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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Nuova Diodati (LND)
Version
2 Cronache 29

29 Ezechia aveva venticinque anni quando iniziò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abijah, figlia di Zaccaria.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Davide, suo padre.

Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, egli aperse le porte della casa dell'Eterno e le restaurò.

Poi fece venire i sacerdoti e i Leviti e li radunò nella piazza orientale

e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi e santificate la casa dell'Eterno, il DIO dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni cosa immonda.

Poiché i nostri padri hanno peccato e hanno fatto ciò che è male agli occhi dell'Eterno, il nostro DIO e l'hanno abbandonato, distogliendo le loro facce dalla dimora dell'Eterno e voltandogli le spalle.

Essi hanno persino chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade e non hanno piú bruciato incenso né offerto olocausti nel santuario al DIO d'Israele.

Perciò l'ira dell'Eterno si è riversata su Giuda e Gerusalemme, ed egli li ha abbandonati ai guai, alla desolazione e allo scherno, come potete vedere con i vostri occhi.

Ed ecco, a causa di questo, i nostri padri sono caduti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli, sono in cattività.

10 Ora io ho in cuore di fare un patto con l'Eterno, il DIO d'Israele, affinché l'ardore della sua ira si allontani da noi.

11 Figli miei, non siate ora negligenti, perché l'Eterno ha scelto voi per stare davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso».

12 Allora i Leviti si levarono: Mahath figlio di Amasai, Joel figlio di Azariah, dei figli di Kehath. Dei figli di Merari, Kish figlio di Abdi e Azariah figlio di Jehallelel. Dei Ghershoniti, Joah figlio di Zimmah e Eden figlio di Joah.

13 Dei figli di Elitsafan, Scimri e Jeiel. Dei figli di Asaf, Zaccaria e Mattaniah.

14 Dei figli di Heman, Jehiel e Scimei. Dei figli di Jeduthun, Scemaiah e Uzziel.

15 Essi radunarono i loro fratelli e si santificarono; quindi entrarono a purificare la casa dell'Eterno, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole dell'Eterno.

16 Cosí i sacerdoti entrarono nell'interno della casa dell'Eterno per purificarla e portarono fuori, nel cortile della casa dell'Eterno, tutte le cose immonde che trovarono nel tempio dell'Eterno; i Leviti le presero per portarle fuori al torrente Kidron.

17 Cominciarono a santificarsi il primo giorno del primo mese; nel giorno ottavo del mese entrarono nel portico dell'Eterno; in otto giorni purificarono la casa dell'Eterno e terminarono il sedicesimo giorno del primo mese.

18 Quindi entrarono nel palazzo del re Ezechia e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa dell'Eterno, l'altare, degli olocausti con tutti i suoi utensili e la tavola dei pani della presentazione con tutti i suoi utensili.

19 Inoltre abbiamo rimesso a posto e purificato tutti gli utensili che il re Achaz nel suo peccato aveva gettato via durante il suo regno; ed ecco, ora sono davanti all'altare dell'Eterno».

20 Allora il re Ezechia si alzò presto, radunò i capi della città e salí alla casa dell'Eterno.

21 Essi portarono sette torelli, sette montoni, sette agnelli e sette capri, come sacrificio per il peccato per il regno, per il santuario e per Giuda. Quindi il re ordinò ai sacerdoti, figli di Aaronne, di offrirli sull'altare dell'Eterno.

22 Cosí scannarono i tori, e i sacerdoti ne raccolsero il sangue e lo spruzzarono sull'altare; allo stesso modo scannarono i montoni e ne spruzzarono il sangue sull'altare, poi scannarono gli agnelli e ne spruzzarono il sangue sull'altare.

23 Quindi presentarono al re e all'assemblea i capri del sacrificio per il peccato, ed essi posarono su di loro le mani.

24 I sacerdoti li scannarono e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, in espiazione, per tutto Israele, perché il re aveva ordinato di offrire l'olocausto e il sacrificio per il peccato, per tutto Israele.

25 Il re stabilí inoltre i Leviti, nella casa dell'Eterno con cembali, con arpe e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Nathan, perché l'ordine era dato dall'Eterno per mezzo dei suoi profeti.

26 Cosí i Leviti presero posto con gli strumenti di Davide, e i sacerdoti con le trombe.

27 Allora Ezechia ordinò di offrire l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui iniziò l'olocausto, ebbe pure inizio il canto dell'Eterno assieme alle trombe e l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele.

28 Allora tutta l'assemblea si prostrò, mentre i cantori cantavano e i trombettieri suonavano; tutto questo continuò fino alla fine dell'olocausto.

29 Terminato l'olocausto, il re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e adorarono.

30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di lodare l'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; essi lo lodarono con gioia, quindi s'inchinarono e adorarono.

31 Allora Ezechia prese la parola e disse: «Ora che vi siete consacrati all'Eterno, avvicinatevi e portate sacrifici e offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno». Cosí l'assemblea portò sacrifici e offerte di ringraziamento; e tutti quelli di cuore volenteroso portarono olocausti.

32 Il numero degli olocausti portati dall'assemblea fu di settanta tori, cento montoni e duecento agnelli; tutti questi erano in olocausto all'Eterno.

33 Gli animali consacrati, furono seicento buoi e tremila pecore.

34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi e non potevano scuoiare tutti gli olocausti, perciò i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finché il lavoro non fu terminato e finché gli altri sacerdoti non si furono santificati, perché i Leviti avevano maggior rettitudine di cuore nel santificarsi dei sacerdoti.

35 Ci fu anche un gran numero di olocausti assieme al grasso dei sacrifici di ringraziamento e alle libazioni degli olocausti. Cosí fu ristabilito il servizio della casa dell'Eterno.

36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che DIO avesse preparato il popolo; la cosa infatti era avvenuta in fretta.

Apocalisse 15

15 Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano le ultime sette piaghe, perché con esse si compie l'ira di Dio.

E vidi come un mare di vetro, misto a fuoco e, in piedi sul mare di vetro, quelli che avevano ottenuto vittoria sulla bestia, sulla sua immagine, sul suo marchio e sul numero del suo nome. Essi avevano le cetre di Dio,

e cantavano il cantico di Mosè, servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni.

Chi non ti temerà, o Signore e non glorificherà il tuo nome? Poiché tu solo sei Santo; certo tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perché tuoi giudizi sono stati manifestati».

E dopo queste cose, io vidi, ed ecco aprirsi nel cielo il tempio del tabernacolo, della testimonianza.

E i sette angeli, che avevano le sette piaghe, uscirono dal tempio, vestiti di lino puro e risplendente e cinti intorno al petto di cinture d'oro.

Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro, piene dell'ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli.

E il tempio fu ripieno di fumo, procedente dalla gloria di Dio e dalla sua potenza, e nessuno poteva entrare nel tempio, finché non fossero terminate le sette piaghe dei sette angeli.

Zaccaria 11

11 Apri le tue porte, Libano, perché il fuoco divori i tuoi cedri.

Gemi, cipresso, perché il cedro è caduto, perché gli alberi maestosi sono devastati. Urlate, querce di Bashan, perché la foresta impenetrabile è abbattuta.

Si ode il lamento dei pastori, perché il loro splendore è devastato; si ode il ruggito dei leoncelli, perché la magnificenza del Giordano è devastata.

Cosí dice l'Eterno, il mio DIO: «Pasci le pecore destinate al macello,

i cui compratori uccidono senza essere ritenuti colpevoli e i cui venditori dicono: "Sia benedetto l'Eterno, perché mi arricchisco" e i cui pastori non ne hanno compassione alcuna.

Non avrò piú compassione degli abitanti del paese», dice l'Eterno, «anzi, farò cadere ognuno in potere del suo prossimo e in potere del suo re. Essi devasteranno il paese e non libererò alcuno dalle loro mani».

Allora mi misi a pascere le pecore destinate al macello, precisamente le piú misere del gregge. Presi quindi per me due bastoni: uno lo chiamai "Grazia" e l'altro lo chiamai "Legami" e mi misi a pascere il gregge.

In un mese eliminai tre pastori. Io ero impaziente con loro, ed essi pure mi detestarono.

Allora dissi: «Non vi pascerò piú: chi sta per morire muoia, e chi sta per perire perisca; quelle poi che rimangono si divorino a vicenda».

10 Presi quindi il mio bastone "Grazia" e lo spezzai, per annullare il patto che avevo stabilito con tutti i popoli.

11 In quello stesso giorno fu annullato. Cosí le pecore piú misere del gregge che mi osservavano, riconobbero che quella era la parola dell'Eterno.

12 Allora dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Cosí essi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento.

13 Ma l'Eterno mi disse: «Gettalo per il vasaio, il magnifico prezzo con cui sono stato da loro valutato». Allora presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa dell'Eterno per il vasaio.

14 Quindi spezzai l'altro bastone "Legami" per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele.

15 L'Eterno allora mi disse: «Prenditi anche gli attrezzi di un pastore insensato.

16 Poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non si prenderà cura delle pecore che periscono, non cercherà quelle giovani, non guarirà quelle ferite, non nutrirà quelle che stanno in piedi, ma mangerà la carne delle grasse e strapperà persino le loro unghie».

17 Guai al pastore da nulla che abbandona il gregge! Una spada sarà contro il suo braccio e contro il suo occhio destro. Il suo braccio seccherà interamente e il suo occhio destro sarà completamente accecato.

Giovanni 14

14 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.

Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto.

E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.

Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via».

Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?»

Gesú gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto».

Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».

Gesú gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?"

10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me è colui che fa le opere.

11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse.

12 In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di piú grandi di queste, perché io vado al Padre.

13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la farò, affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.

14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la farò».

15 «Se mi amate, osservate i miei comandamenti,

16 Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre,

17 lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in voi.

18 Non vi lascerò orfani; tornerò a voi.

19 Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedrà piú, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete.

20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed Io in voi.

21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, è uno che mi ama, e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; e io lo amerò e mi manifesterò a lui».

22 Giuda, non l'Iscariota, gli disse: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?».

23 Gesú rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.

24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.

25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi;

26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi.

28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e tornerò a voi". Se voi mi amaste, vi rallegrereste perché ho detto: "Io vado al Padre" poiché il Padre è piú grande di me.

29 E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinché, quando avverrà, crediate.

30 Non parlerò piú a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me;

31 ma questo accade affinché il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».

La Nuova Diodati (LND)

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