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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
Nuova Riveduta 1994 (NR1994)
Version
Esodo 39

Descrizione dei paramenti dei sacerdoti

39 (A)Poi, con le stoffe tinte di violaceo, porporino e scarlatto, fecero dei paramenti cerimoniali ben lavorati per le funzioni nel *santuario e fecero i paramenti sacri per *Aaronne, come il Signore aveva ordinato a *Mosè.

Si fece l'*efod, d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di *lino fino ritorto. Batterono l'oro in lamine e lo tagliarono a fili, per intesserlo nella stoffa violacea, porporina, scarlatta e nel lino fino per farne un lavoro artistico. Gli fecero delle spalline, unite insieme; in modo che l'efod era tenuto insieme mediante le sue due estremità. La cintura artistica che era sull'efod, per fissarlo, era tutta d'un pezzo con l'efod e del medesimo lavoro di esso: cioè, d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Poi lavorarono le pietre d'ònice, incastonate in montature d'oro, sulle quali incisero i nomi dei figli d'*Israele, come si incidono i sigilli. E fissarono le pietre sulle spalline dell'efod, per ricordare i figli d'Israele, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

(B)Poi si fece il *pettorale artisticamente lavorato, come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto. Il pettorale era quadrato; lo fecero doppio; aveva la lunghezza di una *spanna e una spanna di larghezza; era doppio. 10 E vi incastonarono quattro file di pietre; nella prima fila c'era un sardonio, un topazio e uno smeraldo; 11 nella seconda fila, un rubino, uno zaffiro e un calcedonio; 12 nella terza fila, un'opale, un'agata e un'ametista; 13 nella quarta fila, un crisolito, un ònice e un diaspro. Queste pietre erano incastonate nelle loro montature d'oro. 14 Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come dei sigilli; ciascuna con il nome di una delle dodici tribú. 15 Fecero pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro, intrecciate come dei cordoni. 16 Fecero due montature d'oro e due anelli d'oro, e misero i due anelli alle due estremità del pettorale. 17 Fissarono i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremità del pettorale; 18 e attaccarono gli altri due capi dei due cordoni d'oro alle due montature, e li misero sulle due spalline dell'efod, sul davanti. 19 Fecero anche due anelli d'oro e li misero alle altre due estremità del pettorale, sull'orlo interno volto verso l'efod. 20 Fecero due altri anelli d'oro e li misero alle due spalline dell'efod, in basso, sul davanti, vicino al punto dove avveniva la giuntura, al di sopra della cintura artistica dell'efod. 21 Attaccarono il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, affinché il pettorale fosse al disopra della banda artisticamente lavorata dell'efod, e non si potesse staccare dall'efod, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

22 (C)Si fece pure il manto dell'efod, in lavoro di tessitura, tutto di color violaceo, 23 e l'apertura in mezzo al manto per farvi passare la testa: apertura, come quella di una corazza, con un'orlatura tessuta intorno, perché non si strappasse. 24 E all'orlo inferiore del manto fecero delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, di filo ritorto. 25 E fecero dei sonagli d'oro puro e posero i sonagli in mezzo alle melagrane all'orlo inferiore del manto, tutto intorno, fra le melagrane: 26 un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana, sull'orlatura del manto, tutto intorno, per fare il servizio, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

27 (D)Si fecero pure le tuniche di lino fino, in lavoro di tessitura, per Aaronne e per i suoi figli; 28 il turbante di lino fino, gli ornamenti delle mitre di lino fino, le mutande di lino fino ritorto 29 e la cintura ricamata di lino fino ritorto, di color violaceo, porporino, scarlatto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

30 Fecero d'oro puro la lamina del sacro diadema e vi incisero, come si incide sopra un sigillo: Santo al Signore. 31 Vi attaccarono un nastro violaceo per fermarla sul turbante, in alto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

32 (E)Cosí fu finito tutto il lavoro del *tabernacolo e della *tenda di convegno. I figli d'Israele fecero interamente come il Signore aveva ordinato a Mosè; fecero a quel modo.

33 Poi portarono a Mosè il tabernacolo, la tenda e tutti i suoi utensili, i suoi fermagli, le sue tavole, le sue traverse, le sue colonne, le sue basi; 34 la coperta di pelli di montone tinte di rosso, la coperta di pelli di delfino, e il *velo di separazione; 35 l'*arca della testimonianza con le sue stanghe, e il *propiziatorio; 36 la tavola con tutti i suoi utensili e il *pane della presentazione; 37 il *candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade disposte in ordine, tutti i suoi utensili e l'olio per il candelabro; 38 l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, l'incenso aromatico e la portiera per l'ingresso della tenda; 39 l'altare di rame, la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la *conca con la sua base; 40 le cortine del *cortile, le sue colonne con le sue basi, la portiera per l'ingresso del cortile, i cordami del cortile, i suoi pioli e tutti gli utensili per il servizio del tabernacolo, per la tenda di convegno; 41 i paramenti cerimoniali per le funzioni del santuario, i paramenti sacri per il *sacerdote Aaronne e i paramenti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio.

42 I figli d'Israele eseguirono tutto il lavoro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 43 E Mosè vide tutto il lavoro; ed ecco, essi lo avevano eseguito come il Signore aveva ordinato; lo avevano eseguito a quel modo. E Mosè li benedisse.

Giovanni 18

Gesú viene tradito e arrestato

18 (A)Dette queste cose, Gesú uscí con i suoi discepoli e andò di là dal torrente *Chedron, dov'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.

*Giuda, che lo tradiva, conosceva anche egli quel luogo, perché Gesú si era spesso riunito là con i suoi discepoli. Giuda dunque, presa la *coorte e le guardie mandate dai capi dei *sacerdoti e dai *farisei, andò là con lanterne, torce e armi.

Ma Gesú, ben sapendo tutto quello che stava per accadergli, uscí e chiese loro: «Chi cercate?» Gli risposero: «Gesú il Nazareno!» Gesú disse loro: «Io sono». Giuda, che lo tradiva, era anch'egli là con loro. Appena Gesú ebbe detto loro: «Io sono», indietreggiarono e caddero in terra.

Egli dunque domandò loro di nuovo: «Chi cercate?» Essi dissero: «Gesú il Nazareno». Gesú rispose: «Vi ho detto che sono io[a]; se dunque cercate me, lasciate andare questi». E ciò affinché si adempisse la parola che egli aveva detta: «Di quelli che tu mi hai dati, non ne ho perduto nessuno».

10 Allora *Simon *Pietro, che aveva una spada, la prese e colpí il servo del sommo sacerdote, recidendogli l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. 11 Ma Gesú disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero; non berrò forse il calice che il Padre mi ha dato?»

Gesú è fatto comparire davanti al sommo sacerdote

12 (B)La coorte, dunque, il *tribuno e le guardie dei Giudei, presero Gesú e lo legarono, 13 e lo condussero prima da *Anna, perché era suocero di *Caiafa, che era sommo sacerdote di quell'anno. 14 Ora Caiafa era quello che aveva consigliato ai Giudei esser cosa utile che un uomo solo morisse per il popolo.

Gesú rinnegato tre volte da Pietro

15 (C)Intanto Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesú; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entrò con Gesú nel *cortile del sommo sacerdote; 16 Pietro invece stava fuori, alla porta. Allora quell'altro discepolo che era noto al sommo sacerdote, uscí, parlò con la portinaia e fece entrare Pietro. 17 La serva portinaia dunque disse a Pietro: «Non sei anche tu dei discepoli di quest'uomo?» Egli rispose: «Non lo sono». 18 Ora i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e stavano là a scaldarsi; anche Pietro stava con loro e si scaldava.

19 Il sommo sacerdote dunque interrogò Gesú intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. 20 Gesú gli rispose: «Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle *sinagoghe e nel *tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. 21 Perché m'interroghi? Domanda a quelli che mi hanno udito, quello che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho dette». 22 Ma appena ebbe detto questo, una delle guardie che gli stava vicino dette uno schiaffo a Gesú, dicendo: «Cosí rispondi al sommo sacerdote?» 23 Gesú gli rispose: «Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?»

24 Quindi Anna lo mandò legato a Caiafa, sommo sacerdote.

25 Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi, e gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?» Egli lo negò e disse: «Non lo sono». 26 Uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto nel giardino con lui?» 27 E Pietro da capo lo negò, e subito il gallo cantò.

Gesú davanti a Pilato

28 (D)Poi, da Caiafa, condussero Gesú nel *pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter cosí mangiare la Pasqua. 29 *Pilato dunque andò fuori verso di loro e domandò: «Quale accusa portate contro quest'uomo?» 30 Essi gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani». 31 Pilato quindi disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge». I Giudei gli dissero: «A noi non è lecito far morire nessuno». 32 E ciò affinché si adempisse la parola che Gesú aveva detta, indicando di qual morte doveva morire.

33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesú e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?» 34 Gesú gli rispose: «Dici questo di tuo, oppure altri te l'hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che cosa hai fatto?» 36 Gesú rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesú rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce». 38 Pilato gli disse: «Che cos'è verità?»

Liberazione di *Barabba; condanna di Gesú

(E)E detto questo, uscí di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo colpa in lui. 39 Ma voi avete l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?» 40 Allora gridarono di nuovo: «Non costui, ma *Barabba!» Ora, Barabba era un ladrone.

Proverbi 15

15 La risposta dolce calma il furore,
ma la parola dura eccita l'ira.

La lingua dei saggi è ricca di scienza,
ma la bocca degli stolti sgorga follia.

Gli occhi del Signore sono in ogni
luogo,
osservano i cattivi e i buoni.

La lingua che calma è un albero
di vita,
ma la lingua perversa strazia lo spirito.

L'insensato disprezza l'istruzione
di suo padre,
ma chi tiene conto della riprensione diviene accorto.

Nella casa del giusto c'è grande
abbondanza,
ma nell'accumulo dell'empio c'è
imbroglio.

Le labbra dei saggi diffondono
scienza,
ma non cosí il cuore degli stolti.

Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita.

La via dell'empio è in abominio
al Signore,
ma egli ama chi segue la giustizia.

10 Una dura correzione spetta a chi
lascia la retta via;
chi odia la riprensione morirà.

11 Il *soggiorno dei morti e l'abisso
stanno davanti al Signore;
quanto piú i cuori dei figli degli uomini!

12 Il beffardo non ama che altri
lo riprenda;
egli non va dai saggi.

13 Il cuore allegro rende gioioso
il volto,
ma quando il cuore è triste, lo spirito è abbattuto.

14 Il cuore dell'uomo intelligente
cerca la scienza,
ma la bocca degli stolti si pasce di follia.

15 Tutti i giorni sono brutti per
l'afflitto,
ma per il cuore contento è sempre
allegria.

16 Meglio poco con il timore
del Signore,
che gran tesoro con turbamento.

17 Meglio un piatto d'erbe, dov'è
l'amore,
che un bue ingrassato, dov'è l'odio.

18 L'uomo collerico fa nascere
contese,
ma chi è lento all'ira calma le liti.

19 La via del pigro è come una siepe
di spine,
ma il sentiero degli uomini retti è piano.

20 Il figlio saggio rallegra il padre,
ma l'uomo stolto disprezza sua madre.

21 La follia è una gioia per chi è privo di senno,
ma l'uomo prudente cammina diritto
per la sua via.

22 I disegni falliscono, dove mancano
i consigli,
ma riescono, dove sono molti
i consiglieri.

23 Uno prova gioia quando risponde
bene;
è buona la parola detta a suo tempo!

24 Per l'uomo sagace la via della vita conduce in alto,
gli fa evitare il soggiorno dei morti,
situato in basso.

25 Il Signore rovescia la casa dei
superbi,
ma rende stabili i confini della vedova.

26 I pensieri malvagi sono in abominio al Signore,
ma le parole benevole sono pure ai suoi occhi.

27 Chi è avido di lucro turba la sua
casa,
ma chi odia i regali vivrà.

28 Il cuore del giusto medita la sua
risposta,
ma la bocca degli empi sgorga cose
malvagie.

29 Il Signore è lontano dagli empi,
ma ascolta la preghiera dei giusti.

30 Uno sguardo luminoso rallegra
il cuore;
una buona notizia fortifica le ossa.

31 L'orecchio attento alla riprensione
che conduce alla vita,
abiterà tra i saggi.

32 Chi rifiuta l'istruzione disprezza se stesso,
ma chi dà retta alla riprensione
acquista senno.

33 Il timore del Signore è scuola
di saggezza;
e l'umiltà precede la gloria.

Filippesi 2

Cristo, esempio di umiltà

(A)Se dunque v'è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d'amore, se vi è qualche comunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento. Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesú, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l'essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente[a], ma svuotò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di Gesú si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, 11 e ogni lingua confessi che Gesú Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre[b].

Esortazione alla santificazione

12 (B)Cosí, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto piú adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore; 13 infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo. 14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, 15 perché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale risplendete come astri nel mondo, 16 tenendo alta la parola di vita, in modo che nel *giorno di Cristo io possa vantarmi di non aver corso invano, né invano faticato. 17 Ma se anche vengo offerto in *libazione sul sacrificio e sul servizio della vostra fede, ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi; 18 e nello stesso modo gioitene anche voi e rallegratevene con me.

Missione di Timoteo ed Epafròdito

19 (C)Ora spero nel Signore Gesú di mandarvi presto *Timoteo per essere io pure incoraggiato nel ricevere vostre notizie. 20 Infatti non ho nessuno di animo pari al suo che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne. 21 Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesú. 22 Voi sapete che egli ha dato buona prova di sé, perché ha servito con me la causa del *vangelo, come un figlio con il proprio padre. 23 Spero dunque di mandarvelo appena avrò visto come andrà a finire la mia situazione; 24 ma ho fiducia nel Signore di poter venire presto anch'io.

25 (D)Però ho ritenuto necessario mandarvi Epafròdito, mio fratello, mio compagno di lavoro e di lotta, inviatomi da voi per provvedere alle mie necessità; 26 egli aveva un gran desiderio di vedervi tutti ed era preoccupato perché avevate saputo della sua malattia. 27 È stato ammalato, infatti, e ben vicino alla morte; ma Dio ha avuto pietà di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perché io non avessi dolore su dolore. 28 Perciò ve l'ho mandato con gran premura, affinché vedendolo di nuovo vi rallegriate, e anch'io sia meno afflitto. 29 Accoglietelo dunque nel Signore con ogni gioia e abbiate stima di uomini simili; 30 perché è per l'opera di Cristo che egli è stato molto vicino alla morte, avendo rischiato la propria vita per supplire ai servizi che non potevate rendermi voi stessi.

Nuova Riveduta 1994 (NR1994)

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