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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
1 Samuele 14

Impresa di Gionatan; vittoria d'Israele

14 (A)Un giorno, *Gionatan, figlio di *Saul, disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la guarnigione dei *Filistei che è là dall'altra parte». Però a suo padre non disse nulla.

Saul stava allora all'estremità di Ghibea, sotto il melograno di Migron, e la gente che aveva con sé ammontava a circa seicento uomini; e Aia, figlio di Aitub, fratello d'Icabod, figlio di Fineas, figlio d'*Eli, *sacerdote del Signore a Silo, portava l'*efod. Il popolo non sapeva che Gionatan se ne fosse andato. Fra i passi, attraverso i quali Gionatan cercava di arrivare alla guarnigione dei Filistei, c'era una punta rocciosa da una parte e una punta rocciosa dall'altra parte: una si chiamava Boses e l'altra Sené. Una di queste punte sorgeva a nord, di fronte a Micmas, e l'altra a *mezzogiorno, di fronte a Gheba.

Gionatan disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la guarnigione di questi *incirconcisi; forse il Signore agirà in nostro favore, poiché nulla può impedire al Signore di salvare con molta o con poca gente». Il suo scudiero gli rispose: «Fa' tutto quello che ti sta nel cuore; va' pure; ecco, io sono con te dove il cuore ti conduce». Allora Gionatan disse: «Ecco, noi andremo verso quella gente e ci faremo vedere da loro. Se ci dicono: “Fermatevi, finché veniamo da voi!”, ci fermeremo al nostro posto, e non saliremo fino a loro; 10 ma se ci dicono: “Venite su da noi!”, saliremo, perché il Signore ha deciso di darli nelle nostre mani. Questo ci servirà di segno».

11 Cosí si fecero vedere tutti e due dalla guarnigione dei Filistei. E i Filistei dissero: «Ecco gli *Ebrei che escono dalle grotte dove si erano nascosti!» 12 Gli uomini della guarnigione, rivolgendosi a Gionatan e al suo scudiero, dissero: «Venite su da noi, ché abbiamo qualcosa da dirvi». Gionatan disse al suo scudiero: «Sali dietro a me, poiché il Signore li dà nelle mani d'*Israele». 13 Gionatan salí, arrampicandosi con le mani e con i piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero davanti a Gionatan; e lo scudiero, dietro a lui, li finiva. 14 In questa prima disfatta, inflitta da Gionatan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la metà di un *iugero di terra. 15 Lo spavento si sparse allora nell'accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i guastatori furono anch'essi spaventati; la terra tremò; fu uno spavento terribile.

16 Le sentinelle di Saul a Ghibea di *Beniamino guardarono e videro che la moltitudine si sbandava e fuggiva qua e là. 17 Allora Saul disse alla gente ch'era con lui: «Fate l'appello e vedete chi se n'è andato da noi». E, fatto l'appello, mancavano Gionatan e il suo scudiero. 18 Saul disse ad Aia: «Fa' accostare l'*arca di Dio[a]!» –Infatti l'arca di Dio era allora con i figli d'Israele. – 19 Mentre Saul parlava con il sacerdote, il tumulto andava aumentando nell'accampamento dei Filistei e Saul disse al sacerdote: «Ritira la mano! [b]» 20 Poi Saul e tutto il popolo che era con lui si radunarono e avanzarono fino al luogo della battaglia; ed ecco che in mezzo ai Filistei la spada dell'uno era rivolta contro l'altro e la confusione era grandissima. 21 Or gli Ebrei, quelli che già prima si trovavano con i Filistei ed erano saliti con essi all'accampamento dal paese circostante, fecero voltafaccia e si unirono anch'essi agli Israeliti che erano con Saul e Gionatan. 22 Anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti nella regione montuosa di *Efraim, quando udirono che i Filistei fuggivano, si misero a inseguirli da vicino, per combatterli. 23 In quel giorno il Signore salvò Israele e la battaglia si estese fin oltre Bet-Aven.

Gionatan scampa alle conseguenze di un giuramento irresponsabile di Saul

24 (B)Gli uomini d'Israele in quel giorno erano sfiniti; ma Saul fece fare al popolo questo giuramento: «Maledetto l'uomo che toccherà cibo prima di sera, prima che io mi sia vendicato dei miei nemici». Cosí nessuno del popolo toccò cibo. 25 Poi tutto il popolo giunse a una foresta, dove c'era del miele per terra. 26 Quando il popolo entrò nella foresta, vide il miele che colava, ma nessuno si portò la mano alla bocca, perché il popolo rispettava il giuramento. 27 Ma Gionatan non aveva sentito quando suo padre aveva fatto giurare il popolo; egli stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel miele che colava, portò la mano alla bocca, e gli si rischiarò la vista. 28 Uno del popolo, rivolgendosi a lui, gli disse: «Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento: “Maledetto l'uomo che oggi toccherà cibo, sebbene il popolo sia estenuato”». 29 Allora Gionatan disse: «Mio padre ha recato un danno al popolo; vedete come l'aver gustato un po' di questo miele mi ha rischiarato la vista! 30 Ah, se oggi il popolo avesse mangiato a volontà del bottino che ha trovato presso i nemici! Non si sarebbe forse fatto una piú grande strage di Filistei?»

31 Essi dunque sconfissero quel giorno i Filistei da Micmas ad Aialon; e il popolo era estenuato e si gettò sul bottino; 32 prese pecore, buoi e vitelli, li scannò sul suolo e li mangiò con il sangue. 33 Questo fu riferito a Saul e gli fu detto: «Ecco, il popolo pecca contro il Signore mangiando carne con il sangue». Egli disse: «Voi avete commesso un'infedeltà; rotolate subito qua presso di me una grande pietra». 34 Saul soggiunse: «Andate in mezzo al popolo e dite a ognuno di condurmi qua il suo bue e la sua pecora e di scannarli qui; poi mangiate e non peccate contro il Signore mangiando carne con sangue!» Quella notte, ognuno del popolo condusse di propria mano il suo bue e lo scannò sulla pietra. 35 Saul costruí un altare al Signore; questo fu il primo altare che egli costruí al Signore.

36 Poi Saul disse: «Scendiamo a inseguire i Filistei nella notte; saccheggiamoli fino alla mattina e facciamo in modo che non ne scampi nemmeno uno». Il popolo rispose: «Fa' tutto quello che ti pare bene». Ma il sacerdote disse: «Avviciniamoci qui a Dio». 37 Saul consultò Dio, e disse: «Devo scendere a inseguire i Filistei? Li darai tu nelle mani d'Israele?» Ma questa volta Dio non gli diede nessuna risposta. 38 Saul disse: «Accostatevi, voi tutti capi del popolo, esaminate e vedete in che consista il peccato commesso questo giorno. 39 Infatti, com'è vero che il Signore, il salvatore d'Israele, vive, anche se il colpevole fosse mio figlio Gionatan, egli dovrà morire». Ma in tutto il popolo nessuno gli rispose. 40 Allora egli disse a tutto Israele: «Mettetevi da un lato e io e mio figlio Gionatan staremo dall'altro». Il popolo disse a Saul: «Fa' quello che ti pare bene». 41 Saul disse al Signore: «Dio d'Israele, fa' conoscere la verità!» Gionatan e Saul furono designati dalla sorte, e il popolo ne uscí salvo. 42 Poi Saul disse: «Tirate a sorte fra me e Gionatan mio figlio». E Gionatan fu designato. 43 Allora Saul disse a Gionatan: «Dimmi quello che hai fatto». Gionatan glielo confessò, e disse: «Sí, io assaggiai un po' di miele, con la punta del bastone che avevo in mano; eccomi qui: morirò!» 44 Saul disse: «Mi tratti Dio con tutto il suo rigore, se non morirai, Gionatan!» 45 Ma il popolo disse a Saul: «Gionatan, che ha compiuto questa grande liberazione in Israele, dovrebbe forse morire? Non sarà mai! Com'è vero che il Signore vive, non cadrà in terra un capello del suo capo; poiché oggi egli ha operato con Dio!» Cosí il popolo salvò Gionatan, che non fu messo a morte. 46 Poi Saul smise d'inseguire i Filistei, e i Filistei se ne tornarono al loro paese.

Le guerre di Saul

47 (C)Quando Saul ebbe preso possesso del suo regno in Israele, mosse guerra a tutti i suoi nemici circostanti: a *Moab, agli *Ammoniti, a *Edom, ai re di Soba e ai Filistei; e dovunque si volgeva, vinceva. 48 Mostrò il suo valore sconfiggendo gli *Amalechiti e liberando Israele dalle mani degli oppressori.

49 I figli di Saul erano: Gionatan, Isvi e Malchisua; e delle sue due figlie, la maggiore si chiamava Merab e la minore, Mical. 50 Il nome della moglie di Saul era Ainoam, figlia di Aimaaz, e il nome del capitano del suo esercito era Abner, figlio di Ner, zio di Saul. 51 Chis, padre di Saul, e Ner, padre d'Abner, erano figli di Abiel.

52 Per tutto il tempo di Saul, vi fu guerra accanita contro i Filistei; perciò appena Saul notava un uomo forte e valoroso, lo prendeva con sé.

Romani 12

La consacrazione a Dio

12 (A)Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale[a]. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.

Per la grazia che mi è stata concessa, dico quindi a ciascuno di voi che non abbia di sé un concetto piú alto di quello che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura di fede che Dio ha assegnata a ciascuno. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, cosí noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede; se di ministero, attendiamo al ministero; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità[b]; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le faccia con gioia.

La vita cristiana

(B)L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene. 10 Quanto all'amore fraterno, siate pieni di affetto gli uni per gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. 11 Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; 12 siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, 13 provvedendo alle necessità dei santi, esercitando con premura l'ospitalità.

14 Benedite quelli che vi perseguitano. Benedite e non maledite. 15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. 16 Abbiate tra di voi un medesimo sentimento. Non aspirate alle cose alte, ma lasciatevi attrarre dalle umili. Non vi stimate saggi da voi stessi.

17 (C)Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. 18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. 19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione»[c], dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo cosí, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo»[d]. 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.

Geremia 51

51 Cosí parla il Signore:
«Ecco, io faccio levare contro *Babilonia
e contro gli abitanti di questo paese, che è il cuore dei miei nemici,
un vento distruttore;

mando contro Babilonia degli stranieri che la ventileranno,
e vuoteranno il suo paese;
poiché, nel giorno della calamità,
piomberanno su di lei da tutte le parti.

Tenda l'arciere il suo arco contro chi tende l'arco
e contro chi si erge fieramente nella sua corazza!
Non risparmiate i suoi giovani,
votate allo sterminio tutto il suo esercito!

Cadano uccisi nel paese dei *Caldei,
crivellati di ferite per le vie di Babilonia!

Infatti *Israele e *Giuda non sono abbandonati dal loro Dio,
il Signore degli eserciti;
il paese dei Caldei è pieno di colpe
contro il Santo d'Israele.

Fuggite di mezzo a Babilonia[a], salvi ognuno la sua vita,
guardate di non perire per l'*iniquità di lei!
Poiché questo è il tempo della vendetta del Signore;
egli le dà la sua retribuzione.

Babilonia era nelle mani del Signore una coppa d'oro,
che ubriacava tutta la terra;
le nazioni hanno bevuto il suo vino,
perciò le nazioni sono divenute deliranti.

All'improvviso, Babilonia è caduta, è frantumata.
Alzate su di lei alti lamenti, prendete del balsamo per il suo dolore;
forse guarirà!

“Noi abbiamo voluto guarire Babilonia, ma essa non è guarita;
abbandonatela, e andiamocene ognuno al nostro paese;
poiché la sua punizione arriva fino al cielo,
s'innalza fino alle nuvole[b].

10 Il Signore ha fatto emergere i nostri diritti; venite, raccontiamo in *Sion l'opera del Signore
nostro Dio”.

11 Appuntite le frecce, imbracciate gli scudi!
Il Signore ha eccitato lo spirito dei re dei Medi,
perché il suo disegno contro Babilonia è di distruggerla;
poiché questa è la vendetta del Signore,
la vendetta del suo *tempio.

12 Alzate la bandiera contro le mura di Babilonia!
Rinforzate le guardie, mettete le sentinelle, preparate gli agguati!
Poiché il Signore ha preso una decisione
e già mette in pratica ciò che ha detto contro gli abitanti di Babilonia.

13 O tu che abiti in riva alle grandi acque,
tu che abbondi di tesori,
la tua fine è giunta, il termine delle tue rapine!

14 Il Signore degli eserciti l'ha giurato per sé stesso:
Sí, certo, io ti riempirò di uomini come di *locuste
ed essi alzeranno contro di te grida di trionfo.

15 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra,
con la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo;
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.

16 Quando fa udire la sua voce, c'è un rumore d'acque nel cielo,
egli fa salire i vapori dalle estremità della terra,
fa guizzare i lampi per la pioggia
e sprigiona il vento dai suoi serbatoi;

17 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza,
ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite;
perché le sue immagini fuse sono menzogna
e non c'è soffio vitale in loro.

18 Sono vanità, lavoro d'inganno;
nel giorno del castigo, periranno.

19 A loro non somiglia Colui che è la parte di *Giacobbe;
perché Egli ha formato tutte le cose,
e Israele è la tribú della sua eredità.
Il suo nome è: Signore degli eserciti.

20 O Babilonia, tu sei stata per me un martello, uno strumento di guerra;
con te ho schiacciato le nazioni,
con te ho distrutto i regni;

21 con te ho schiacciato cavalli e cavalieri,
con te ho schiacciato i carri e chi vi stava sopra;

22 con te ho schiacciato uomini e donne,
con te ho schiacciato vecchi e bambini,
con te ho schiacciato giovani e fanciulle;

23 con te ho schiacciato i pastori e le loro greggi,
con te ho schiacciato i lavoratori e i loro buoi aggiogati,
con te ho schiacciato governatori e magistrati.

24 Ma, sotto i vostri occhi, io renderò a Babilonia e a tutti gli abitanti della Caldea,
tutto il male che hanno fatto a Sion»,
dice il Signore.

25 «Eccomi a te, o montagna di distruzione», dice il Signore;
«a te che distruggi tutta la terra!
Io stenderò la mia mano su di te,
ti rotolerò giú dalle rocce
e farò di te una montagna bruciata.

26 Da te non si trarrà piú pietra angolare, né pietre da fondamenta;
ma tu sarai una desolazione perenne», dice il Signore.

27 «Alzate una bandiera sulla terra,
sonate la tromba fra le nazioni,
preparate le nazioni contro di lei,
chiamate a raccolta contro di lei i regni d'Ararat, di Minni e d'Aschenaz,
costituite contro di lei dei generali,
fate avanzare i cavalli come locuste dalle ali ritte!

28 Preparate contro di lei le nazioni, i re di Media,
i suoi governatori, tutti i suoi magistrati
e tutti i paesi dei suoi domini.

29 La terra trema, è in doglie,
perché i disegni del Signore contro Babilonia si effettuano:
di ridurre il paese di Babilonia in un deserto senza abitanti.

30 I prodi di Babilonia cessano di combattere;
se ne stanno nelle loro fortezze;
la loro bravura è venuta meno, sono come donne;
le sue abitazioni sono in fiamme,
le sbarre delle sue porte sono spezzate.

31 Un corriere incrocia l'altro,
un messaggero incrocia l'altro,
per annunziare al re di Babilonia
che la sua città è presa da ogni lato,

32 che i guadi sono occupati,
che le paludi sono in preda alle fiamme,
che gli uomini di guerra sono allibiti».

33 Poiché cosí parla il Signore degli eserciti, Dio d'Israele:
«La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui la si trebbia;
ancora un poco, e verrà per lei il tempo della mietitura».

34 «*Nabucodonosor, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati,
ci ha posti là come un vaso vuoto;
ci ha inghiottiti come un *dragone;
ha riempito il suo ventre con le nostre delizie,
ci ha cacciati via.

35 La violenza che mi è fatta e il tormento della mia carne ricadano su Babilonia!»
dirà l'abitante di Sion.
«Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea!»
dirà *Gerusalemme.

36 Perciò, cosí parla il Signore:
«Ecco, io difenderò la tua causa
e farò la tua vendetta!
Io prosciugherò il suo mare,
disseccherò la sua sorgente.

37 Babilonia diventerà un mucchio di macerie, un covo di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
un luogo senza abitanti.

38 Essi ruggiranno assieme come leoni,
grideranno come piccoli di leonesse.

39 Quando saranno riscaldati, darò loro da bere,
li ubriacherò perché stiano allegri,
e poi si addormentino di un sonno perenne e non si risveglino piú»,
dice il Signore.

40 «Io li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni, come capri.

41 Come mai è stata presa Sesac[c],
ed è stata conquistata colei che era il vanto di tutta la terra?
Come mai Babilonia è diventata una desolazione, fra le nazioni?

42 Il mare è salito su Babilonia;
essa è stata coperta dal tumulto dei suoi flutti.

43 Le sue città sono diventate una desolazione,
una terra arida, un deserto,
un paese dove non abita piú nessuno,
per dove non passa piú nessun figlio d'uomo.

44 Io punirò *Bel a Babilonia,
gli trarrò di gola ciò che ha trangugiato;
le nazioni non affluiranno piú a lui;
perfino le mura di Babilonia sono cadute.

45 O popolo mio, uscite di mezzo a lei,
salvi ciascuno la sua vita
davanti all'ardente ira del Signore!

46 Il vostro cuore non si avvilisca,
non vi spaventate delle voci che si udranno nel paese;
poiché un anno correrà una voce
e l'anno seguente correrà un'altra voce;
ci sarà nel paese violenza,
dominatore contro dominatore.

47 Perciò, ecco, i giorni vengono
in cui io farò giustizia delle immagini scolpite di Babilonia:
tutto il suo paese sarà coperto di vergogna,
tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei.

48 I cieli, la terra, e tutto ciò che è in essi,
esulteranno su Babilonia,
perché i devastatori piomberanno su di lei dal settentrione»,
dice il Signore.

49 «Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele,
cosí in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese.

50 O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate,
ricordatevi, mentre siete lontano, del Signore,
e Gerusalemme vi ritorni in cuore!»

51 «Noi eravamo coperti d'infamia all'udire gli insulti,
la vergogna ci copriva la faccia,
perché gli stranieri erano venuti
nel *santuario della casa del Signore».

52 «Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il Signore,
«in cui io farò giustizia delle sue immagini scolpite
e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.

53 Anche se Babilonia si elevasse fino al cielo,
anche se rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi,
le verranno da parte mia dei devastatori», dice il Signore.

54 «Giunge da Babilonia un grido,
la notizia di un gran disastro dalla terra dei Caldei.

55 Il Signore infatti devasta Babilonia
e fa cessare il suo grande rumore;
le onde dei devastatori muggono come grandi acque,
se ne ode il fracasso;

56 perché il devastatore piomba su di lei, su Babilonia,
i suoi prodi sono presi,
i loro archi spezzati,
poiché il Signore è il Dio delle retribuzioni,
non manca di rendere ciò che è dovuto.

57 Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi,
i suoi governatori, i suoi magistrati, i suoi prodi,
ed essi si addormenteranno di un sonno perenne, e non si risveglieranno piú»,
dice il Re, che si chiama Signore degli eserciti.

58 Cosí parla il Signore degli eserciti:
«Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo,
le sue alte porte saranno incendiate;
cosí i popoli avranno lavorato per nulla,
le nazioni si saranno stancate per il fuoco».

59 (A)Ordine dato dal *profeta *Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con *Sedechia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era responsabile delle soste. 60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. 61 Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, 62 e dirai: “O Signore, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, al punto che non sarebbe stato piú abitato né da uomo, né da bestia, e che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne”. 63 Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate, 64 e dirai: “Cosí affonderà Babilonia, e non si rialzerà piú, a causa del male che io faccio venire su di lei; cadrà esausta”».
Fin qui, le parole di Geremia.

Salmi 30

Espressioni di lode per la liberazione

30 (A)Salmo. Cantico per
l'inaugurazione della casa[a].
Di *Davide.
Io ti esalto, o Signore, perché m'hai
portato in alto
e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me.

O Signore, Dio mio,
io ho gridato a te
e tu m'hai guarito.

O Signore, tu hai fatto risalir l'anima mia dal *soggiorno dei morti,
tu m'hai ridato la vita perché io non
scendessi nella tomba.

Salmeggiate al Signore, voi suoi
fedeli,
celebrate la sua santità.

Poiché l'ira sua è solo per
un momento,
ma la sua benevolenza è per tutta
una vita.
La sera ci accompagna il pianto;
ma la mattina viene la gioia.

Quanto a me, nella mia prosperità,
dicevo:
«Non sarò mai smosso».

O Signore, per la tua benevolenza
avevi reso forte il mio monte;
tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi
smarrito.

Ho gridato a te, o Signore;
ho supplicato il Signore dicendo:

«Che profitto avrai dal mio sangue
s'io scendo nella tomba?
Potrebbe la polvere celebrarti,
predicare la tua verità?»

10 Ascolta, o Signore, e abbi pietà
di me; o Signore, sii tu il mio aiuto!

11 Tu hai mutato il mio dolore
in danza;
hai sciolto il mio cilicio e mi hai
rivestito di gioia,

12 perché io[b] possa salmeggiare a te,
senza mai tacere.
O Signore, Dio mio, io ti celebrerò per sempre.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra