Print Page Options
Previous Prev Day Next DayNext

M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
Error: '2 Cronache 5-6:11' not found for the version: La Bibbia della Gioia
1 Giovanni 4

Un invito allʼamore reciproco

Carissimi, non credete ad ogni cosa, solo perché qualcuno vi dice che viene da Dio, ma accertatevi prima che sia davvero così, perché si sono fatti avanti molti falsi maestri che predicano nel mondo. Questa è la prova per riconoscere se il loro messaggio proviene dallo Spirito Santo: se qualcuno dice che Gesù è il Cristo fatto uomo, il messaggio viene da Dio. Se invece lo nega, il messaggio non viene da Dio, ma da chi è contro Cristo: dallo spirito dellʼanticristo. Come vi è già stato annunciato, lʼanticristo deve venire, anzi è già nel mondo.

Ma voi, figli miei, appartenete a Dio e avete già vinto la vostra battaglia contro questi falsi maestri, perché cʼè qualcuno nel vostro cuore che è più forte del diavolo, che guida tutti i falsi maestri di questo mondo. Costoro appartengono al mondo, perciò parlano un linguaggio che il mondo capisce; ecco perché il mondo li ascolta! Noi, invece, siamo figli di Dio, per questo soltanto chi conosce Dio ci ascolta. Non gli altri. Ecco unʼaltra riprova per scoprire se un messaggio viene da Dio: se viene da Dio il mondo non vorrà ascoltarlo.

Cari fratelli, amiamoci a vicenda, perché lʼamore viene da Dio; e chi ama gli altri dimostra di essere nato da Dio e di conoscerlo. Chi invece non ama gli altri, non conosce Dio, perché Dio è amore.

Dio ci ha dimostrato il suo amore, mandando in questo mondo malvagio il suo unico Figlio, perché avessimo la vita eterna tramite la sua morte. 10 E questo è il vero amore: non siamo stati noi che abbiamo amato Dio, ma è stato Dio che ha amato noi, ed ha mandato suo Figlio per farci avere il perdono dei nostri peccati.

11 Miei cari, se Dio ci ha amato tanto, anche noi dobbiamo amarci a vicenda! 12 Perché, anche se nessuno ha mai visto Dio, quando ci amiamo a vicenda, egli vive in noi e il suo amore perfetto è dentro di noi. 13 E perché sappiamo che noi viviamo in lui ed egli vive in noi, il Signore ci ha messo nel cuore il suo Spirito Santo. 14 Ma non è tutto; lʼabbiamo visto coi nostri occhi ed ora lo testimoniamo: Dio ha mandato suo Figlio per salvare il mondo. 15 Chiunque crede e dice che Gesù è il Figlio di Dio, Dio vive in lui ed egli vive in Dio.

16 Per quanto ci riguarda, noi abbiamo imparato a conoscere lʼamore di Dio; ed è in questo amore che abbiamo riposto la nostra fiducia. Dio è amore, e chi vive nellʼamore vive con Dio, e Dio vive in lui. 17 Ed è vivendo con Cristo che il nostro amore raggiunge la perfezione, allora ci sentiamo perfettamente sicuri per ciò che riguarda il giorno del giudizio, perché come è Cristo, così siamo anche noi in questo mondo.

18 Nellʼamore non cʼè paura, anzi, lʼamore perfetto di Dio caccia via la paura. Infatti, chi ha paura dimostra di non essere pienamente convinto dellʼamore perfetto di Dio. 19 Noi amiamo Dio, perché egli ci ha dimostrato il suo amore per primo.

20 Chi dice: «Io amo Dio», e poi odia il proprio fratello, è un bugiardo. Infatti chi non ama suo fratello, che è lì e si vede, come può amare Dio, che non ha mai visto? 21 Il Signore stesso ci ha dato questo comandamento: chi ama Dio deve amare anche i fratelli.

Error: 'Nahum 3 ' not found for the version: La Bibbia della Gioia
Luca 19

Zaccheo

19 Mentre Gesù passava per Gerico, un tale di nome Zaccheo, un capo degli esattori delle tasse (naturalmente molto ricco), cercava di vedere Gesù, ma non vi riusciva, perché cʼera troppa gente e lui era troppo basso di statura. Allora corse avanti e salì su un albero di sicomòro lungo la strada dove Gesù doveva passare.

Quando Gesù passò di lì, alzò gli occhi verso Zaccheo e gli disse: «Zaccheo, svelto, scendi, perché oggi mi fermerò a casa tua!»

Zaccheo scese in fretta, e con grande gioia ed eccitazione accolse Gesù in casa sua. Ma tutti ci rimasero male. «Si è fatto ospitare da un noto peccatore!» commentavano.

Nel frattempo, Zaccheo, in piedi davanti al Signore, diceva: «Signore, la metà delle mie ricchezze la do ai poveri e, se mi accorgo di aver imbrogliato qualcuno sulle tasse, gli renderò quattro volte tanto!»

9-10 Allora Gesù gli disse: «Oggi la salvezza è davvero entrata in questa casa! Perché anche questʼuomo è un figlio di Abramo, ed io, il Messia, sono venuto a cercare e a salvare quelli che erano perduti come lui».

«A chi sarà dato…»

11 Siccome erano vicini a Gerusalemme, Gesù raccontò una parabola per chiarire il malinteso che il Regno di Dio sarebbe cominciato di lì a poco:

12 «Un aristocratico, che viveva in una data provincia, fu convocato nella lontana capitale dellʼimpero, per essere incoronato re del suo paese. 13 Prima di partire, mandò a chiamare dieci ministri e diede a ciascuno di loro una certa somma di denaro da investire, mentre era assente. 14 Ma alcuni suoi sudditi lo odiavano e gli inviarono una “dichiarazione dʼindipendenza”, in cui si diceva che si erano ribellati e che non lo avrebbero riconosciuto come loro re.

15 Al suo ritorno, lʼaristocratico fece chiamare i ministri ai quali aveva dato il denaro per sapere che cosa ne avessero fatto e quanto avesse fruttato.

16 Il primo lo informò di un guadagno straordinario: dieci volte la somma che gli era stata affidata.

17 “Benissimo”, esclamò il re. “Sei davvero in gamba! Sei stato fedele per quel poco che ti ho dato e, per ricompensa, ti nominerò governatore di dieci città”.

18 Anche il secondo aveva fatto un ottimo guadagno: cinque volte la somma originale.

19 “Bene”, disse il suo padrone. “Ti farò governatore di cinque città”.

20 Ma il terzo uomo riportò soltanto il denaro che aveva ricevuto. “Lʼho tenuto al sicuro”, si scusò. 21 “Temevo che tu esigessi i miei profitti, perché sei un uomo duro con cui trattare, pronto a prendere ciò che non è tuo, e perfino a confiscare i raccolti che altri hanno piantato!” 22 “Servo vile e malvagio!” gridò il re. “Dunque, sarei un uomo duro?! Ebbene, da uomo duro mi comporterò nei tuoi confronti! Se mi conoscevi così a fondo e sapevi che pretendo perfino ciò che non mi appartiene e confisco i raccolti che non ho seminato, 23 allora perché non hai depositato il denaro in banca per farmi avere almeno degli interessi?”

24 Poi, rivolgendosi agli altri presenti, ordinò: “Togliete il denaro a costui e datelo a quello che ha guadagnato più di tutti”.

25 “Ma, Signore”, obiettarono, “ne ha già abbastanza!”

26 “Sì”, rispose il re, “ma io vi dico che quelli che hanno, otterranno di più, mentre quelli che hanno poco, verranno privati anche di quello. 27 Ed ora, per quanto riguarda quei miei nemici che si sono ribellati, portateli qui e giustiziateli in mia presenza”».

La folla acclama Gesù

28 Dopo aver raccontato questa storia, Gesù si diresse verso Gerusalemme, camminando alla testa dei discepoli. 29 Arrivati ai villaggi di Bètfage e Betania, sul Monte degli Ulivi, Gesù mandò avanti due discepoli.

30 «Andate al prossimo villaggio», ordinò loro. «Appena entrati, troverete un asinello legato. Si tratta di un puledro che nessuno ha mai cavalcato.

Slegatelo e portatelo qui. 31 Se qualcuno vi chiede che cosa state facendo, basta che rispondiate: “Il Signore ne ha bisogno”».

32 I due discepoli andarono e trovarono il puledro come aveva detto Gesù. 33 Mentre lo slegavano, i suoi padroni domandarono:

«Che cosa state facendo? Perché slegate il nostro asinello?»

34 I discepoli risposero semplicemente: «Perché il Signore ne ha bisogno!» 35 Così portarono lʼasinello a Gesù e gli gettarono alcuni dei loro mantelli sulla groppa prima che egli lo montasse.

36-37 E al suo passaggio, la gente stendeva i propri mantelli sulla strada davanti al suo cammino. Quando raggiunsero il punto in cui incominciava la discesa dal Monte degli Ulivi, tutti cominciarono ad acclamare e a cantare, glorificando Dio per i meravigliosi miracoli che Gesù aveva fatto.

38 «Dio ci ha dato un re!» esclamavano con gioia. «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!» «Pace in cielo! Gloria a Dio nel più alto dei cieli!»

39 Ma alcuni dei Farisei, che erano tra la folla, dissero a Gesù: «Signore, sgrida i tuoi discepoli, non devono dire cose del genere!»

40 Ma Gesù rispose: «Se tacessero loro, vi assicuro che le pietre della strada griderebbero di gioia!»

41 Giunti in prossimità di Gerusalemme, quando vide davanti a sé la città, Gesù cominciò a piangere, dicendo: 42 «Se tu avessi solo saputo in questo giorno quello che ti avrebbe dato pace, ma ora è nascosto ai tuoi occhi. 43 Gerusalemme, verranno i giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee. Ti assedieranno, stringendoti come in una morsa, 44 e sarai rasa al suolo; e con te distruggeranno i tuoi abitanti.

Non lasceranno di te una pietra sullʼaltra, perché non hai saputo riconoscere lʼoccasione di salvezza che Dio ti aveva offerto».

45 Poi Gesù entrò nel tempio e cominciò a scacciare i mercanti dalle loro bancarelle. 46 Diceva: «Le scritture dicono: “il mio tempio è un posto di preghiera”; ma voi lʼavete trasformato in una spelonca di ladroni!»

47 Dopo di ciò, egli cominciò ad insegnare ogni giorno nel tempio. Intanto, i primi sacerdoti, gli altri capi giudei e i cittadini influenti cercavano un modo per toglierlo di mezzo.

48 Ma non sapevano come fare, perché Gesù era un eroe agli occhi della gente, che pendeva dalle sue labbra.

La Bibbia della Gioia (BDG)

La Bibbia della Gioia Copyright © 1997, 2006 by Biblica, Inc.® Used by permission. All rights reserved worldwide.