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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 65

Lode a Dio per la sua bontà

65 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide. Canto.

A te spetta la lode, o Dio che dimori in Sion!

A te il compimento delle promesse.

A te, che esaudisci la preghiera,

verrà ogni creatura.

Mi opprime il peso delle mie colpe,

ma tu perdonerai i miei peccati.

Beato chi sceglierai e accoglierai,

perché egli abiti nei tuoi cortili!

Noi ci sazieremo dei beni della tua casa,

delle cose sante del tuo tempio.

Mediante prodigi tu ci rispondi, nella tua giustizia,

o Dio della nostra salvezza,

speranza di tutte le estremità della terra e dei mari lontani.

Con il suo vigore egli rese saldi i monti,

cingendosi di potenza.

Egli placa il fragore dei mari, il fragore dei loro flutti

e il tumulto dei popoli.

Gli abitanti delle estremità della terra

tremano davanti ai tuoi prodigi;

tu fai sgorgare canti di gioia dall’oriente all’occidente.

Tu percorri la terra e la irrighi,

la fai produrre abbondantemente.

I ruscelli di Dio sono pieni d’acqua;

tu procuri agli uomini il grano, quando prepari così la terra;

10 tu irrighi i suoi solchi, ne pareggi le zolle,

l’ammorbidisci con le piogge, ne benedici i germogli.

11 Tu coroni l’annata con i tuoi benefici,

e dove passa il tuo carro stilla il grasso.

12 Esso stilla sui pascoli del deserto,

e i colli sono adorni di gioia.

13 I pascoli si rivestono di greggi

e le valli si coprono di frumento;

essi prorompono in grida di gioia e cantano.

Esodo 9:13-35

La grandine e il fuoco

13 (A)Poi il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presentati al faraone e digli: “Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: ‘Lascia andare il mio popolo, perché mi serva; 14 poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. 15 Perché se io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato dalla terra. 16 Invece io ti ho lasciato vivere per questo: per mostrarti la mia potenza e perché il mio nome sia proclamato su tutta la terra[a]. 17 Ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare? 18 Ecco, domani verso quest’ora, io farò cadere una grandine così forte che non ce ne fu mai di simile in Egitto, dal giorno della sua fondazione, fino ad oggi. 19 Or dunque, fa’ mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quello che hai nei campi. La grandine cadrà su tutta la gente, su tutti gli animali che si troveranno nei campi e che non saranno stati raccolti in casa, ed essi moriranno’”». 20 Tra i servitori del faraone, quelli che temettero la parola del Signore fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame, 21 ma quelli che non tennero conto della parola del Signore lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi.

22 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e cada grandine su tutto il paese d’Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d’Egitto». 23 Mosè stese il suo bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine, e un fuoco si avventò sulla terra; il Signore fece piovere grandine sul paese d’Egitto. 24 Così ci fu grandine e il fuoco guizzava continuamente in mezzo alla grandine; la grandine fu così forte, come non ce n’era stata di simile in tutto il paese d’Egitto, da quando era diventato nazione. 25 La grandine percosse, in tutto il paese d’Egitto, tutto quello che era nei campi: uomini e bestie; la grandine percosse ogni erba dei campi e fracassò ogni albero della campagna. 26 Solamente nella terra di Goscen, dov’erano i figli d’Israele, non cadde grandine.

27 Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; il Signore è giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. 28 Pregate il Signore perché cessino questi grandi tuoni e la grandine. Io vi lascerò andare e non sarete più trattenuti». 29 Mosè gli disse: «Quando uscirò dalla città, tenderò le mani verso il Signore; i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, affinché tu sappia che la terra è del Signore. 30 Ma quanto a te e ai tuoi servitori io so che ancora non temerete Dio il Signore». 31 Ora il lino e l’orzo erano stati colpiti, perché l’orzo era in spiga e il lino in fiore; 32 ma il grano e la spelta non furono colpiti, perché tardivi. 33 Mosè dunque, lasciato il faraone, uscì dalla città, tese le mani verso il Signore e i tuoni e la grandine cessarono e non cadde più pioggia sulla terra. 34 Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare, si ostinò in cuor suo, lui e i suoi servitori. 35 Il cuore del faraone si indurì ed egli non lasciò andare i figli d’Israele, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.

Atti 27:39-44

Il naufragio

39 Quando fu giorno non riuscivano a riconoscere il paese; ma scorsero un’insenatura con spiaggia e decisero, se possibile, di spingervi la nave. 40 Staccate le ancore, le lasciarono andare in mare; sciolsero al tempo stesso i legami dei timoni e, alzata la vela maestra al vento, si diressero verso la spiaggia. 41 Ma essendo incappati in un luogo che aveva il mare dai due lati, vi fecero arenare la nave; e mentre la prua, incagliata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava per la violenza {delle onde}.

42 Il parere dei soldati era di uccidere i prigionieri perché nessuno fuggisse a nuoto. 43 Ma il centurione, volendo salvare Paolo, li distolse da quel proposito e ordinò che per primi si gettassero in mare quelli che sapevano nuotare, per giungere a terra, 44 e poi gli altri, chi sopra tavole e chi su rottami della nave. E così avvenne che tutti giunsero salvi a terra.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra