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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
1 Samuele 3

Vocazione di Samuele

(A)Il piccolo *Samuele serviva il Signore sotto gli occhi di *Eli. La parola del Signore era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel *tempio del Signore dove si trovava l'*arca di Dio. Il Signore chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!» Poi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Eli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Ed egli andò a coricarsi.

Il Signore chiamò Samuele di nuovo. Samuele si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». Ora Samuele non conosceva ancora il Signore e la parola del Signore non gli era ancora stata rivelata.

Il Signore chiamò di nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il bambino. Ed Eli disse a Samuele: «Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: “Parla, Signore, poiché il tuo servo ascolta”». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto.

10 Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta». 11 Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in *Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutt'e due gli orecchi. 12 In quel giorno io compirò contro Eli, dal principio fino alla fine, tutto ciò che ho detto circa la sua casa. 13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati. 14 Perciò io giuro alla casa di Eli che l'iniquità della casa di Eli non sarà mai espiata né con sacrifici né con oblazioni».

15 Samuele rimase coricato fino alla mattina, poi aprí le porte della casa del Signore. Egli temeva di raccontare a Eli la visione. 16 Ma Eli chiamò Samuele e disse: «Samuele, figlio mio!» Egli rispose: «Eccomi». 17 Ed Eli: «Qual è la parola che egli ti ha detto? Ti prego, non me la nascondere! Dio ti tratti con il massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello che egli ti ha detto». 18 Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il Signore: faccia quello che gli parrà bene».

19 Samuele intanto cresceva e il Signore era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole. 20 Tutto Israele, da *Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito come *profeta del Signore. 21 Il Signore continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il Signore si rivelava a Samuele mediante la sua parola.

Romani 3

Privilegi dei Giudei

(A)Qual è dunque il vantaggio del Giudeo? Qual è l’utilità della circoncisione? Grande in ogni senso. Prima di tutto, perché a loro furono affidate le rivelazioni di Dio. Che vuol dire infatti se alcuni sono stati increduli? La loro incredulità annullerà la fedeltà di Dio? No di certo! Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com’è scritto:
«Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole
e trionfi quando sei giudicato»[a].

Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo? Che Dio è ingiusto quando dà corso alla sua ira? (Parlo alla maniera degli uomini.) No di certo[b]! Perché, altrimenti, come potrà Dio giudicare il mondo?

Ma se per la mia menzogna la verità di Dio sovrabbonda a sua gloria, perché sono ancora giudicato come peccatore? Perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene», come da taluni siamo calunniosamente accusati di dire? La condanna di costoro è giusta.

Universalità del peccato

(B)Che dire dunque? Noi siamo forse superiorie[c]? No affato! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, 10 com’è scritto:
«Non c’è nessun giusto, neppure uno.

11 Non c’è nessuno che capisca,
non c’è nessuno che cerchi Dio.

12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corotti.
Non c’è nessuno che pratici la bontà, no, neppure uno»[d].

13 «La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode»[e].
«Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti»[f].

14 «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza»[g].

15 «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.

16 Rovina e calamità sono sul loro cammmino

17 e non conoscono la via della pace»[h].

18 «Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi»[i].

19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20 perché mediante le opere della legge nessuno[j] sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà la conoscenza del peccato.

La giustificazione attraverso la fede in Cristo

21 (C)Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i *profeti: 22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesú Cristo, per tutti coloro che credono – infatti non c'è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio – 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesú. 25 Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue[k], per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, 26 al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesú.

27 Dov'è dunque il vanto? Esso è escluso. Per quale legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; 28 poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge. 29 Dio è forse soltanto il Dio dei Giudei? Non è egli anche il Dio degli altri popoli? Certo, è anche il Dio degli altri popoli, 30 poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'*incirconciso ugualmente per mezzo della fede.

31 Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo! Anzi, confermiamo la legge.

Geremia 41

Assassinio di Ghedalia

41 (A)Il settimo mese, Ismael figlio di Netania, figlio di Elisama, della stirpe reale e uno dei grandi del re, andò con dieci uomini, da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa; là, a Mispa, mangiarono assieme. Poi Ismael, figlio di Netania, si alzò con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan. Cosí fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese. Ismael uccise pure tutti i Giudei che erano con Ghedalia a Mispa, e i *Caldei, uomini di guerra, che si trovavano là.

Il giorno dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, prima che se ne sapesse nulla, giunsero da Sichem, da Silo e da *Samaria, ottanta uomini che avevano la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul corpo; avevano in mano delle offerte e dell'incenso per presentarli nella casa del Signore. Ismael, figlio di Netania, uscí loro incontro da Mispa; e, camminando, piangeva; come li ebbe incontrati, disse loro: «Venite da Ghedalia, figlio di Aicam». Quando furono entrati in mezzo alla città, Ismael figlio di Netania, assieme agli uomini che aveva con sé, li scannò e li gettò nella cisterna. Fra quelli, ci furono dieci uomini che dissero a Ismael: «Non ci uccidere, perché abbiamo nei campi provviste nascoste: grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne, e non li mise a morte con i loro fratelli. La cisterna nella quale Ismael gettò tutti i cadaveri degli uomini che egli uccise con Ghedalia, è quella che il re Asa aveva fatta fare per timore di Baasa, re d'*Israele; Ismael, figlio di Netania, la riempí di uccisi. 10 Poi Ismael condusse via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mispa: le figlie del re e tutto il popolo che era rimasto a Mispa, sul quale Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedalia, figlio di Aicam; Ismael, figlio di Netania, li condusse via prigionieri e partí per recarsi dagli *Ammoniti.

11 Ma quando Iocanan figlio di Carea e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui furono informati di tutto il male che Ismael, figlio di Netania, aveva fatto, 12 presero tutti gli uomini, e andarono a combattere contro Ismael, figlio di Netania; e lo trovarono presso le grandi acque che sono a Gabaon. 13 Quando tutto il popolo che era con Ismael vide Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con lui, si rallegrò; 14 tutto il popolo che Ismael aveva condotto prigioniero da Mispa fece voltafaccia e andò a unirsi a Iocanan, figlio di Carea. 15 Ma Ismael, figlio di Netania, scampò con otto uomini davanti a Iocanan, e se ne andò fra gli Ammoniti. 16 Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che Ismael, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa, dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, figlio d'Aicam: uomini, gente di guerra, donne, bambini, eunuchi; e li ricondussero da Gabaon. 17 Partirono e si fermarono a Gerut-Chimam presso *Betlemme, per poi continuare e giungere in Egitto, 18 a causa dei Caldei; dei quali avevano paura, perché Ismael, figlio di Netania, aveva ucciso Ghedalia, figlio di Aicam, che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.

Salmi 17

Preghiera del giusto nella persecuzione

17 (A)Preghiera di *Davide.
O Signore, ascolta ciò che è
giusto, sii attento al mio grido;
porgi orecchio alla mia preghiera che non viene da labbra ingannatrici.

Dalla tua presenza venga alla luce
il mio diritto;
gli occhi tuoi riconoscano la
rettitudine.

Tu hai scrutato il mio cuore, l'hai
visitato nella notte;
mi hai provato e non hai trovato nulla;
la mia bocca non va oltre[a] il mio
pensiero.

Quanto alle opere degli uomini,
io, per ubbidire alla parola delle tue
labbra,
mi son guardato dalle vie del violento.

I miei passi si son tenuti saldi sui tuoi sentieri,
i miei piedi non hanno vacillato.

Io t'invoco, perché tu m'esaudisci,
o Dio;
inclina verso di me il tuo orecchio,
ascolta le mie parole!

Mostrami le meraviglie della tua
bontà, o tu che con la tua destra salvi chi cerca un rifugio al riparo dai suoi
avversari.

Abbi cura di me come la pupilla
dell'occhio,
nascondimi, all'ombra delle tue ali,

dagli empi che vogliono la mia
rovina,
dai nemici mortali che mi circondano.

10 Sono duri di cuore a causa delle loro ricchezze,
la loro bocca parla con arroganza.

11 Ora ci stanno accerchiando,
seguono i nostri passi;
ci spiano per abbatterci.

12 Il mio nemico sembra un leone che voglia sbranare la preda,
un leoncello che sta in agguato nei
nascondigli.

13 Ergiti, o Signore, affrontalo,
abbattilo;
liberami dall'empio con la tua spada;

14 liberami, con la tua mano,
dagli uomini, o Signore, dagli uomini del mondo,
il cui compenso è solo in questa vita,
e il cui ventre tu riempi con i tuoi beni;
di questi si saziano i loro figli,
e lasciano il resto dei loro averi ai loro bambini.

15 Quanto a me, per la mia giustizia,
contemplerò il tuo volto;
mi sazierò, al mio risveglio, della tua
presenza.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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