Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Proverbi 13-15

13 Il figlio saggio ascolta
l'istruzione di suo padre,
ma il beffardo non ascolta rimproveri.

Per il frutto delle sue labbra uno
gode del bene,
ma il desiderio dei perfidi è la violenza.

Chi sorveglia la sua bocca preserva
la propria vita;
chi apre troppo le labbra va incontro
alla rovina.

Il pigro desidera, e non ha nulla,
ma l'operoso sarà pienamente
soddisfatto.

Il giusto odia la menzogna,
ma l'empio getta sugli altri discredito
e vergogna.

La giustizia protegge chi cammina
nell'integrità,
ma l'empietà abbatte il peccatore.

C'è chi fa il ricco e non ha nulla,
e c'è chi fa il povero e ha grandi beni.

La ricchezza di un uomo serve come riscatto della sua vita,
ma il povero non ode mai minacce.

La luce dei giusti è gaia,
ma la lampada degli empi si spegne.

10 Dall'orgoglio non viene che contesa,
ma la saggezza è con chi dà retta ai
consigli.

11 La ricchezza male acquistata va
diminuendo,
ma chi accumula a poco a poco,
l'aumenta.

12 La speranza insoddisfatta fa
languire il cuore,
ma il desiderio realizzato è un albero
di vita.

13 Chi disprezza la parola si
costituisce, di fronte a essa, debitore,
ma chi rispetta il comandamento sarà ricompensato.

14 L'insegnamento del saggio è una
fonte di vita
per schivare le insidie della morte.

15 Buon senno procura favore,
ma la via dei perfidi è senza fine.

16 Ogni uomo accorto agisce con
conoscenza,
ma l'insensato fa sfoggio di follia.

17 Il messaggero malvagio cade
in sciagure,
ma l'ambasciatore fedele porta
guarigione.

18 Miseria e vergogna a chi rifiuta
la correzione,
ma chi dà retta alla riprensione è
onorato.

19 Il desiderio adempiuto è dolce
all'anima,
ma agli insensati fa orrore evitare
il male.

20 Chi va con i saggi diventa saggio,
ma il compagno degli insensati diventa cattivo.

21 Il male perseguita i peccatori,
ma il giusto è ricompensato con il bene.

22 L'uomo buono lascia un'eredità
ai figli dei suoi figli,
ma la ricchezza del peccatore è
riservata al giusto.

23 Il campo lavorato dal povero dà
cibo in abbondanza,
ma c'è chi perisce per mancanza
di equità.

24 Chi risparmia la verga odia suo
figlio,
ma chi lo ama, lo corregge per tempo.

25 Il giusto ha di che mangiare a
sazietà,
ma il ventre degli empi manca di cibo.

14 La donna saggia costruisce
la sua casa,
ma la stolta l'abbatte con le proprie
mani.

Chi cammina nella rettitudine teme
il Signore,
ma chi è traviato nelle sue vie lo
disprezza.

Nella bocca dello stolto germoglia
la superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro
custodia.

Dove mancano i buoi è vuoto
il granaio,
ma l'abbondanza della raccolta sta
nella forza del bue.

Il testimone fedele non mente,
ma il testimone falso spaccia menzogne.

Il beffardo cerca la saggezza e non
la trova,
ma per l'uomo intelligente la scienza è cosa facile.

Vattene lontano dallo stolto;
sulle sue labbra certo non hai trovato scienza.

La saggezza dell'uomo accorto sta
nel discernere la propria strada;
ma la follia degli stolti non è che
inganno.

Gli insensati si burlano del peccato,
ma il favore del Signore sta fra gli
uomini retti.

10 Il cuore conosce la propria
amarezza,
e alla sua gioia non partecipa un
estraneo.

11 La casa degli empi sarà distrutta,
ma la tenda degli uomini retti fiorirà.

12 C'è una via che all'uomo sembra
diritta,
ma essa conduce alla morte.

13 Anche ridendo, il cuore può essere triste;
e la gioia può finire in dolore.

14 Lo sviato di cuore avrà la
ricompensa del suo modo di vivere,
e l'uomo dabbene, quella delle opere
sue.

15 L'ingenuo crede a tutto quel che si
dice,
ma l'uomo prudente fa attenzione ai
suoi passi.

16 Il saggio teme, ed evita il male;
ma lo stolto è arrogante e presuntuoso.

17 Chi è pronto all'ira commette follie,
e l'uomo pieno di malizia diventa
odioso.

18 Gli sciocchi ereditano stoltezza,
ma i prudenti s'incoronano di scienza.

19 I malvagi si inchinano davanti
ai buoni,
e gli empi alle porte dei giusti.

20 Il povero è odiato anche dal suo
compagno,
ma gli amici del ricco sono molti.

21 Chi disprezza il prossimo pecca,
ma beato chi ha pietà dei miseri!

22 Quelli che meditano il male non
sono forse traviati?
Ma quelli che meditano il bene trovano grazia e fedeltà.

23 In ogni fatica c'è profitto,
ma il chiacchierare procura la miseria.

24 La corona dei saggi è la loro
ricchezza,
ma la follia degli stolti non è che follia.

25 Il testimone veritiero salva delle
persone,
ma spaccia menzogne il falso
testimone.

26 C'è grande sicurezza nel timore
del Signore;
egli sarà un rifugio per i figli di chi
lo teme.

27 Il timore del Signore è fonte di vita
e fa evitare le insidie della morte.

28 La moltitudine del popolo è
la gloria del re,
ma la scarsezza dei sudditi è la rovina
del principe.

29 Chi è lento all'ira ha molto buon
senso,
ma chi è pronto ad andare in collera
mostra la sua follia.

30 Un cuore calmo è la vita del corpo,
ma l'invidia è la carie delle ossa.

31 Chi opprime il povero offende colui che l'ha fatto,
ma chi ha pietà del bisognoso, lo onora.

32 L'empio è travolto dalla sua
sventura,
ma il giusto spera anche nella morte.

33 La saggezza riposa nel cuore
dell'uomo intelligente,
ma in mezzo agli stolti deve essere resa manifesta.

34 La giustizia innalza una nazione,
ma il peccato è la vergogna dei popoli.

35 Il favore del re è per il servo
prudente,
ma la sua ira è per chi lo offende.

15 La risposta dolce calma il furore,
ma la parola dura eccita l'ira.

La lingua dei saggi è ricca di scienza,
ma la bocca degli stolti sgorga follia.

Gli occhi del Signore sono in ogni
luogo,
osservano i cattivi e i buoni.

La lingua che calma è un albero
di vita,
ma la lingua perversa strazia lo spirito.

L'insensato disprezza l'istruzione
di suo padre,
ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto.

Nella casa del giusto c'è grande
abbondanza,
ma nell'accumulo dell'empio c'è
imbroglio.

Le labbra dei saggi diffondono
scienza,
ma non cosí il cuore degli stolti.

Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita.

La via dell'empio è in abominio
al Signore,
ma egli ama chi segue la giustizia.

10 Una dura correzione spetta a chi
lascia la retta via;
chi odia la riprensione morirà.

11 Il *soggiorno dei morti e l'abisso
stanno davanti al Signore;
quanto piú i cuori dei figli degli uomini!

12 Il beffardo non ama che altri
lo riprenda;
egli non va dai saggi.

13 Il cuore allegro rende gioioso
il volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto.

14 Il cuore dell'uomo intelligente
cerca la scienza,
ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

15 Tutti i giorni sono brutti per
l'afflitto,
ma per il cuore contento è sempre
allegria.

16 Meglio poco con il timore
del Signore,
che gran tesoro con turbamento.

17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è
l'amore,
che un bue ingrassato, dov'è l'odio.

18 L'uomo collerico fa nascere
contese,
ma chi è lento all'ira calma le liti.

19 La via del pigro è come una siepe
di spine,
ma il sentiero degli uomini retti è piano.

20 Il figlio saggio rallegra il padre,
ma l'uomo stolto disprezza sua madre.

21 La follia è una gioia per chi è privo di senno,
ma l'uomo prudente cammina diritto
per la sua via.

22 I disegni falliscono, dove mancano
i consigli,
ma riescono, dove sono molti
i consiglieri.

23 Uno prova gioia quando risponde
bene;
è buona la parola detta a suo tempo!

24 Per l'uomo sagace la via della vita conduce in alto,
gli fa evitare il soggiorno dei morti,
situato in basso.

25 Il Signore rovescia la casa dei
superbi,
ma rende stabili i confini della vedova.

26 I pensieri malvagi sono in abominio al Signore,
ma le parole benevole sono pure ai suoi occhi.

27 Chi è avido di lucro turba la sua
casa,
ma chi odia i regali vivrà.

28 Il cuore del giusto medita la sua
risposta,
ma la bocca degli empi sgorga cose
malvagie.

29 Il Signore è lontano dagli empi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.

30 Uno sguardo luminoso rallegra
il cuore;
una buona notizia fortifica le ossa.

31 L'orecchio attento alla riprensione
che conduce alla vita,
abiterà tra i saggi.

32 Chi rifiuta l'istruzione disprezza se stesso,
ma chi dà retta alla riprensione
acquista senno.

33 Il timore del Signore è scuola
di saggezza;
e l'umiltà precede la gloria.

2 Corinzi 5

Sappiamo infatti che se questa tenda che è la nostra dimora terrena viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. Perciò in questa tenda gemiamo, desiderando intensamente di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, se pure saremo trovati vestiti e non nudi. Poiché noi che siamo in questa tenda, gemiamo, oppressi; e perciò desideriamo non già di essere spogliati, ma di essere rivestiti, affinché ciò che è mortale sia assorbito dalla vita. Or colui che ci ha formati per questo è Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito.

Siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo siamo assenti dal Signore (poiché camminiamo per fede e non per visione); ma siamo pieni di fiducia e preferiamo partire dal corpo e abitare con il Signore. Per questo ci sforziamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. 10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era nel corpo, sia in bene sia in male.

Il ministero della riconciliazione

11 (A)Consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conosciate. 12 Non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di essere fieri di noi, affinché abbiate di che rispondere a quelli che si vantano di ciò che è apparenza e non di ciò che è nel cuore. 13 Perché se siamo fuor di senno, è per Dio, e se siamo di buon senno, è per voi; 14 infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morí per tutti, quindi tutti morirono; 15 e ch'egli morí per tutti, affinché quelli che vivono non vivano piú per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. 16 Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo piú nessuno da un punto di vista umano[a]; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo piú cosí. 17 Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove. 18 E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. 19 Infatti Dio era in Cristo[b] nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. 20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. 21 Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra