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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Giobbe 38-40

Il Signore risponde a Giobbe descrivendo le sue opere

38 (A)Allora il Signore rispose a Giobbe dal seno della tempesta e disse:

«Chi è costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno?

Cingiti i fianchi come un prode; io ti farò delle domande e tu insegnami!

Dov’eri tu quando io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza.

Chi ne fissò le dimensioni, se lo sai, o chi tirò sopra di essa la corda da misurare?

Su che furono poggiate le sue fondamenta, o chi ne pose la pietra angolare,

quando le stelle del mattino cantavano tutte assieme e tutti i figli di Dio alzavano grida di gioia?

Chi chiuse con porte il mare balzante fuori dal grembo materno,

quando gli diedi le nubi come rivestimento e per fasce l’oscurità,

10 quando gli tracciai dei confini, gli misi sbarre e porte?

11 Allora gli dissi: “Fin qui tu verrai, e non oltre; qui si fermerà l’orgoglio dei tuoi flutti”.

12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino, o insegnato il suo luogo all’aurora

13 perché essa afferri i lembi della terra e ne scuota via i malvagi?

14 La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo e appare come vestita di un ricco manto;

15 i malfattori sono privati della luce loro, e il braccio, alzato già, è spezzato.

16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare? Hai tu passeggiato in fondo all’abisso?

17 Le porte della morte sono state da te scoperte? Hai tu veduto le porte dell’ombra di morte?

18 Hai tu abbracciato con lo sguardo l’ampiezza della terra? Parla, se la conosci tutta!

19 Dov’è la via che guida al soggiorno della luce? Le tenebre dove hanno la loro sede?

20 Le puoi tu guidare verso i loro domini e conosci i sentieri per ricondurle a casa?

21 Lo sai di sicuro! Perché tu eri allora già nato, e il numero dei tuoi giorni è grande!

22 Sei forse entrato nei depositi della neve? Li hai visti i depositi della grandine,

23 che io tengo in serbo per i giorni della sciagura, per il giorno della battaglia e della guerra?

24 Per quali vie si diffonde la luce e si sparge il vento orientale sulla terra?

25 Chi ha aperto i canali all’acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni,

26 perché la pioggia cada sulla terra inabitata, sul deserto dove non sta nessun uomo,

27 e disseti le solitudini desolate, sicché vi germogli e cresca l’erba?

28 Ha forse la pioggia un padre? Chi genera le gocce della rugiada?

29 Dal seno di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la dà alla luce?

30 Le acque, divenute come pietra, si nascondono, e la superficie dell’abisso si congela.

31 Puoi tu stringere i legami delle Pleiadi, o potresti sciogliere le catene di Orione?

32 Puoi tu, a suo tempo, far apparire le costellazioni e guidare l’Orsa maggiore insieme ai suoi piccini?

33 Conosci le leggi del cielo? Regoli il suo dominio sulla terra?

34 Puoi alzare la voce fino alle nubi e fare in modo che piogge abbondanti ti ricoprano?

35 I fulmini partono forse al tuo comando? Ti dicono essi: “Eccoci qua”?

36 Chi ha messo negli strati delle nubi saggezza, o chi ha dato intelletto alla metèora[a]?

37 Chi conta con saggezza le nubi? Chi versa gli otri del cielo,

38 quando la polvere stemperata diventa una massa in fusione e le zolle dei campi si saldano fra loro?

Dio si prende cura degli animali

39 (B)«Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame dei leoncelli,

40 quando si appiattano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia?

41 Chi provvede il pasto al corvo quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno peregrinando senza cibo?

39 «Sai quando figliano le capre selvatiche? Hai osservato quando le cerve partoriscono?

Conti i mesi della loro pregnanza e sai il momento in cui devono sgravarsi?

Si accosciano, fanno i loro piccini e sono subito liberate dalle loro doglie;

i loro piccini si fanno forti, crescono all’aperto, se ne vanno e non tornano più alle madri.

Chi manda libero l’onagro e chi scioglie i legami all’asino selvatico?

A lui ho dato per dimora il deserto e la terra salata per abitazione.

Egli si beffa del frastuono della città e non ode grida di padrone.

Percorre le montagne della sua pastura e va in cerca di ogni filo di verde.

Il bufalo vorrà forse servirti o passare la notte presso la tua mangiatoia?

10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco? Erpicherà egli le valli dietro a te?

11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro?

12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto e ti ammucchi il grano sull’aia?

13 Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le sue piume sono forse di cicogna[b]?

14 No, poiché esso abbandona sulla terra le proprie uova, le lascia scaldare sopra la sabbia.

15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, che le bestie dei campi le potranno calpestare.

16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,

17 perché Dio l’ha privato di saggezza, non gli ha impartito intelligenza.

18 Ma quando si muove e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.

19 Sei tu che dai al cavallo la forza? Che gli vesti il collo di una fremente criniera?

20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento.

21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi.

22 Disprezza la paura, non trema, non indietreggia davanti alla spada.

23 Gli risuona addosso la faretra, la folgorante lancia e la freccia.

24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba.

25 Come ode lo squillo, dice: “Aha!” e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi e il grido di guerra.

26 È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegare le ali verso il sud?

27 È forse al tuo comando che l’aquila si alza in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati?

28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;

29 di là spia la preda e i suoi occhi mirano lontano.

30 I suoi piccini si abbeverano di sangue, e dove sono i corpi morti, là essa si trova[c]».

Giobbe riconosce di essere indegno

40 (C)Il Signore continuò a rispondere a Giobbe e disse:

«Il censore dell’Onnipotente vuole ancora contendere con lui? Colui che censura Dio ha una risposta a tutto questo?»

Allora Giobbe rispose al Signore e disse:

«Ecco, io sono troppo meschino; che ti potrei rispondere? Io mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non riprenderò la parola; due volte, ma non lo farò più».

L’ippopotamo e il coccodrillo

(D)Il Signore allora rispose a Giobbe dalla tempesta e disse:

«Cingiti i fianchi come un prode; ti farò delle domande e tu insegnami!

Vuoi proprio annullare il mio giudizio? Condannare me per giustificare te stesso?

Hai un braccio pari a quello di Dio, o una voce che tuoni come la sua?

10 Suvvia, adòrnati di maestà, di grandezza, rivèstiti di splendore, di magnificenza!

11 Da’ libero sfogo ai furori della tua ira; scruta tutti i superbi e abbassali!

12 Scruta tutti i superbi e umiliali! Schiaccia gli empi dovunque stanno!

13 Seppelliscili tutti assieme nella polvere, copri di bende la loro faccia nel buio della tomba!

14 Allora anch’io ti loderò, perché la tua destra ti avrà dato la vittoria.

15 (E)«Guarda l’ippopotamo che ho fatto al pari di te; esso mangia l’erba come il bue.

16 Ecco, la sua forza è nei suoi lombi, il suo vigore nei muscoli del ventre.

17 Stende rigida come un cedro la coda; i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme.

18 Le sue ossa sono tubi di bronzo; le sue membra, sbarre di ferro.

19 Esso è il capolavoro di Dio; colui che lo fece l’ha fornito di falce[d],

20 perché i monti gli producono la pastura; là tutte le bestie dei campi gli scherzano intorno.

21 Si sdraia sotto i loti, nel folto dei canneti, in mezzo alle paludi.

22 I loti lo coprono della loro ombra, i salici del torrente lo circondano.

23 Straripi pure il fiume, esso non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola.

24 Potrebbe qualcuno impadronirsene assalendolo di fronte, o prenderlo con le reti per forargli il naso?

25 Prenderai forse il coccodrillo[e] all’amo? Gli assicurerai la lingua con la corda?

26 Gli passerai un giunco per le narici? Gli forerai le mascelle con l’uncino?

27 Ti rivolgerà esso molte suppliche? Ti dirà delle parole dolci?

28 Farà esso alleanza con te perché tu lo prenda per sempre al tuo servizio?

29 Scherzerai con lui come fosse un uccello? Lo attaccherai a un filo per divertire le tue ragazze?

30 Ne trafficheranno forse i pescatori? Lo spartiranno essi fra i negozianti?

31 Gli coprirai la pelle di frecce e la testa di ramponi?

32 Mettigli un po’ le mani addosso! Ti ricorderai del combattimento e non ci tornerai!

Atti 16:1-21

Timoteo si unisce a Paolo

16 (A)Giunse anche[a] a Derba e a Listra; e là c’era un discepolo, di nome Timoteo, figlio di una donna ebrea credente, ma di padre greco. Di lui rendevano buona testimonianza i fratelli che erano a Listra e a Iconio. Paolo volle che egli partisse con lui; perciò lo prese e lo circoncise a causa dei Giudei che erano in quei luoghi, perché tutti sapevano che il padre di lui era greco. Passando da una città all’altra, trasmisero ai fratelli, perché le osservassero, le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani che erano a Gerusalemme. Le chiese dunque si fortificavano nella fede e crescevano ogni giorno di numero.

Visione di Paolo a Troas

(B)Poi attraversarono la Frigia e la regione della Galazia[b], essendogli stato impedito dallo Spirito Santo di annunciare la Parola in Asia; e, giunti ai confini della Misia[c], cercavano di andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesù[d] non lo permise loro; e, oltrepassata la Misia, discesero a Troas. Paolo ebbe durante la notte una visione: un Macedone[e] gli stava davanti e lo pregava, dicendo: «Passa in Macedonia e soccorrici». 10 Appena ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, convinti che Dio[f] ci aveva chiamati là ad annunciare loro il vangelo.

Paolo a Filippi

11 (C)Perciò, salpando da Troas, puntammo diritto su Samotracia[g], e il giorno seguente su Neapolis[h]; 12 di là ci recammo a Filippi, che è colonia[i] romana e la città più importante di quella regione della Macedonia; e restammo in quella città alcuni giorni.

13 Il sabato andammo fuori dalla porta[j], lungo il fiume, dove pensavamo vi fosse un luogo di preghiera; e, sedutici, parlavamo alle donne là riunite. 14 Una donna della città di Tiatiri, commerciante di porpora, di nome Lidia, che temeva Dio, stava ad ascoltare. Il Signore le aprì il cuore per renderla attenta alle cose dette da Paolo. 15 Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se avete giudicato che io sia fedele al Signore, entrate in casa mia e alloggiatevi». E ci costrinse ad accettare.

Paolo e Sila in prigione

16 (D)Mentre andavamo al luogo di preghiera, incontrammo una serva posseduta da uno spirito di divinazione[k]. Facendo l’indovina, essa procurava molto guadagno ai suoi padroni. 17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava: «Questi uomini sono servi del Dio altissimo e vi annunciano[l] la via della salvezza». 18 Così fece per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si voltò e disse allo spirito: «Io ti ordino, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei». Ed egli uscì in quell’istante.

19 I suoi padroni, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza davanti alle autorità; 20 e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra città 21 e predicano riti che a noi Romani non è lecito accettare né praticare».

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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