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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Salmi 16-17

Ricompensa e fede del giusto

16 (A)Inno di Davide.

Proteggimi, o Dio, perché io confido in te[a].

Ho detto al Signore: «Tu sei il mio Signore;

non ho bene alcuno all’infuori di te».

Quanto ai santi che sono sulla terra,

essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto.

I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dèi saranno moltiplicati;

io non offrirò le loro libazioni di sangue,

né le mie labbra proferiranno i loro nomi.

Il Signore è la mia parte di eredità e il mio calice;

tu sostieni quel che mi è toccato in sorte.

La sorte mi ha assegnato luoghi deliziosi;

una bella eredità mi è toccata!

Benedirò il Signore che mi consiglia;

anche il mio cuore mi istruisce di notte.

Io ho sempre posto il Signore davanti agli occhi miei;

poiché egli è alla mia destra, io non sarò affatto smosso.

Perciò il mio cuore si rallegra e l’anima[b] mia esulta;

anche la mia carne dimorerà al sicuro;

10 poiché tu non abbandonerai l’anima mia in potere della morte[c],

né permetterai che il tuo santo subisca la decomposizione[d].

11 Tu m’insegni la via della vita;

ci sono gioie a sazietà in tua presenza;

alla tua destra[e] vi sono delizie in eterno.

Preghiera del giusto nella persecuzione

17 (B)Preghiera di Davide.

O Signore, ascolta ciò che è giusto,

sii attento al mio grido;

porgi orecchio alla mia preghiera,

che non viene da labbra ingannatrici.

Dalla tua presenza venga alla luce il mio diritto;

gli occhi tuoi riconoscano la rettitudine.

Tu hai scrutato il mio cuore, l’hai visitato nella notte;

mi hai provato e non hai trovato nulla;

la mia bocca non va oltre[f] il mio pensiero.

Quanto alle opere degli uomini,

io, per ubbidire alla parola delle tue labbra,

mi son guardato dalle vie del violento.

I miei passi si son tenuti saldi sui tuoi sentieri,

i miei piedi non hanno vacillato.

Io t’invoco, perché tu mi esaudisci, o Dio;

inclina verso di me il tuo orecchio, ascolta le mie parole!

Mostrami le meraviglie della tua bontà,

o tu che con la tua destra salvi

chi cerca un rifugio al riparo dai suoi avversari.

Abbi cura di me come la pupilla dell’occhio,

nascondimi, all’ombra delle tue ali,

dagli empi che vogliono la mia rovina,

dai nemici mortali che mi circondano.

10 Sono duri di cuore a causa delle loro ricchezze,

la loro bocca parla con arroganza.

11 Ora ci stanno accerchiando, seguono i nostri passi;

ci spiano per abbatterci.

12 Il mio nemico sembra un leone che voglia sbranare la preda,

un leoncello che sta in agguato nei nascondigli.

13 Ergiti, o Signore, affrontalo, abbattilo;

liberami dall’empio con la tua spada;

14 liberami, con la tua mano, dagli uomini, o Signore,

dagli uomini del mondo, il cui compenso è solo in questa vita,

e il cui ventre tu riempi con i tuoi beni;

di questi si saziano i loro figli,

e lasciano il resto dei loro averi ai loro bambini.

15 Quanto a me, per la mia giustizia, contemplerò il tuo volto;

mi sazierò, al mio risveglio, della tua presenza.

Atti 20:1-16

Paolo in Macedonia e in Grecia

20 (A)Cessato il tumulto, Paolo fece chiamare i discepoli e, dopo averli esortati[a], li salutò e partì per la Macedonia.

Attraversate quelle regioni, rivolgendo molte esortazioni ai discepoli, giunse in Grecia. Qui si trattenne tre mesi. Poi, dato che i Giudei avevano ordito un complotto contro di lui mentre stava per imbarcarsi per la Siria, decise di ritornare attraverso la Macedonia. Lo accompagnarono [fino in Asia] Sòpatro di Berea, figlio di Pirro[b], Aristarco e Secondo di Tessalonica, Gaio di Derba, Timoteo e, della provincia d’Asia, Tichico e Trofimo. Questi andarono avanti e ci aspettarono a Troas.

Paolo a Troas

(B)Trascorsi i giorni degli Azzimi partimmo da Filippi e, dopo cinque giorni, li raggiungemmo a Troas, dove ci trattenemmo sette giorni.

Il primo giorno della settimana, mentre eravamo riuniti[c] per spezzare il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, parlava ai discepoli[d], e prolungò il discorso fino a mezzanotte. Nella sala di sopra, dove eravamo[e] riuniti, c’erano molte lampade; un giovane di nome Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo, poiché Paolo tirava in lungo il suo dire; egli, sopraffatto dal sonno, precipitò giù dal terzo piano e venne raccolto morto. 10 Ma Paolo scese, si gettò su di lui e, abbracciatolo, disse: «Non vi turbate, perché la sua anima è in lui». 11 Poi risalì, spezzò il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all’alba, partì. 12 Il giovane fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltremodo consolati.

Viaggio da Troas a Mileto

13 (C)Quanto a noi, che eravamo partiti con la nave, facemmo vela per Asso[f], dove avevamo intenzione di prendere a bordo Paolo; perché egli aveva stabilito così, volendo fare quel tragitto a piedi. 14 Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene[g]. 15 Di là, navigando, arrivammo il giorno dopo di fronte a Chio; il giorno seguente approdammo a Samo[h], e [, fermatici a Trogillio,] il giorno dopo giungemmo a Mileto[i]. 16 Paolo aveva deciso di oltrepassare Efeso, per non perdere tempo in Asia; egli si affrettava per trovarsi a Gerusalemme, se gli fosse stato possibile, il giorno della Pentecoste.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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