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Revised Common Lectionary (Complementary)

Daily Bible readings that follow the church liturgical year, with thematically matched Old and New Testament readings.
Duration: 1245 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 115

Gloria al nome di Dio

115 (A)Non a noi, o Signore, non a noi,

ma al tuo nome da’ gloria,

per la tua bontà e per la tua fedeltà!

Perché le nazioni dovrebbero dire:

«Dov’è il loro Dio?»

Il nostro Dio è nei cieli;

egli fa tutto ciò che gli piace.

I loro idoli sono argento e oro,

opera delle mani dell’uomo.

Hanno bocca e non parlano,

hanno occhi e non vedono,

hanno orecchi e non odono,

hanno naso e non odorano,

hanno mani e non toccano,

hanno piedi e non camminano,

la loro gola non emette alcun suono.

Come loro sono quelli che li fanno,

tutti quelli che in essi confidano.

Israele, confida nel Signore!

Egli è il loro aiuto e il loro scudo.

10 Casa di Aaronne, confida nel Signore!

Egli è il loro aiuto e il loro scudo.

11 Voi che temete il Signore, confidate nel Signore!

Egli è il loro aiuto e il loro scudo.

12 Il Signore si è ricordato di noi;

egli benedirà, sì, benedirà la casa d’Israele,

benedirà la casa di Aaronne,

13 benedirà quelli che temono il Signore,

piccoli e grandi.

14 Il Signore moltiplichi le sue grazie

a voi e ai vostri figli.

15 Siate benedetti dal Signore,

che ha fatto il cielo e la terra.

16 I cieli sono i cieli del Signore,

ma la terra l’ha data agli uomini.

17 Non sono i morti che lodano il Signore,

né alcuno di quelli che scendono nella tomba;

18 ma noi benediremo il Signore,

ora e sempre.

Alleluia.

Esdra 9:5-15

Al momento dell’offerta della sera, mi alzai dalla mia umiliazione, con le vesti e con il mantello stracciati, caddi in ginocchio e, stendendo le mani verso il Signore, mio Dio, dissi:

“Mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, mio Dio, di alzare a te la mia faccia, perché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa, e la nostra colpa è così grande che giunge al cielo. Dal tempo dei nostri padri fino a oggi siamo stati grandemente colpevoli; e a causa delle nostre iniquità, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti, siamo stati messi in mano ai re dei paesi stranieri, in balìa della spada, dell’esilio, della rapina e del disonore, come si vede anche oggi. Ora, per un breve momento, il Signore, nostro Dio, ci ha fatto grazia, lasciandoci alcuni superstiti, e concedendoci un asilo[a] nel suo santo luogo, per illuminare i nostri occhi e darci un po’ di sollievo nella nostra schiavitù. Noi infatti siamo schiavi; ma il nostro Dio non ci ha abbandonati nella nostra schiavitù. Anzi, ci ha fatto trovare benevolenza verso i re di Persia, i quali ci hanno dato tanto sollievo da poter rialzare la casa del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e ci hanno concesso un luogo di riposo[b] in Giuda e a Gerusalemme. 10 Ora, nostro Dio, che possiamo dire dopo questo? Noi infatti abbiamo abbandonato i tuoi comandamenti, 11 quelli che ci hai dati mediante i profeti, tuoi servitori, dicendo: ‘Il paese nel quale entrate per prenderne possesso è un paese reso impuro dalla corruzione dei popoli di questi paesi, dalle pratiche abominevoli con le quali lo hanno riempito da un’estremità all’altra con le loro contaminazioni. 12 Ora dunque non date le vostre figlie ai loro figli, e non prendete le loro figlie per i vostri figli, e non ricercate la loro prosperità né il loro benessere, e così diventerete voi forti, mangerete i migliori prodotti del paese, e potrete lasciarlo in eredità perenne ai vostri figli’. 13 Ora, dopo tutto quello che ci è accaduto a causa delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe, poiché tu, nostro Dio, ci hai puniti meno severamente di quanto le nostre colpe avrebbero meritato, e hai conservato di noi un residuo come questo, 14 dovremmo di nuovo violare i tuoi comandamenti e imparentarci con questi popoli abominevoli? La tua ira non s’infiammerebbe forse contro di noi fino a consumarci e a non lasciar più né residuo né superstite? 15 Signore, Dio d’Israele, tu sei giusto, e perciò oggi noi siamo ridotti a un residuo di scampati. Eccoci davanti a te a riconoscere la nostra colpa; poiché per essa, noi non potremmo resistere in tua presenza!”».

Giovanni 16:16-24

Gesù parla della sua morte, della sua risurrezione e della sua venuta

16 (A)«Tra poco non mi vedrete più; e tra un altro poco mi vedrete [perché vado al Padre]».

17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra di loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Tra poco non mi vedrete più” e: “Tra un altro poco mi vedrete” e: “Perché vado al Padre”?» 18 Dicevano dunque: «Che cos’è questo “tra poco” {che egli dice}? Noi non sappiamo quello che egli voglia dire».

19 Gesù comprese che volevano interrogarlo e disse loro: «Voi vi domandate l’un l’altro che cosa significano quelle mie parole: “Tra poco non mi vedrete più” e: “Tra un altro poco mi vedrete”? 20 In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia. 21 La donna, quando partorisce, prova dolore perché è venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’angoscia, per la gioia che sia venuta al mondo una creatura umana. 22 Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la vostra gioia. 23 In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia completa.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra