Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
1 Re 22

Acab e Giosafat in guerra contro i Siri

22 (A)Passarono tre anni senza guerra tra la *Siria e *Israele. Nel terzo anno *Giosafat, re di *Giuda, scese a trovare il re d'Israele. Il re d'Israele aveva detto ai suoi servitori: «Voi sapete che Ramot di *Galaad è nostra, e noi ce ne stiamo tranquilli senza toglierla di mano al re di Siria». E disse a Giosafat: «Vuoi venire con me alla guerra contro Ramot di Galaad?» Giosafat rispose al re d'Israele: «Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come sulla tua, sui miei cavalli come sui tuoi».

Poi Giosafat disse al re d'Israele: «Ti prego, consulta oggi la parola del Signore». Allora il re d'Israele radunò i *profeti, in numero di circa quattrocento, e disse loro: «Debbo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Quelli risposero: «Va', e il Signore la darà nelle mani del re». Ma Giosafat disse: «Non c'è qui nessun altro profeta del Signore da poter consultare?» Il re d'Israele rispose a Giosafat: «C'è ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare il Signore; ma io l'odio perché non mi predice mai nulla di buono, ma soltanto del male: è *Micaia, figlio d'Imla». E Giosafat disse: «Non dica cosí il re!» Allora il re d'Israele chiamò un eunuco, e gli disse: «Fa' subito venire Micaia, figlio d'Imla».

Consultazione di Micaia

10 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti regali, nell'aia che è all'ingresso della porta di *Samaria; e tutti i profeti profetizzavano davanti a loro. 11 *Sedechia, figlio di Chenaana, si era fatto delle corna di ferro, e disse: «Cosí dice il Signore: Con queste corna colpirai i Siri finché tu li abbia completamente distrutti». 12 Tutti i profeti profetizzavano nello stesso modo, dicendo: «Va' contro Ramot di Galaad, e vincerai; il Signore la darà nelle mani del re».

13 Il messaggero che era andato a chiamare Micaia gli parlò cosí: «Ecco tutti i profeti, unanimi, predicono del bene al re; ti prego, le tue parole siano concordi con le loro, e predici del bene!» 14 Ma Micaia rispose: «Com'è vero che il Signore vive, io dirò quel che il Signore mi dirà».

15 Quando giunse davanti al re, il re gli disse: «Micaia, dobbiamo andare a far guerra a Ramot di Galaad, o no?» Egli rispose: «Va' pure, tu vincerai; il Signore la darà nelle mani del re». 16 Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del Signore?» 17 Micaia rispose: «Ho visto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e il Signore ha detto: “Questa gente non ha padrone; ciascuno ritorni in pace a casa sua”».

18 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Non te l'avevo detto che costui non mi avrebbe predetto nulla di buono, ma soltanto del male?»

19 Micaia replicò: «Perciò ascolta la parola del Signore. Io ho visto il Signore seduto sul suo trono, e tutto l'esercito del cielo che gli stava a destra e a sinistra. 20 Il Signore disse: “Chi ingannerà *Acab affinché vada contro Ramot di Galaad e vi perisca?” Ci fu chi rispose in un modo e chi in un altro. 21 Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presentò davanti al Signore, e disse: “Lo ingannerò io”. 22 Il Signore gli disse: “E come?” Quello rispose: “Io uscirò e sarò spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti”. Il Signore gli disse: “Sí, riuscirai a ingannarlo; esci e fa' cosí”. 23 E ora ecco, il Signore ha messo uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma il Signore ha pronunziato del male contro di te».

24 Allora Sedechia, figlio di Chenaana, si accostò, diede uno schiaffo a Micaia, e disse: «Per dove è passato lo Spirito del Signore, quand'è uscito da me per parlare a te?» 25 Micaia rispose: «Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!» 26 Il re d'Israele disse: «Prendi Micaia, portalo da Ammon, governatore della città, e da Ioas, figlio del re e di' loro: 27 Cosí dice il re: “Rinchiudete costui in prigione, mettetelo a pane e acqua finché io torni sano e salvo”». 28 Micaia disse: «Se tu torni sano e salvo, non sarà il Signore che avrà parlato per bocca mia». E aggiunse: «Udite questo, popoli tutti!»

Sconfitta e morte di Acab

29 (B)Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, marciarono dunque contro Ramot di Galaad. 30 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Io mi travestirò per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti regali». E il re d'Israele si travestí e andò in battaglia.

31 Il re di Siria aveva dato quest'ordine ai trentadue capitani dei suoi carri: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma soltanto contro il re d'Israele». 32 Quando i capitani dei carri scorsero Giosafat dissero: «Certo, quello è il re d'Israele», e si diressero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat mandò un grido. 33 Allora i capitani si accorsero che egli non era il re d'Israele, e cessarono di assalirlo. 34 Ma un uomo scoccò a caso la freccia del suo arco, e ferí il re d'Israele tra la corazza e le falde; perciò il re disse al suo cocchiere: «Svolta, portami fuori dal campo, perché sono ferito». 35 Ma la battaglia fu cosí accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro di fronte ai Siri, e morí verso sera; il sangue della sua ferita era colato nel fondo del carro. 36 Mentre il sole tramontava, un grido corse per tutto il campo: «Ognuno alla sua città! Ognuno al suo paese!»

37 Cosí il re morí, fu portato a Samaria, e in Samaria fu sepolto. 38 Quando si lavò il carro presso lo stagno di Samaria –in quell'acqua si lavavano le prostitute –i cani leccarono il sangue di Acab, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata.

39 Il resto delle azioni di Acab, tutto quello che fece, la casa d'avorio che costruí e tutte le città che edificò, tutto questo sta scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele.

40 Cosí Acab si addormentò con i suoi padri, e Acazia, suo figlio, regnò al suo posto.

Giosafat, re di Giuda

41 (C)Giosafat, figlio di Asa, cominciò a regnare sopra Giuda il quarto anno di Acab, re d'Israele. 42 Giosafat aveva trentacinque anni quando cominciò a regnare, e regnò venticinque anni a *Gerusalemme. Il nome di sua madre era Azuba, figlia di Sili.

43 Egli imitò in ogni cosa la condotta di Asa suo padre, e non se ne allontanò; fece quel che è giusto agli occhi del Signore. 44 Tuttavia gli alti luoghi non scomparvero; il popolo offriva ancora sacrifici e profumi sugli alti luoghi. 45 Giosafat visse in pace con il re d'Israele.

46 Il resto delle azioni di Giosafat, le prodezze che fece e le sue guerre sono scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda.

47 Egli fece sparire dal paese gli ultimi uomini che si prostituivano, e che erano rimasti dal tempo di Asa suo padre. 48 A quel tempo non c'era re a *Edom; un prefetto fungeva da re. 49 Giosafat costruí delle navi di Tarsis per andare a Ofir in cerca d'oro; ma poi non andò, perché le navi naufragarono a Esion-Gheber. 50 Allora Acazia, figlio d'Acab, disse a Giosafat: «Lascia che i miei servitori vadano con i tuoi servitori sulle navi!» Ma Giosafat non volle.

51 Giosafat si addormentò con i suoi padri, e con essi fu sepolto nella *città di *Davide, suo padre; e Ieoram, suo figlio, regnò al suo posto.

Acazia, re d'Israele

52 (D)Acazia, figlio di Acab, cominciò a regnare sopra Israele a Samaria il diciassettesimo anno di Giosafat, re di Giuda, e regnò due anni sopra Israele.

53 Egli fece ciò ch'è male agli occhi del Signore, e imitò la condotta di suo padre, di sua madre, e di *Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 54 Adorò *Baal, si prostrò dinanzi a lui, e provocò lo sdegno del Signore, Dio d'Israele, esattamente come aveva fatto suo padre.

1 Tessalonicesi 5

(A)Quanto poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; perché voi stessi sapete molto bene che il *giorno del Signore verrà come viene un ladro nella notte. Quando diranno: «Pace e sicurezza», allora una rovina improvvisa verrà loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno.

Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosí che quel giorno abbia a sorprendervi come un ladro; perché voi tutti siete figli di luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri; poiché quelli che dormono, dormono di notte, e quelli che si ubriacano, lo fanno di notte. Ma noi, che siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore e preso per elmo la speranza della salvezza[a]. Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesú Cristo, 10 il quale è morto per noi affinché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri, come d'altronde già fate.

Ultime raccomandazioni

12 (B)Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, 13 e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.

14 Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.

16 (C)Siate sempre gioiosi; 17 non cessate mai di pregare; 18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesú verso di voi.

19 Non spegnete lo Spirito. 20 Non disprezzate le profezie[b]; 21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; 22 astenetevi da ogni specie di male[c].

23 (D)Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesú Cristo. 24 Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo.

25 Fratelli, pregate per noi.

26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio.

27 Io vi scongiuro per il Signore che si legga questa lettera a tutti i fratelli.

28 La grazia del Signore nostro Gesú Cristo sia con voi.

Daniele 4

Il grande albero, sogno di Nabucodonosor, spiegato da Daniele

(A)Il re *Nabucodonosor, alle genti di ogni popolo, nazione e lingua, che abitano su tutta la terra: Pace e prosperità vi siano date in abbondanza.

Mi è parso bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio altissimo ha fatto per me. Come sono grandi i suoi segni! Come sono potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.

Io, Nabucodonosor, ero tranquillo in casa mia e felice nel mio palazzo. Ebbi un sogno che mi spaventò. I pensieri che mi assalivano mentre ero a letto e le visioni del mio spirito mi riempirono di terrore. Ordinai, perciò, di condurre in mia presenza tutti i saggi di *Babilonia perché mi dessero l'interpretazione del sogno. Allora vennero i *magi, gl'*incantatori, i *Caldei e gli *astrologi; io raccontai loro il sogno, ma essi non poterono darmene l'interpretazione. Infine si presentò davanti a me *Daniele, detto Baltazzar, dal nome del mio dio, e nel quale è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno: «Baltazzar, capo dei magi, io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti mette in difficoltà. Ecco le visioni che ho avuto nel sogno: tu dammi la loro interpretazione. 10 Queste sono le visioni della mia mente[a] mentre ero sul mio letto: Io guardavo, ed ecco in mezzo alla terra c'era un albero la cui altezza era grande. 11 L'albero era diventato alto e robusto, la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra. 12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto era cosí abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto. 13 Nelle visioni che ebbi, mentre ero a letto, vidi uno dei santi veglianti scendere dal cielo 14 e gridare con forza: “Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami! 15 Però, lasciate in terra il ceppo e le sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, tra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e, come gli animali, abbia in sorte l'erba della terra. 16 Gli sia cambiato il cuore; invece di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi. 17 Questa è la decisione dei veglianti e la sentenza proviene dai santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole, e vi innalza il piú misero degli uomini”. 18 Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, dammene l'interpretazione, perché nessuno dei saggi del mio regno è in grado di darmela; ma tu puoi perché lo spirito degli dèi santi è in te».

19 Allora Daniele, detto Baltazzar, rimase per un momento sbigottito e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re gli disse: «Baltazzar, il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!» Baltazzar rispose e disse: «Mio signore, il sogno si avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari! 20 L'albero che il re ha visto e che era diventato alto e robusto al punto che la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità della terra; 21 l'albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante in grado di nutrire tutti, sotto il quale si riparavano le bestie dei campi e tra i cui rami abitavano gli uccelli del cielo, 22 sei tu, o re! Tu sei diventato grande e potente: la tua grandezza giunge fino al cielo e il tuo dominio si estende fino alle estremità della terra. 23 Poi il re ha visto un santo vegliante che scendeva dal cielo e diceva: “Abbattete l'albero e distruggetelo, però lasciate in terra il ceppo e le sue radici, legati con catene di ferro e di bronzo, fra l'erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi”. 24 Questa è l'interpretazione, o re; è un decreto dell'Altissimo, che sarà eseguito sul re, mio signore: 25 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole. 26 Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo con le radici dell'albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai riconosciuto che il dominio appartiene al cielo. 27 Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati praticando la giustizia, e alle tue *iniquità mostrando compassione verso gli afflitti. Forse, la tua prosperità potrà essere prolungata».

28 (B)Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor. 29 Dodici mesi dopo, mentre passeggiava sul terrazzo del palazzo reale di Babilonia, 30 il re disse: «Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?» 31 Il re aveva ancora la parola sulle labbra, quando una voce venne dal cielo e disse: «Sappi, o re Nabucodonosor, che il tuo regno ti è tolto; 32 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare erba come ai buoi, e passeranno sette tempi sopra di te, finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole». 33 Nello stesso istante quella parola si adempí su Nabucodonosor. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l'erba come i buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, i capelli gli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie diventarono come quelle degli uccelli.

34 Alla fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me. Benedissi l'Altissimo, lodai e glorificai colui che vive in eterno: il suo dominio è un dominio eterno e il suo regno dura di generazione in generazione. 35 Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?» 36 In quel tempo la ragione tornò in me; la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore mi furono restituiti; i miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu superiore a quella che avevo prima. 37 Ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perché tutte le sue opere sono vere e le sue vie giuste, ed egli ha il potere di umiliare quelli che procedono con superbia.

Salmi 108-109

Preghiera e ringraziamento

108 (A)Canto. Salmo di *Davide.
Il mio cuore è ben disposto,
o Dio,
io canterò e salmeggerò con riverenza.

Destatevi, saltèrio e cetra,
io voglio risvegliare l'alba.

Ti celebrerò tra i popoli, o Signore,
e a te salmeggerò fra le nazioni.

Perché la tua bontà giunge fino
ai cieli
e la tua fedeltà fino alle nuvole.

Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli,
risplenda su tutta la terra la tua gloria[a]!

Perché quelli che ami siano liberati,
salvaci con la tua destra e ascoltaci.

Dio ha parlato nel suo *santuario:
«Io trionferò,
dividerò Sichem e misurerò la valle
di Succot.

Mio è *Galaad, mio è *Manasse,
*Efraim è l'elmo del mio capo,
*Giuda è il mio scettro.

*Moab è il catino dove mi lavo;
sopra *Edom getterò il mio sandalo;
sulla *Filistia proromperò in grida
di trionfo».

10 Chi mi guiderà alla città forte?
Chi mi condurrà fino in Edom?

11 Non sei forse tu, o Dio, che ci hai
respinti,
e non esci piú, o Dio, con i nostri
eserciti?

12 Aiutaci a uscire dalle difficoltà,
perché vano è il soccorso dell'uomo.

13 Con Dio noi faremo cose grandi,
ed egli schiaccerà i nostri nemici[b].

Preghiera contro l'empio

109 (B)Al direttore del coro.
Salmo di *Davide.
Dio della mia lode, non tacere,

perché la bocca dell'empio e la bocca del disonesto si sono aperte contro
di me;
m'hanno parlato con lingua bugiarda.

Mi hanno assalito con parole d'odio
e mi hanno fatto guerra senza motivo.

In cambio della mia amicizia,
mi accusano,
e io non faccio che pregare.

Essi mi hanno reso male per bene,
e odio in cambio di amore.

Suscita un empio contro di lui,
e un accusatore stia alla sua destra.

Quando sarà giudicato, esca
condannato,
e la sua preghiera gli sia imputata come peccato.

Siano pochi i suoi giorni:
un altro prenda il suo posto[c].

I suoi figli diventino orfani
e sua moglie vedova.

10 I suoi figli siano vagabondi e
mendicanti
e cerchino il pane lontano dalle loro
case in rovina.

11 L'usuraio divori tutto il suo
patrimonio
ed estranei lo spoglino del frutto delle
sue fatiche.

12 Nessuno sia misericordioso con lui
e nessuno abbia pietà dei suoi orfani.

13 La sua discendenza sia distrutta;
nella seconda generazione sia
cancellato il loro nome!

14 L'*iniquità dei suoi padri sia
ricordata dal Signore
e il peccato di sua madre non sia
cancellato.

15 Siano quei peccati sempre davanti
al Signore,
e faccia egli sparire dalla terra il ricordo di lui.

16 Infatti non si è ricordato di fare
il bene,
ma ha perseguitato il misero, il povero,
e chi ha il cuore spezzato, per farlo
morire.

17 Egli ha amato la maledizione: essa ricada su di lui!
Non si è compiaciuto nella
benedizione:
questa se ne stia lontana da lui!

18 Si è coperto di maledizione come
se fosse il suo vestito;
essa è penetrata come acqua dentro
di lui,
e come olio nelle sue ossa.

19 Sia per lui come vestito che
lo ricopre,
come cintura che lo lega per sempre!

20 Sia questa da parte del Signore
la ricompensa per i miei avversari
e per quanti proferiscono del male
contro l'anima mia.

21 Ma tu, o Signore, Dio, intervieni
in mio favore,
per amor del tuo nome;
salvami, perché la tua misericordia
è benevola.

22 Io son misero e povero,
e il mio cuore è ferito dentro di me.

23 Me ne vado come ombra che si
allunga,
sono cacciato via come una *cavalletta.

24 Le mie ginocchia vacillano per il
digiuno
e il mio corpo è gracile e deperisce.

25 Son diventato per loro un oggetto
di scherno;
quando mi vedono scuotono il capo.

26 Aiutami, o Signore, mio Dio,
salvami per la tua grazia,

27 e sappiano che questo è opera della tua mano,
che sei tu, o Signore, che l'hai fatto.

28 Essi maledicono, ma tu benedirai;
s'innalzano e resteran confusi,
ma il tuo servo esulterà.

29 I miei avversari saranno coperti
d'infamia
e avvolti di vergogna come d'un
mantello!

30 A voce alta celebrerò il Signore,
lo loderò in mezzo all'assemblea,

31 poiché egli sta alla destra del povero
per salvarlo da quelli che
lo condannano a morte.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

Copyright © 1994 by Società Biblica di Ginevra