, ordinando anche ai suoi accusatori di dire davanti a te quello che hanno contro di lui. [Stai bene!]»

31 I soldati dunque, com’era stato loro ordinato, presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipatrìda[d]. 32 Il giorno seguente lasciarono partire i cavalieri con lui e ritornarono alla fortezza. 33 Quelli, giunti a Cesarea e consegnata la lettera al governatore, gli presentarono anche Paolo. 34 Egli[e] lesse la lettera e domandò a Paolo di quale provincia fosse e, saputo che era di Cilicia, 35 gli disse: «Ti ascolterò meglio quando saranno giunti anche i tuoi accusatori». E ordinò che fosse custodito nel palazzo di Erode.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra