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Old/New Testament

Each day includes a passage from both the Old Testament and New Testament.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 2006 (NR2006)
Version
Giobbe 22-24

Elifaz accusa Giobbe e lo invita a ravvedersi

22 (A)Allora Elifaz di Teman rispose e disse:

«Può l’uomo recare qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a se stesso.

Se sei giusto, ne viene forse qualche vantaggio all’Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne trae egli un guadagno?

È forse per la paura che ha di te che egli ti castiga o viene con te in giudizio?

La tua malvagità non è forse grande, e le tue iniquità non sono infinite?

Tu, per un nulla, prendevi pegno dai tuoi fratelli, spogliavi delle loro vesti gli ignudi.

Allo stanco non davi da bere l’acqua, all’affamato rifiutavi il pane.

La terra apparteneva al più forte, l’uomo influente vi piantava la sua casa.

Rimandavi a vuoto le vedove, le braccia degli orfani erano spezzate.

10 Ecco perché sei circondato di lacci, spaventato da improvvisi terrori.

11 O non vedi le tenebre che ti avvolgono, la piena d’acque che ti sommerge?

12 (B)«Dio non è forse lassù nei cieli? Guarda lassù le stelle eccelse, come stanno in alto!

13 E tu dici: “Dio che sa? Può egli giudicare attraverso il buio?

14 Fitte nubi lo coprono e nulla vede; egli passeggia sulla vòlta dei cieli”.

15 Vuoi dunque seguire l’antica via per cui camminarono gli uomini malvagi,

16 che furono portati via prima del tempo e il cui fondamento fu come un torrente che scorre?

17 Essi dicevano a Dio: “Allontànati da noi! Che ci può fare l’Onnipotente?”

18 Eppure Dio aveva riempito le loro case di beni! Ah, lungi da me il consiglio degli empi!

19 I giusti, vedendo la loro rovina, ne gioiscono, e l’innocente si fa beffe di loro:

20 “Vedete se non sono distrutti gli avversari nostri! La loro abbondanza l’ha divorata il fuoco!”

21 (C)«Riconcìliati dunque con Dio; avrai pace, ti sarà resa la prosperità.

22 Ricevi istruzioni dalla sua bocca, riponi le sue parole nel tuo cuore.

23 Se torni all’Onnipotente, se allontani l’iniquità dalle tue tende, sarai ristabilito.

24 Getta l’oro nella polvere, l’oro di Ofir tra i ciottoli del fiume,

25 e l’Onnipotente sarà il tuo oro, egli ti sarà come l’argento acquistato con fatica.

26 Allora l’Onnipotente sarà la tua delizia, e alzerai la faccia verso Dio.

27 Lo pregherai, egli ti esaudirà, e tu scioglierai i voti che avrai fatti.

28 Quello che intraprenderai, ti riuscirà; sul tuo cammino risplenderà la luce.

29 Se viene l’umiliazione, tu pregherai per essere rialzato: Dio soccorre chi ha gli occhi a terra;

30 libererà anche chi non è innocente, egli sarà salvo per la purezza delle tue mani».

Giobbe vorrebbe difendere la sua causa davanti a Dio

23 (D)Allora Giobbe rispose e disse:

«Anche oggi il mio lamento è una rivolta, per quanto io cerchi di contenere il mio gemito.

Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono!

Esporrei la mia causa davanti a lui, riempirei d’argomenti la mia bocca.

Saprei quel che mi risponderebbe, capirei quello che avrebbe da dirmi.

Impiegherebbe tutta la sua forza per combattermi? No, egli mi ascolterebbe!

Là troverebbe un uomo retto a discutere con lui, e sarei dal mio giudice assolto per sempre.

Ma ecco, se vado a oriente, egli non c’è; se a occidente, non lo trovo;

se a settentrione, quando vi opera, io non lo vedo; si nasconde egli a sud, io non lo scorgo.

10 Ma la via che io batto egli la conosce; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l’oro.

11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare;

12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca.

13 Ma la sua decisione è una; chi lo farà mutare? Quello che desidera, lo fa;

14 egli eseguirà quel che di me ha decretato; di cose come queste ne ha molte in mente.

15 Perciò davanti a lui io sono atterrito; quando ci penso, ho paura di lui.

16 Dio mi ha tolto il coraggio, l’Onnipotente mi ha spaventato.

17 Questo mi annienta; non le tenebre, non la fitta oscurità che mi ricopre.

Giobbe descrive la via degli empi

24 (E)«Perché non sono dall’Onnipotente fissati dei tempi in cui renda la giustizia? Perché quelli che lo conoscono non vedono quei giorni?

Gli empi spostano i confini, rapiscono greggi e le conducono al pascolo;

portano via l’asino dell’orfano, prendono in pegno il bue della vedova;

mandano via dalla strada i bisognosi, i poveri del paese si nascondono tutti insieme.

Eccoli, che come onagri del deserto escono al loro lavoro in cerca di cibo; solo il deserto dà pane ai loro figli.

Raccolgono nei campi la loro pastura, racimolano nella vigna dell’empio;

passano la notte nudi, senza vestito, senza una coperta che li ripari dal freddo.

Bagnati dagli acquazzoni di montagna, per mancanza di rifugi, si stringono alle rocce.

Ce n’è di quelli che strappano dalla mammella l’orfano, che prendono pegni dai poveri!

10 E questi se ne vanno nudi, senza vestiti; hanno fame e portano i covoni.

11 Fanno l’olio nel recinto dell’empio; calcano l’uva nel tino e patiscono la sete.

12 Sale dalle città il gemito dei moribondi; i feriti implorano aiuto, e Dio non si cura di queste infamie!

13 Ce ne sono di quelli che si ribellano alla luce, non ne conoscono le vie, non ne battono i sentieri.

14 L’assassino si alza sul far del giorno; ammazza il misero e il povero; e la notte fa il ladro.

15 L’occhio dell’adultero spia il crepuscolo, dicendo: “Nessuno mi vedrà!”, e si copre con un fazzoletto il volto.

16 I ladri, di notte, sfondano le case; di giorno, si tengono rinchiusi; non conoscono la luce.

17 Il mattino è per essi come ombra di morte; appena lo scorgono provano i terrori del buio.

18 Voi dite: “L’empio è un fuscello sulla faccia delle acque; la sua parte sulla terra è maledetta; non prenderà più la via delle vigne”.

19 Come la siccità e il calore assorbono le acque della neve, così il soggiorno dei morti inghiotte chi ha peccato.

20 Il grembo che lo portò, lo dimentica; i vermi ne fanno il loro pasto delizioso, nessuno più lo ricorda. L’iniquo sarà troncato come un albero:

21 lui, che divorava la sterile, priva di figli, e non faceva del bene alla vedova!

22 Invece Dio, con la sua forza, prolunga i giorni dei prepotenti, i quali risorgono quand’ormai disperavano della vita.

23 Dà loro sicurezza, fiducia, e i suoi occhi vegliano sul loro cammino.

24 Salgono in alto, poi scompaiono a un tratto; cadono, sono mietuti come gli altri mortali; sono falciati come le spighe del grano maturo.

25 Se così non è, chi mi smentirà, chi annienterà il mio dire?»

Atti 11

Pietro si giustifica per aver fatto battezzare Cornelio

11 (A)Gli apostoli e i fratelli che si trovavano nella Giudea vennero a sapere che anche gli stranieri avevano ricevuto la Parola di Dio. E quando Pietro salì a Gerusalemme, i credenti circoncisi[a] lo contestavano, dicendo: «Tu sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato con loro!»

Allora Pietro raccontò loro le cose per ordine fin dal principio, dicendo: «Io ero nella città di Ioppe in preghiera e, rapito in estasi, ebbi una visione: un oggetto che scendeva, simile a una grande tovaglia calata dal cielo per i quattro angoli, e giunse fino a me; io, fissandolo con attenzione, lo esaminai e vidi quadrupedi della terra, fiere, rettili e uccelli del cielo. Udii anche[b] una voce che mi diceva: “Pietro, àlzati, ammazza e mangia”. Ma io dissi: “Assolutamente no, Signore, perché nulla di impuro o contaminato è mai entrato nella mia bocca”. Ma la voce [mi] rispose per la seconda volta dal cielo: “Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure”. 10 E ciò accadde per tre volte, poi ogni cosa fu di nuovo ritirata in cielo. 11 In quell’istante tre uomini, mandatimi da Cesarea, si presentarono alla casa dove eravamo. 12 Lo Spirito mi disse di andare con loro, senza farmene scrupolo. Anche questi sei fratelli vennero con me, ed entrammo in casa di quell’uomo. 13 Egli ci raccontò come aveva visto l’angelo presentarsi in casa sua e dirgli[c]: “Manda qualcuno[d] a Ioppe e fa’ venire Simone, detto anche Pietro. 14 Egli ti parlerà di cose per le quali sarai salvato tu e tutta la tua famiglia”. 15 Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo scese su di loro, esattamente come su di noi al principio. 16 Mi ricordai allora di quella parola del Signore che diceva: “Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo”. 17 Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiamo creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?»

18 Allora, udite queste cose, si calmarono e glorificarono Dio, dicendo: «Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche agli stranieri affinché abbiano la vita».

La chiesa di Antiochia; i credenti sono chiamati cristiani

19 (B)Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, andarono sino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunciando la Parola solo ai Giudei, e a nessun altro. 20 Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche[e] ai Greci, portando il lieto messaggio del Signore Gesù. 21 La mano del Signore era con loro; e grande fu il numero di coloro che credettero e si convertirono al Signore.

22 La notizia giunse alle orecchie della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia. 23 Quand’egli giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò e li esortò tutti ad attenersi al Signore con cuore risoluto, 24 perché egli era un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla molto numerosa fu aggiunta al Signore.

25 Poi [Barnaba] partì verso Tarso, a cercare Saulo; e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia. 26 Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.

La chiesa di Antiochia manda dei doni ai cristiani di Gerusalemme

27 (C)In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. 28 E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi, predisse mediante lo Spirito che ci sarebbe stata una grande carestia su tutta la terra; la si ebbe infatti durante l’impero di Claudio[f] [Cesare]. 29 I discepoli decisero allora di inviare una sovvenzione, ciascuno secondo le proprie possibilità, ai fratelli che abitavano in Giudea. 30 E così fecero, inviandola agli anziani, per mezzo di Barnaba e di Saulo.

Nuova Riveduta 2006 (NR2006)

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