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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 40

L'erezione e la consacrazione del tabernacolo

40 (A)Il Signore parlò a *Mosè e disse: «Il primo giorno del primo mese erigerai il *tabernacolo, la *tenda di convegno. Vi porrai l'*arca della testimonianza e stenderai il *velo davanti all'arca. Vi porterai dentro la tavola, e disporrai in ordine le cose che vi sono sopra; vi porterai pure il *candelabro e accenderai le sue lampade. Porrai l'altare d'oro per l'incenso davanti all'arca della testimonianza e metterai la portiera all'ingresso del tabernacolo. Porrai l'altare degli olocausti davanti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno. Metterai la *conca fra la tenda di convegno e l'altare, e vi metterai dentro dell'acqua. Disporrai il *cortile tutto intorno e attaccherai la portiera all'ingresso del cortile. Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai il tabernacolo e tutto ciò che vi è dentro, lo consacrerai con tutti i suoi utensili e sarà santo. 10 Ungerai pure l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, consacrerai l'altare, e l'altare sarà santissimo. 11 Ungerai anche la conca con la sua base e la consacrerai. 12 Poi farai accostare *Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno, e li laverai con acqua. 13 Rivestirai Aaronne dei paramenti sacri, lo ungerai e lo consacrerai, perché mi serva come sacerdote. 14 Farai pure avvicinare i suoi figli, li rivestirai di tuniche 15 e li ungerai come avrai unto il loro padre, perché mi servano come sacerdoti; e la loro unzione conferirà loro un sacerdozio perenne, di generazione in generazione».

16 Mosè fece cosí; fece interamente come il Signore gli aveva ordinato. 17 Il primo giorno del primo mese del secondo anno, il tabernacolo fu eretto. 18 Mosè eresse il tabernacolo, ne pose le basi, ne collocò le assi, ne mise le traverse e ne rizzò le colonne. 19 Stese la tenda sul tabernacolo e sopra la tenda pose la coperta di essa, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 20 Poi prese la Testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe all'arca e collocò il *propiziatorio sull'arca; 21 portò l'arca nel tabernacolo, sospese il velo di separazione e con esso coprí l'arca della testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 22 Pose pure la tavola nella tenda di convegno, dal lato settentrionale del tabernacolo, fuori dal velo. 23 Vi dispose sopra in ordine il pane, davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 24 Poi mise il candelabro nella tenda di convegno, di fronte alla tavola, dal lato meridionale del tabernacolo; 25 accese le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 26 Poi mise l'altare d'oro nella tenda di convegno, davanti al velo 27 e vi bruciò sopra l'incenso aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 28 Mise pure la portiera all'ingresso del tabernacolo. 29 Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno e vi offrí, sopra, l'olocausto e l'oblazione, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 30 Pose la conca fra la tenda di convegno e l'altare, e vi pose dentro dell'acqua per le abluzioni. 31 Mosè, Aaronne e i suoi figli, con quell'acqua, si lavarono le mani e i piedi; 32 quando entravano nella tenda di convegno e quando si avvicinavano all'altare, si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 33 Eresse pure il recinto intorno al tabernacolo e all'altare e sospese la cortina all'ingresso del cortile. Cosí Mosè completò l'opera.

La gloria del Signore sul tabernacolo

34 (B)Allora la nuvola coprí la tenda di convegno, e la gloria del Signore riempí il tabernacolo. 35 E Mosè non potè entrare nella tenda di convegno perché la nuvola si era posata sopra, e la gloria del Signore riempiva il tabernacolo.

36 Durante tutti i loro viaggi, quando la nuvola si alzava dal tabernacolo, i figli d'*Israele partivano; 37 ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno in cui si alzava. 38 La nuvola del Signore infatti stava sul tabernacolo di giorno; e di notte vi stava un fuoco visibile a tutta la casa d'Israele durante tutti i loro viaggi.

Giovanni 19

Gesú coronato di spine

19 (A)Allora *Pilato prese Gesú e lo fece flagellare.

I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s'accostavano a lui e dicevano: «Salve, re dei Giudei!» E lo schiaffeggiavano.

Pilato uscí di nuovo, e disse loro: «Ecco, ve lo conduco fuori, affinché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Gesú dunque uscí, portando la corona di spine e il manto di porpora. Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!»

Come dunque i capi dei *sacerdoti e le guardie lo ebbero visto, gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; perché io non trovo in lui alcuna colpa». I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché si è fatto *Figlio di Dio».

Quando Pilato udí questa parola, ebbe ancor piú paura; e, rientrato nel *pretorio, disse a Gesú: «Di dove sei tu?» Ma Gesú non gli rispose. 10 Allora Pilato gli disse: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?» 11 Gesú gli rispose: «Tu non avresti alcun'autorità su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa».

12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, non sei amico di *Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare». 13 Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesú, e si mise a sedere in tribunale nel luogo detto Lastrico[a], e in ebraico Gabbatà[b]. 14 Era la preparazione della Pasqua, ed era l'*ora sesta[c]. Egli disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!» 15 Allora essi gridarono: «Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Crocifiggerò il vostro re?» I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare». 16 Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

La crocifissione di Gesú

17 (B)Presero dunque Gesú; ed egli, portando la sua croce, giunse al luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama *Golgota, 18 dove lo crocifissero, assieme ad altri due, uno di qua, l'altro di là, e Gesú nel mezzo.

19 Pilato fece pure un'iscrizione e la pose sulla croce. V'era scritto: GES! IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI. 20 Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesú fu crocifisso era vicino alla città; e l'iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. 21 Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: «Non lasciare scritto: “Il re dei Giudei”; ma che egli ha detto: “Io sono il re dei Giudei”». 22 Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto».

23 I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesú, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato. Presero anche la tunica, che era senza cuciture, tessuta per intero dall'alto in basso. 24 Dissero dunque tra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempisse la Scrittura che dice:
«Hanno spartito fra loro le mie vesti,
e hanno tirato a sorte la mia tunica»[d].
Questo fecero dunque i soldati.

25 Presso la croce di Gesú stavano sua madre e la sorella di sua madre, *Maria di Cleopa, e *Maria Maddalena. 26 Gesú dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

28 Dopo questo, Gesú, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete». 29 C'era lí un vaso pieno d'aceto; posta dunque una spugna, imbevuta d'aceto, in cima a un ramo d'*issopo, l'accostarono alla sua bocca. 30 Quando Gesú ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

31 (C)Allora i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiché era la Preparazione e quel sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe, e fossero portati via. 32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo, e poi anche all'altro che era crocifisso con lui; 33 ma giunti a Gesú, lo videro già morto, e non gli spezzarono le gambe, 34 ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscí sangue e acqua. 35 Colui che lo ha visto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza è vera; ed egli sa che dice il vero, affinché anche voi crediate. 36 Poiché questo è avvenuto affinché si adempisse la Scrittura:
«Nessun osso di lui sarà spezzato»[e].

37 E un'altra Scrittura dice:
«Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto»[f].

Il seppellimento di Gesú

38 (D)Dopo queste cose, *Giuseppe d'*Arimatea, che era discepolo di Gesú, ma in segreto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesú, e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesú. 39 *Nicodemo, che in precedenza era andato da Gesú di notte, venne anch'egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento *libbre. 40 Essi dunque presero il corpo di Gesú e lo avvolsero in fasce con gli aromi, secondo il modo di seppellire in uso presso i Giudei. 41 Nel luogo dov'egli era stato crocifisso c'era un giardino, e in quel giardino un sepolcro nuovo, dove nessuno era ancora stato deposto. 42 Là dunque deposero Gesú, a motivo della Preparazione dei Giudei, perché il sepolcro era vicino.

Proverbi 16

16 All'uomo spettano i disegni
del cuore;
ma la risposta della lingua viene dal
Signore.

Tutte le vie dell'uomo a lui sembrano pure,
ma il Signore pesa gli spiriti.

Affida al Signore le tue opere,
e i tuoi progetti avranno successo.

Il Signore ha fatto ogni cosa per uno scopo;
anche l'empio, per il giorno della
sventura.

Chi ha un cuore superbo è in
abominio al Signore;
certo è che non rimarrà impunito.

Con la bontà e con la fedeltà
l'*iniquità si espia,
e con il timore del Signore si evita
il male.

Quando il Signore gradisce le vie
di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.

Meglio poco con giustizia,
che grandi entrate senza equità.

Il cuore dell'uomo medita la sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.

10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina;
quando pronunzia il giudizio la sua
bocca non erra.

11 La stadera e le bilance giuste
appartengono al Signore,
tutti i pesi[a] del sacchetto sono opera
sua.

12 I re hanno orrore di fare il male,
perché il trono è reso stabile con
la giustizia.

13 Le labbra giuste sono gradite ai re;
essi amano chi parla rettamente.

14 Ira del re vuol dire messaggeri
di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.

15 La serenità del volto del re dà la vita,
e il suo favore è come nuvola di pioggia primaverile.

16 L'acquisto della saggezza è migliore di quello dell'oro,
l'acquisto dell'intelligenza preferibile a quello dell'argento!

17 La strada maestra dell'uomo retto è evitare il male;
chi bada alla sua via preserva se stesso.

18 La superbia precede la rovina,
e lo spirito altero precede la caduta.

19 È meglio essere umili con i poveri
che spartire la preda con i superbi.

20 Chi presta attenzione alla parola se ne troverà bene,
e beato colui che confida nel Signore!

21 Il saggio di cuore è chiamato
intelligente,
e la dolcezza delle labbra aumenta
il sapere.

22 Il senno, per chi lo possiede, è fonte di vita,
ma la stoltezza è il castigo degli stolti.

23 Il cuore del saggio gli rende
assennata la bocca,
e aumenta il sapere sulle sue labbra.

24 Le parole gentili sono un favo
di miele;
dolcezza all'anima, salute alle ossa.

25 C'è una via che all'uomo sembra
diritta,
ma finisce con il condurre alla morte.

26 La fame del lavoratore lavora
per lui,
perché la sua bocca lo stimola.

27 L'uomo cattivo va scavando il male ad altri;
sulle sue labbra c'è come un fuoco
consumante.

28 L'uomo perverso semina contese,
il maldicente disunisce gli amici
migliori.

29 L'uomo violento trascina
il compagno
e lo conduce per una via non buona.

30 Chi chiude gli occhi per tramare
cose perverse,
chi si morde le labbra, ha già compiuto il male.

31 I capelli bianchi sono una corona
d'onore;
la si trova sulla via della giustizia.

32 Chi è lento all'ira vale piú del prode guerriero;
chi ha autocontrollo vale piú di chi
espugna città.

33 Si getta la sorte nel grembo,
ma ogni decisione viene dal Signore.

Filippesi 3

Esempio di Paolo nella corsa cristiana

(A)Del resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore.
Io non mi stanco di scrivervi le stesse cose, e ciò è garanzia di sicurezza per voi.

Guardatevi dai cani[a], guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare; perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesú, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne; benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne. Se qualcun altro pensa di aver motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di piú; io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'*Israele, della tribú di *Beniamino, *ebreo figlio d'Ebrei; quanto alla legge, *fariseo; quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesú, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede. 10 Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a lui nella sua morte, 11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.

12 Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesú[b]. 13 Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, 14 corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesú.

15 (B)Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; se in qualche cosa voi pensate altrimenti, Dio vi rivelerà anche quella. 16 Soltanto, dal punto a cui siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via.

17 Siate miei imitatori, fratelli, e guardate quelli che camminano secondo l'esempio che avete in noi. 18 Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), 19 la fine dei quali è la perdizione; il loro dio è il ventre e la loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna; gente che ha l'animo alle cose della terra. 20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesú Cristo, il Signore, 21 che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, mediante il potere che egli ha di sottomettere a sé ogni cosa.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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